Massimiliano Magni: “La più grande paura è che la squadra si faccia gol da sola”

Alessandro Austini a Tele Radio Stereo: “Il pubblico di oggi sarà come quello delle partite contro il Liverpool e il Barcellona. Ho sensazioni positive per questa partita, questo non significa che sia semplice. Per Cristante c’è un discorso ancora aperto per il rinnovo. Mourinho non ha detto che non lo vuole, è un discorso tra la società e il giocatore. L’allenatore ha fatto cambiare il giudizio su Cristante, e ha fatto cambiare idea anche ai tifosi della Lazio che dopo la polemica sul gol di Acerbi in fuorigioco andranno in massa allo stadio. Se si arriva in finale, comunque, gran parte del merito va a Mourinho. È il personaggio più importante della Serie A, dopo di lui c’è Ibrahimovic”. 

Stefano Carina a Radio Radio: “Il ballottaggio è tra Veretout e Oliveira, ripropone la stessa formazione di Napoli. Io lo dico prima, a me questa scelta non convince. Oliveira è compassato, e il Leicester è dinamico, anche se qualitativamente scarso. Penso che la Roma partirà con un 3-5-2. Il pubblico visto con il Bodo è stato uno spettacolo, ma la partita la decidono i 22 in campo. Questa è la grande incognita. La Roma si trova alla pari. Mourinho non deve caricarla troppo.”

Jacopo Palizzi a Tele Radio Stereo: “Il Leicester, decima forza della Premier League, ha speso 70 milioni nello scorso mercato. Perchè loro incassano 100 milioni per i diritti televisivi. La decima squadra del campionato inglese, di fatto, ha la possibilità di spendere sul mercato quanto una delle prime quattro squadre in Italia. Questo vi fa capire della differenza enorme che c’è tra la Premier e la Serie A…”

Furio Focolari a Radio Radio: “Veretout non sembra più il giocatore che era prima. Mkhitaryan non c’è, inutile piangere. Mourinho opta per questa scelta, forse non tecnica, perché Oliveira e Cristante sono un po’ lenti. Ma la Roma non gioca con una grande squadra, è più forte del Leicester, e non deve averne paura. Se gioca una partita sufficiente la vince, se gioca una grande partita la stravince. Mourinho dal punto di vista tecnico non ha fatto cose eccezionali, ma nel resto ha fatto miracoli. Se la Roma vincerà stasera, come io credo, il merito sarà del pubblico, la sua frase è stata geniale. E’ un fenomeno, io mi tolgo il cappello di fronte a tanta capacità comunicativa”.

Mario Corsi a Centro Suono Sport: “Mourinho ha fomentato tutti, stasera c’è questa bellissima partita. Fai conto che la Roma vince, io sarei felice ma farei il giusto. Essendo tifoso da tanto tempo, farei il vero casino solo dopo la vittoria della finale. Perchè ne abbiamo viste troppe da queste parti… Vorrei fare una parentesi su Ancelotti: ormai lui è diventato il Re, penso che a questo punto sia l’allenatore più grande della storia anche se non dovesse vincere la Champions…ha vinto da tutte le parti…è il più vincente della storia, è il miglior allenatore del mondo, punto…”

Roberto Pruzzo a Radio Radio: “Veretout ha tenuto accesa la squadra l’anno scorso con Mkhitaryan. Non so cosa gli sia successo. La formazione poi è quella, vediamo che succede. Credo sia una partita alla pari, la Roma se gioca come in altre partite può vincere e andare in finale. Se si allunga troppo, commette errori e giochicchia rischia seriamente, perché non è una squadra che ti dà garanzie. Alcuni non vedono l’ora che Mourinho vada a casa. Zaniolo può fare la differenza, e anche Pellegrini e Abraham. Sono loro tre su cui contare.”

Massimiliano Magni a Rete Sport: “Mourinho parla di un pubblico che giochi la partita, ma stiamo attenti a non declinare questo invito in un certo modo. La formazione sembra essere fatta, ma io se Veretout stesse bene me la giocherei con lui in campo al posto di Zaniolo. E se poi l’ultima mezz’ora, se ti serve, hai un giocatore che può entrare in campo e spaccarti la partita. Sta montando in me questa sensazione di necessità di sostanza a centrocampo. Attenzione, la partita può essere lunga. Io ho paura di due cose: l’inizio della partita, perchè ho visto troppe volte la Roma pendere gol nei primi minuti e poi fare molta fatica, e soprattutto la Roma che si fa gol da sola…Temo l’intervento sciagurato di Ibanez, o il passaggio sbagliato di Cristante. Vi prego, fate le cose fatte bene…”

Stefano Agresti a Radio Radio: “L’idea di Mourinho è che debba giocare Oliveira, io a parità di condizioni fisiche faccio giocare Veretout, ma l’allenatore è lui ed è più bravo di me. Senza Mkhitaryan perde palleggio la Roma, forse Pellegrini potrebbe avere caratteristiche simili, ma sbilanci la squadra. Oliveira è diverso da Mkhitaryan, e la perdita dell’armeno è grave. La partita è alla pari per valori tecnici. Speriamo che Vardy non si svegli tutto insieme stasera. La differenza la fa il pubblico, oggi ti dico leggermente favorita la Roma. Non dimentichiamo che questa per la Roma è la partita dell’anno, ma anche per il Leicester. Abraham resterà almeno un altro anno, Zaniolo non lo so. Ma spero restino, perchè con Pellegrini possono essere il futuro della Roma. Abraham può crescere, Zaniolo l’abbiamo visto in alcune gare che è un potenziale campione, bene la stagione di Pellegrini. Con un tridente così puoi dormire sereno”.

Gianluca Piacentini a Rete Sport: “Il calcio è imprevedibile. Ieri sera abbiamo visto come puoi indirizzare una partita per 88 minuti, e poi perderla in due minuti. Tu puoi cercare di calcolare tutto al centesimo, ma poi basta una stupidaggine per essere punito. Questo può succedere alla Roma, ma anche al Leicester. La Roma sotto questo aspetto mi sembra migliorata, ma mettetevi l’anima in pace: l’intervento folle di Ibanez, o il retropassaggio sbagliato, una di queste cose stasera succederà. Poi non è detto che tu prenda gol. Ma una di queste cose succederà…”

Sandro Sabatini a Radio Radio: “Mourinho tira fuori una frase da immenso comunicatore, entra dritta nel cuore dei 60mila tifosi che si sentono di urlare più forte e sostenere di più la squadra. Io tra Veretout e Oliveira fino all’anno scorso avrei detto Veretout. Quest’anno Oliveira ha fatto così e così, ma Veretout sottotono. L’allenatore decide in base a chi si fida di più. Attenzione però a una cosa, la formazione iniziale è importante ma forse può essere azzeccato pensare a Oliveira nel primo tempo e Veretout nel secondo. Zaniolo te lo immagini protagonista in serate europee ancora più importanti, come Pellegrini e Abraham. L’Olimpico che si mette a tifare condiziona qualsiasi tattica. Stasera passa la Roma entro il 90’”.

Maurizio Catalani a Rete Sport: “L’appello di Mou? E’ il suo modo di essere. E’ un allenatore che è stato in grado di riportare 70 mila tifosi all’Olimpico. Lui lo ritiene il suo pubblico, e alla Roma stasera servirà il pubblico per farcela. Il pubblico è sicuramente un fattore importante. Poi certo, abbiamo perso partite in centomila all’Olimpico, ma lo stadio pieno è comunque un fattore in più. Guardate cosa è successo ieri al Bernabeu. Il punto di forza del Leicester è che le squadre inglesi non mollano mai, e Vardy è un giocatore molto pericoloso, anche se non è al meglio. Hanno giocatori veloci che possono darti fastidio. La Roma invece dovrà avere un grande Pellegrini, e Cristante non dovrà sbagliare partita. I giocatori della Roma sentono molto il pubblico, e noi ci siamo, quello non sarà un problema…”

Nando Orsi a Radio Radio: “La partita è da giocare con la voglia, con la testa, con la pancia, con la grinta. A livello tattico possiamo parlare di partita della svolta per la Roma, e quindi non le giochi tatticamente spesso. Se Mourinho è bravo riesce a ridimensionare il Leicester, che in casa sembra più tonico, ma in trasferta è più fragile. L’importante serve mettere qualcosa in più questa sera. Il tridente della Roma? In prospettiva futura potrebbe stare alla Roma per un po’ di tempo. Sono tre giocatori che possono diventare complementari, e giocare assieme per un bel po’ di tempo. Zaniolo piace a Mourinho, ma non so se piace tantissimo. E’ un’occasione per far vedere chi è. La difesa del Leicester è debole, devono farli muovere anche senza palla. Stasera vanno ai supplementari.”

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