Mourinho: “Vogliamo vincere e per questo non ci sarà un turnover totale”

Queste le dichiarazioni di Josè Mourinho e Paredes in conferenza stampa alla vigilia di Roma-Servette, secondo match del girone G di Europa League:

7 partite ogni 3 giorni. Questo è l’elemento da gestire?
“È una situazione che non possiamo nascondere, di cui si parla molto anche da altre parti del mondo valutando la qualità del gioco e l’intensità. Qualche cambio si farà ma non sarà turnover totale perché vogliamo vincere la partita”.

Frosinone e gli allenamenti le hanno fatto vedere i passi in avanti che si aspettava? Le pesa ancora di più non essere in panchina domani?
“Ho fiducia nei miei giocatori, nello staff, non essere in panchina può avere un piccolo impatto che dipende anche da come va la partita. Dopo la partita col Frosinone ho detto che non eravamo bravissimi come quando abbiamo perso non siamo tutti scarsi. Il giorno dopo la partita abbiamo lavorato su tutto quello che abbiamo fatto bene e su tutto quello che dobbiamo fare meglio. Oggi, quando voi siete usciti dal campo, abbiamo fatto il nostro lavoro sul Servette, non molto perché non c’è tanto tempo ma abbiamo visto fase offensiva e difensiva seppur non con grande intensità com’è normale”.

L’obiettivo è arrivare in fondo a questa coppa e provare a vincerla?
“È prematuro, il primo obiettivo è qualificarsi, il secondo è finire primi nel girone per evitare gli squali della Champions. Dobbiamo andare passo dopo passo, intanto qualificarsi per febbraio e poi vedere cosa succederà”.

Bove può giocare domani? Quanto fa comodo vista l’assenza anche di Sanches?
“Lasciami fare un po’ lo scemo che ho anche il diritto di farlo. Quando parlate di Bove dobbiamo ricordare sempre com’era la situazione quando sono arrivato qua, dammi un po’ di credito per questo. Bove giocherà anche domani, lavora sempre in modo incredibile anche quando non gioca e questa è una qualità incredibile nel calcio di oggi perché non è facile per i ragazzi oggi avere questa forza mentale di essere sempre uguali. Giocherà domani, è sempre positivo verso la squadra e sì, nella ripresa contro il Frosinone ha fatto meglio. L’orribile allenatore è molto orgoglioso di aver dato la possibilità a Bove, in due anni, di passare da un possibile prestito in Serie C a giocare in Europa”.

Su Paredes: quanto dà in più alla Roma e quanto c’è da lavorare per migliore in fase di non possesso
“È tutto vero. Paredes è un prodotto finito come giocatore, non è un ragazzino in evoluzione. In fase offensiva mi è sempre piaciuto, adesso che lavoro con lui dico di più, lo amo con la palla e la squadra con lui è diventata una squadra che ha sempre o quasi sempre più possesso palla dell’avversario. Ha una grande tranquillità col pallone, senza è un pochino quello che siamo noi, non solo Leo. Non siamo una squadra molto veloce, non siamo una squadra con una transizione molto forte, non siamo questo. Cerchiamo di essere equilibrati come squadra, nell’ultima partita mi è piaciuto molto l’equilibrio che la squadra ha avuto. La vera opportunità che loro hanno avuto è quella del primo tempo, che è una palla in profondità diretta, in cui i difensori non sono stati bravi ad anticipare e leggere la profondità. Mi è sempre piaciuto tanto Nemanja, per questo ha giocato con me in 3 club diversi, ma mi piace molto anche Paredes”.

Come ci si prepara a una partita con una squadra meno forte ma che darà tutto in campo come il Servette?
(Mourinho risponde in francese, ndr) “È importante per voi ma forse più per noi perché la responsabilità è dalla nostra parte. Dobbiamo rispettare il Servette, ha un buon allenatore contro cui ho giocato ai tempi del Manchester United. Auguro ai tifosi una bellissima serata in questa splendida città e splendido stadio ma che tornino a casa con zero punti” 

Le parole di Paredes

Mourinho ha detto dopo che ti ama. Cosa sta cambiando dopo la partita col Genoa?
“Prima di tutto ringrazio il mister per le parole. Lavoriamo per migliorare, abbiamo una squadra forte che può fare molto, molto meglio”.

Che ambiente hai trovato rispetto alla tua prima esperienza?
“Ho trovato una Roma molto cambiata, mi sento pronto per questa sfida, amo Roma e farò di tutto per dare il mio massimo e cercare di vincere qualcosa con questa maglia”.

Ci sono giocatori che non hanno molto sentimenti che ovunque vanno hanno il loro rendimento. Poi ci sono quelli un po’ più sentimentali e pensavo a te. Per te questo ti dà una spinta in più o non contano?
“Sì, contano e tantissimo. Quando sono stato qui sono stato veramente bene, i primi 3 anni al Psg sono stato bene, alla Juventus è stato un anno difficile. Appena arrivato qui il mister mi ha dato tanta fiducia e questo mi farà dare il massimo per me e per la squadra”.

A che percentuale di condizione ti senti?
“Non lo so, mi sento molto meglio però, ho parlato col mister di questa cosa qua, non vuole che domani giochi molti minuti ma io volevo continuare a giocare perché per me è importante per arrivare al 100%”.

Dopo la conferenza stampa Jose Mourinho ha rilasciato anche un’intervista a Sky Sport:

Il significato di questa partita contro il Servette?
“Cercare il primo obiettivo di questa competizione, che è quello di qualificarci. Il secondo è arrivare primi, ma ora l’obiettivo è qualificarci. I tre punti fuori casa ci ha dato un po’ di fiducia, la gara in csa va vinta per metterci in buone condizioni per qualificarci. Loro hanno perso con lo Slavia ma hanno fatto buona qualificazione Champions, sono quasi andati ai gironi. Sono organizzati, l’allenatore lo conosco perché l’ho affrontato con lo Utd, è organizzato e le sue squadre hanno identità chiara. Non sarà facile ma vogliamo vincere”

Che tipo di gestione verrà fatta con Lukaku?
“Nessuna gestione. Dobbiamo gestire i giocatori con una storia clinica più complessa, con i giocatori che soffrono le tante partite, io mi fido dei feedback dei giocatori e delle loro sensazioni. Lukaku dice che ha bisogno di lavorare e per lui vuol dire giocare. Dobbiamo partire con Romelu e lui è molto felice di farlo”

C’è il problema numerico in difesa, la scelta di Cristante è la più affidabile?
“Abbiamo provato prima del Frosinone con altri giocatori lì e non c’è quella stabilità che volevamo, c’è già Ndicka che è un ragazzo che ha bisogno di imparare a giocare con noi, giocare con lui più un giocatore che non è un difensore diventa troppo complesso. Ci siamo fidati di Bryan e di far giocare Bove con Paredes, dobbiamo aspettare che Smalling e Llorente tornino”.

Sapete come si fa ad arrivare fino in fondo, ci vuole tanta energia…
“Lunghissima. Non solo questa competizione, anche la stagione. L’anno scorso abbiamo fatto due partite extra perché eravamo finiti secondi nel girone. Il primo obiettivo è qualificarci, poi finire primi ed evitare queste due gare di playoff. Pensare ora alla finale è prematuro, adesso pensiamo solo partita per partita”.

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