Mourinho: “Domani Ibañez più dieci. Non sono soddisfatto di alcuni, il mercato non sta giocando”

José Mourinho torna a parlare in conferenza stampa dopo il derby perso in campionato contro la Lazio. Alle 15.30, presso la sala stampa del Centro Sportivo Fulvio Bernardini, lo Special One ha parlato davanti ai microfoni dei giornalisti in vista dell’impegno infrasettimanale in casa del Sassuolo, in programma domani 9 novembre alle 18:30.

Mangiante (Sky Sport): “Che risposta si attende dai giocatori domani? Volpato può essere il sostituto di Pellegrini? Il giocatore ha rinunciato al Mondiale con l’Australia…”
“Se gioca Volpato? L’unico che gioca è Ibanez. E’ Ibanez più dieci. Su Volpato è una questione personale, non di società. Quello che ho capito è che questo è l’inizio della sua carriera, sta crescendo con la Roma, giocando i primi minuti consecutivi è in un processo di crescita dove deve concentrarsi sulla costruzione sul suo futuro e non stare a pensare a decisioni dove magari qualcuno vuole accelerare un processo che non deve essere accelerato. Sulla reazione, mi aspetto la reazione di sempre quando questa squadra perde una partita. E’ una squadra che soffre quando perde. Sappiamo che ogni volta che perdiamo un giocatore, siamo in difficoltà a trovare una soluzione. Mi aspetto una partita molto difficile, contro un avversario che ci ha regalato l’anno scorso due partite molto difficili e che quest’anno ha ancora più talento. Mi aspetto tutto lo sforzo possibile per tornare a sorridere, una cosa che non facciamo da due giorni”.

Serafini (AS Roma): “Torno su Ibanez…”
“Ho già detto, è Ibanez più dieci. Rispetto per chi dal giorno in cui sono arrivato fino a oggi dà tutto quello che ha, anche quando era in difficoltà. L’anno scorso era sempre lui che era lì quando gli altri difensori erano infortunati. E’ uno che dà sempre la faccia. Quando vinciamo e perdiamo, lo facciamo tutti. Per me è intoccabile. Io non leggo niente, questo magari mi aiuta…”

Cecchini (Gazzetta dello Sport): “La Roma va meglio fuori casa. Come mai?”
“In casa ci sono tre partite in cui non abbiamo segnato: Napoli, Atalanta e Lazio. Posso piangere anche io, visto che gli altri lo fanno sempre: ci è mancato il giocatore con più creatività, più mobile, che ha fatto più gol. L’Atalanta ha giocato così, della Lazio neanche parliamo, è stato un esempio fantastico che se sono io a giocare così mi uccidono, ma l’importante è vincere e io l’ho fatto tante volte giocando così. Ma quando manca un giocatore così, per noi è difficile. Non è facile per noi con le caratteristiche che abbiamo. L’ultima partita nostra abbiamo giocato con la stessa squadra dell’anno scorso con Camara nella posizione di Mkhtiaryan. Questo significa che il bel mercatino che abbiamo fatto con tanto sforzo non sta giocando. Devo piangere anche io: Dybala non gioca da tante partite. Con l’Inter ha fatto gol e abbiamo vinto, con la Juve ha fatto l’assist e abbiamo pareggiato. Dopo c’è Lorenz, il giocatore più multifunzionale, è l’altro che ha questa luce che si accende. Ma gioca troppo, gioca tutti i minuti e ha qualche fragilità muscolare. Al di là dell’Udinese, dove è stata un disastro totale, siamo una squadra compatta e abbiamo gli stessi punti dell’anno scorso e possiamo averne qualcuno in più dell’anno scorso. E con tutte queste difficoltà facciamo il nostro lavoro, combattere i nostri problemi, ma non possiamo nascondere che abbiamo i nostri problemi”.

Maida (Corriere dello Sport): “Lei è soddisfatto dell’evoluzione del gruppo dopo la finale di Tirana? Solo un paio stanno giocando su quel livello, gli altri sono sotto…”
“Non sono d’accordo totalmente. Mancini sta meglio dell’anno scorso, molto più controllato, Ibanez tolta l’ultimo errore è più equilibrato. Noi abbiamo perso tre giocatori di centrocampo, tutti si può dire titolari: Mkhitaryan, Veretout e Oliveira. Wijnaldum non ha giocato una sola partita. Camara è arrivato l’ultimo giorno di mercato, che sta crescendo poco a poco, ma la dinamica di squadra, sta ancora cercando. Nemanja non è venuto per giocare con Cristante e si trova spesso a giocare con lui. Abbiamo avuto dei problemi inaspettati in questo mercato e anche nello scorso. Quando Spinazzola si è fatto male abbiamo avuto una reazione inaspettata. Ma io sto piangendo tanto, ma non mi piace. Ok, questi problemi hanno aperto la porta a Zalewski, a Volpato, progressivamente a Bove, presto a Tahirovic giocherà titolare, lo vedo in grande crescita da quando gioca con noi. Mancano due partite alla sosta. Vediamo che classifica avremo alla sosta, che non è nemmeno metà del campionato. C’è gente da cui mi aspettavo di più, quello sì. Non posso dire che sono soddisfatto dell’involuzione di qualche giocatore. Non ti dico chi sono, perchè come allenatore devo parlare dei miei giocatori individualmente quando fanno bene..”

“Karsdorp che è andato negli spogliatoi era una cosa che non si era mai vista…”
“Ma lui un minuto dopo è tornato. Non sai quello che ha fatto. Se ha preso il ghiaccio, perchè è unop che soffre permanentemente, se non è ginocchio è adduttore o ha la febbre. Ha tanti di questi problemi, dopo due minuti era in panchina. Questo non è per me un problema. Il problema che io vedo che si doveva migliorare è la accettazione di una sfida diversa da quella dell’anno scorso. La crescita della mentalità, nella responsabilità, nell’ambizione. Non essere soddisfatto di aver raggiunto questo livello, e di voler andare al di là. E non parlo di Karsdorp, ma in generale. Per esempio se io fossi soddisfatto della mia carriera nel 2010, dovevo smettere. Per il giocatore è lo stesso, deve esigere di più fino all’ultimo momento”.

Zotti (Corriere della Sera): “Sta pensando a un cambio di modulo? Perchè è uscito Camara nel derby se Matic e Cristante non sono una coppia?”
“Bella domanda…perchè non ho Wijnaldium, non ho Mkhitaryan. Tu giochi con quelli che hai, Purtroppo siamo un tipo di società che quando ha problema nella rosa ha più difficoltà. Sul modulo? Non lo faccio io, lo fanno i giocatori con le loro caratteristiche”.

Pastore (Il Romanista): “Abraham lo vediamo un po’ più assente, meno nel vivo del gioco. Che cos’ha?”
“E’ una buona domanda per lui. Falla a lui. Lui è la persona ideale per dirti se ha un problema, se pensa al Mondiale o no…”

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