Mourinho: “Daremo tutto. I tifosi saranno fondamentali”

José Mourinho, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della partita contro il Leicester. Queste le sue parole:

Sky: Stagione lunghissima per entrambe le squadre, ma il Leicester pensa solo alla Conference e arriverà più riposato. Che peso può avere?
Spero nessuno. Ci sono stato in quella situazione. Anche se non è la loro competizione, perchè la loro è l’Europa League, è un modo per poter arrivare in una competizione europea la prossima stagione. E’ logico che facciano riposare i giocatori, noi non possiamo farlo. Abbiamo la possibilità di entrare in Europa anche in campionato. Domani spero che però l’aspetto emotivo possa mettere i miei in uno stato d’animo altissimo che possa aiutare la squadra a vincere.

Rai Sport: Come si sostituisce un giocatore come Mkhitaryan?
Noi non abbiamo un altro Mkhitaryan. Ci sono squadre top dove tu hai due giocatori simili per ogni posizione. E sono queste squadre che possono fare turnover perfetto e non soffrono gli infortuni. Noi non ne abbiamo uno come lui, non c’è possibilità di fare lo stesso con altri. Possiamo però farlo in modo diverso, l’obiettivo non cambia. Vogliamo andare in finale e non mi stanco di ripetere che domani sono 14 partite di Conference, senza fermarci, giocando giovedì e domenica, con le conseguenze e le difficoltà. Ma siamo qui, come squadra. E da squadra domani andiamo a combattere.

Daily Mirror: “Ha comprato a Rodgers una bottiglia di vino, ma lui ha detto che sarebbe contento anche di una tazza di tè..
Ho comprato a Rodgers un bel regalo, ma visto che vuole il tè, me lo tengo per me.

Cosa pensa dei traguardi di Rodgers e del Leicester?
Quello che sta facendo il Leicester è fantastico, vincere la Premier, ma anche dopo, la crescita del club, arrivando ora ad avere uno dei centri sportivi migliori d’Europa. Congratulazioni a loro. E Brendan non mi sorprende. La gente dimentica cosa abbia fatto con il Liverpool, con meno risorse rispetto ad ora. E la gente dimentica anche ciò che ha fatto nel campionato scozzese. Spero solo che domani sarà per noi e non per loro.

La Gazzetta dello Sport: Quali sono le sue emozioni nel giocare una partita così importante in uno stadio pieno?
Non c’è dubbio sull’empatia creata tra noi squadra, i giocatori e i tifosi. Siamo insieme nella competizione da 10 mesi, con momenti da ricordare e da dimenticare, siamo stati sempre insieme. Ora arriviamo ad un momento dove si gioca all’Olimpico l’ultima di Conference e poi l’ultima di Serie A contro il Venezia. Sarebbe bello festeggiare questa empatia, creata e che resta oltre i risultati, meritiamo di finire bene all’Olimpico. Quello che dico ai tifosi è che noi giochiamo per noi e tanto per loro, e mi piacerebbe che loro domani. Si può stare allo stadio come spettatori, e si può stare allo stadio a giocare la partita. Se abbiamo 70mila che vogliono giocare, la storia è diversa.

The Guardian: Il Leicester è affamato di aggiungere un altro trofeo alla sua bacheca… e lei?
Ovvio che vuole vincere, è anche l’unico modo di giocare in Europa l’anno prossimo per il Leicester. Per me è lo stesso ad ogni partita. C’è solo una gara che non ho vinto ancora, ed è la prossima partita. Voglio sempre vincere la prossima partita. Se si tratta di una semifinale, ancora di più. Dobbiamo giocare meglio che possiamo per meritare questa finale.

Sky England: Congratulazioni per l’anno con la Roma, sembra che tu ti stia divertendo, e ti piaccia il progetto.
Si, è vero. Sono contento di venire ogni giorno a Trigoria. Non posso negarlo. Voglio di più? Sì. Voglio la possibilità di giocare a più alto livello la prossima stagione?? Sì. Ma conosco il progetto, la società, i giocatori, tutti vogliono crescere e sono qui per dare il massimo. Spero di finire la stagione con qualcosa da festeggiare. Un trofeo sarebbe il massimo. Tutti noi stiamo dando tutto ciò che abbiamo. Domani è un grande passo e non dimentico che sarà contro una squadra forte. Ma lo siamo anche noi.

Che cosa ha preso a Rodgers che non riceverà?
Non lo sa, alla fine ho preso un regalo per me visto che vuole il tè (ride, ndr).

Il Romanista: “Che momento stanno vivendo Oliveira e Veretout?
Non c’è un giocatore che sostituisca Mkhitaryan con le stesse caratteristiche. Noi giochiamo come squadra, cercheremo di essere squadra, di nascondere i problemi che abbiamo, che non siamo perfetti. Cercheremo di esplorare i piccoli problemi e le piccole fragilità che il nostro forte avversario avrà. Ma giocheremo come squadra. Sergio o Veretout, come tutti, sono in condizioni di dare tutto quello che hanno da dare. Domani è molto possibile vincere solo se tutti noi siamo al massimo livello. E sono convinto che Sergio, Veretout, o alte opzioni che abbiamo ci aiuteranno.

Il Tempo: “Che partita ci dobbiamo aspettare tatticamente rispetto all’andata?”
Difficile dire come sarà la partita. A volte la vuoi in un modo ed esce in un altro. A me piacerebbe come quella di Leicester, dove Rui ha fatto una parata in 90 minuti. Significherebbe che non abbiamo grossi problemi. Il pubblico può aiutare, i giocatori devono avere maturità e intelligenza di gioco, e gestire tutto con razionalità e meno emozione.

Il Corriere dello Sport: Vi siete scambiati idee con il presidente?
No. Il presidente, i figli, mi conoscono già un po’. Sanno che prima della partita la mia vita sono io, i miei assistenti e i miei giocatori. Non mi piace condividere o stare con altre persone, e nemmeno fare la conferenza stampa, sono qui perchè sono obbligato. Anche io li conosco. Sono innamorati del loro club, della gente e del calcio. E gente innamorata di calcio vive questi momenti… la natura del calcio è arrivare a questi momenti. Loro rispettano la nostra privacy come squadra, la nostra concentrazione. Sicuramente sono super felici di avere una semifinale in casa, è un momento di grande aspettativa.

L’intervento di Cristante:

Analizzando la partita dell’andata, fin quando siete rimasti sul piano dell’intensità siete rimasti alla pari. È un elemento da tenere ben presente?
“Sì, quando la stanchezza si fa sentire le partite diventano più difficili. Ma in una partita così importante si riesca ad andare sopra la stanchezza, che arriverà il giorno dopo”.

Sentite la responsabilità per i tifosi, il calcio italiano? Come state emotivamente?
“Siamo carichi e basta. Sappiamo che siamo l’ultima squadra rimasta nelle competizione, vogliamo andare avanti e vincere questa coppa. Non ci sono tante storie, bisogna giocare al 100%. Bisogna stare 90′ al massimo”.

Un anno fa l’annuncio di Mourinho, una cosa che ha portato?
“Ero stupito sì, non sapevamo nulla come tutti. Sono stato contento, è un onore averlo. Ha portato la mentalità, ha vinto ovunque e ci ha portato questa mentalità forte di vittoria. Domani dovremo far valere queste caratteristiche”.

Sul tuo futuro qual è la tua posizione?
“Sto guardando solo alla partita di domani, abbiamo una semifinale in casa e un campionato da finire. Fino a fine stagione la testa è qui, ci sarà tempo per vedere tutto”.

Riesci a descriverci cosa può significare giocare con 70mila persone?
“Giocare a Roma con lo stadio pieno, il calore del tifo romano, ti dà una marcia in più. Vogliamo fare bene per i tifosi, che lo meritano. Il loro apporto è fondamentale in partite del genere”.

Hai avuto un rendimento con una flessione nella fase centrale della stagione. C’è stato un motivo?
“La stagione è lunga, abbiamo fatto 50 partita ed è chiaro che si fanno tutti al 100% diventa difficile. Può succedere che vari fattori possano influire sulle prestazioni”.

Quanto ti ha aiutato il periodo da difensore centrale con Fonseca?
“Giocando in diverse posizioni del campo tirando le somme si riesce ad avere una maggiore conoscenza di tutto il campo. Quindi quando ti ritrovi in diverse posizioni hai già conoscenza senza pensarci troppo”.

Quanto è differente rispetto allo scorso anno?
“È chiaro che quest’anno si arriva con una testa diversa, la partita è completamente aperta. Sappiamo che è alla nostra portata, bisogna vincere e basta un gol, non serve fare imprese. Siamo concentrati e carichi, abbiamo 70mila persone a spingerci”.

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