Antonio Felici: “Ai dirigenti attuali dico di studiare la storia della Roma”.

Stefano Carina a Radio Radio: “ A Vitesse se avessero avuto un centravanti avrebbero fatto due gol nel primo tempo, hanno avuto due palle gol. Una da tre metri clamorosa. Molte volte le nostre analisi sono inficiate dai risultati. È vero che la Roma in questo momento sta subendo meno. Un discorso che puoi fare con l’Atalanta, non con lo Spezia. Tolta l’Atalanta, che ancora fa un po’ fatica, le avversarie delle ultime sette partite sono Genoa, Verona, Sassuolo… la prova del 9 l’avrai nel derby. Se hai una speranza per la Champions, l’Udinese è importante quanto il derby, Mourinho non si può permettere calcoli. Pellegrini in assenza di Mkhitaryan ci deve essere. E’ una partita ostica e strana. La Roma ad Udine o fa benissimo o malissimo. Rimandare il rinnovo di Zaniolo è un rischio. Gli allenatori oggi ci sono e domani no, sono contrario a sacrificare i grandi giocatori per gli allenatori. E che faccio? Sacrifico Zaniolo per un anno di Mourinho? Assolutamente no.”

Ugo Trani a Centro Suono Sport: “Pellegrini e Zaniolo devono giocare nonostante la diffida. L’Udinese è sicuramente più forte del Vitesse, è una squadra difficile da affrontare. La notizia di ieri è l’ennesima vittoria di Lotito. La gestione Pallotta ha lasciato campo libero alla sua ascesa”.

Guglielmo Timpano a Tele Radio Stereo: “La Roma è una squadra vulnerabile e si è tolta dei punti da sola. Ma la serie di torti arbitrali che i giallorossi hanno subito è inaccettabile”.

Gianluca Lengua a Radio Radio: “La Roma pragmatica la stiamo vedendo da tre partite, vorrei aspettare fino ad almeno dopo il derby. Dopo potremo parlare di cambio di identità. Quello che mi ha spaventato della Conference è che Mourinho facendo cambi obiettivamente giusti, perché ha preservato giocatori fragili in un campo di patate. Nel secondo tempo ha fatto cambi intelligenti, e la Roma è diventata più solida. Sei sempre sull’orlo di ricadere negli errori iniziali. Devono giocare i titolari. Contro l’Udinese servono i tre punti. Non mi sembra che Zaniolo abbia fatto chissà cosa giocando esterno. Io di Zaniolo in ogni caso non me ne privo di certo per il modulo.”

Antonio Felici e Centro Suono Sport: “La Roma di Viola fu costruita pezzo per pezzo. Ai dirigenti attuali dico di studiare la storia della Roma: è quello il modo in cui si costruisce una grande squadra quando non hai i soldi. Mantenendo i giocatori forti e aggiungendo uno o due pezzi ogni anno, ecco che così nell’arco di 2-3 anni si costruisce una squadra importante”.

Roberto Pruzzo a Radio Radio: “Non mi fido della Roma, ci sono momenti in cui è in balìa delle situazioni avverse. Pronti, via col Vitesse sempre palla dietro. Non ci sono le garanzie. Anche se poi nelle partite contro le squadre forti la Roma le ha interpretate bene spesso. Poi arriva l’Udinese, ma comunque non hai garanzie. Veretout è un mistero, l’anno scorso ha retto la squadra. El Shaarawy è entrato bene in partita, di sicuro non mette Viña, o Maitland Niles. Con Zaniolo te la rischi, forse gli dà un turno di riposo. Dalot? Non lo conosco bene, non mi sento di dare un giudizio. Bisognerebbe andare su calciatori sicuri. Mi sembra uno che ci possa stare. Spero che la Roma recuperi Spinazzola”.

Lorenzo Pes a Tele Radio Stereo: “Ibanez sembrava il giocatore più migliorato ad un certo punto, poi da Roma-Sampdoria è tornato a quelle ingenuità che commetteva prima e da quel momento ha continuato a faticare. Quando c’è Smalling in difesa i giallorossi sembrano un’altra squadra ed è anche merito suo se Kumbulla è migliorato”.

Nando Orsi a Radio Radio: “Non mi fido neppure io, però non prende gol e vince, l’autostima aumenta. La Roma è un po’ più pragmatica, ma subisce anche tanto. Poi resiste, ma in generale mi aspettavo di più. Ha vinto contro lo Spezia, l’unica big era l’Atalanta. Il campionato della Roma è questo senza infamia e senza lode. È ancora in corsa per un paio di traguardi, più la Conference che la Champions. Mantenere questo ritmo non è facile. Dalot? E’ un terzino normale, nella Roma ci può stare. Sarebbe uguale a Karsdorp”.

Alessandro Austini a Tele Radio Stereo: “Ora, visto il risultato di giovedì, la partita più importante è domani a Udine. Io avrei preferito giocarla di lunedì per avere un giorno in più di allenamento. Il fatto che la Roma sia cresciuta e migliorata nel ranking europeo mi fa piacere. La Conference League l’ho sempre considerata uno degli obiettivi stagionali. L’Atalanta è il progetto di società oggi più interessante. Può diventare il Manchester City d’Italia”.

Sandro Sabatini a Radio Radio: “Quando vinci 1-0 anche non giocando bene, che il campo sia buono o brutto come Vitesse, che sia su rigore come a la Spezia, sempre tre punti sono in classifica. Tre vittorie di corto muso hanno fatto bene non al gioco, perché è quello, non al valore dei singoli, alla squadra.  Domani vince la Roma”

Stefano Agresti a Radio Radio: “Dalot? E’ un’operazione che la Roma può chiudere, piace molto a Mourinho. Al Milan non ha fatto benissimo, ma neanche male. Karsdorp mi sembra un quattrocentrista, corre, difende poco e attacca male. Mi aspettavo che Gasperini parlasse a Roma, dove l’Atalanta non aveva giocato bene, e la Roma aveva vinto con merito”.

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