Gli svincolati della Premier League: ambizione Rudiger, occasione Christensen

Si sa, il mercato inglese è il più ricco di talenti. Espressione di una Premier che è il miglior campionato al mondo. Con la conseguenza, non di poco conto, che è anche il mercato più impegnativo dal punto di vista economico. Sia per quello che riguarda i cartellini, sia per gli stipendi dei calciatori che da quelle parti guadagnano cifre insostenibili in qualsiasi altro campionato. Pure lì, però, scrive Piero Torri, c’è la possibilità di andare a prendere bene, sfruttando l’opportunità di pescare tra quei giocatori che il prossimo trenta giugno avranno il vantaggio di presentarsi con un cartellino che costa zero euro per offrirsi al miglior offerente.

E vista la qualità media dei calciatori che giocano oltre Manica, anche quest’anno ci sono nomi che potrebbero rappresentare l’affare da concretizzare. Cominciando da casa Chelsea. E non solo perché la situazione attuale del club fu di Abramovich è quella di un futuro tutto da capire con tanto di blocco su qualsiasi operazione economica, ma perché ci sono nomi in scadenza che potrebbero interessare la nostra Roma. Il primo, per ovvi motivi, non può che essere Antonio Rudiger. Il centrale difensivo tedesco a cui da queste parti metterebbero il tappeto rosso se scegliesse di tornare a Trigoria. Sia perché è uno dei centrali più forti al mondo (ricordate le pernacchie a Sabatini quando lo acquistò?), sia perché ha lasciato un ricordo ben custodito nel cuore della stragrande maggioranza dei tifosi. Operazione difficile se non impossibile, soprattutto perché il giocatore, per quello che si sa, chiede uno stipendio da dieci milioni (e la Juve, peraltro non si sa come, pare sia disposta a garantirglielo), cifra che pure sfruttando il decreto crescita (che vale per tutti i giocatori che dovessero sbarcare qui dall’Inghilterra), vorrebbe dire oltre quindici lordi. Ma visto che alla Roma serve un centrale difensivo, sempre in casa Chelsea, in scadenza c’è pure Christensen, nazionale danese, ventisei anni da compiere tra pochi giorni, stipendio da oltre quattro milioni che al lordo in Italia vorrebbe dire poco più di sei, giocatore già con un’importante esperienza internazionale ai massimi livelli. Un profilo che potrebbe rappresentare il giusto arricchimento per il reparto dei difensori centrali a disposizione di Mourinho. Con un’unica controindicazione: è destro e la Roma in quel ruolo sta cercando un mancino (il favorito sembra essere l’argentino con passaporto italiano Senesi del Feyenoord). Sempre in casa Chelsea, ci sarebbe anche lo spagnolo Azpilicueta, esterno destro e centrale difensivo, ma ha trentatrè anni, è il capitano del Chelsea e in Inghilterra garantiscono che rimarrà a Stamford Bridge. Non altrettanto dicono dell’attaccante belga Musonda, venticinque anni, a Londra garantiscono sia un pupillo di Mourinho (bah), ma da due anni praticamente fermo per una serie di problematiche fisiche che lo hanno allontanato dai riflettori del grande calcio.

A Londra, al contrario, in casa Arsenal, c’è un altro giocatore che, a più riprese, è stato indicato come possibile obiettivo del club giallorosso. Si tratta del francese Alexandre Lacazette, trentuno anni da compiere, centravanti che nell’ottica di trovare un vice Abraham potrebbe rappresentare una garanzia per qualità ed esperienza, puntando sulla voglia del giocatore di rimettersi in gioco per tornare a essere quella punta che fino a un paio di stagioni fa, rappresentava un giocatore di sicuro affidamento. Sempre in casa Gunners, a costo zero a fine stagione c’è anche il centrocampista egiziano Elneny, trenta anni, nazionale e amico di Salah, giocatore però che certo non accenderebbe la fantasia dei tifosi.
C’è poi il caso Paul Pogba. Dopo i suoi straordinari anni con la maglia della Juventus, il suo ritorno al Manchester United tutto è stato meno che un successo (può testimoniare anche Josè Mourinho con cui il francese tutto ha avuto meno che rapporti idilliaci). Dopo cinque anni senza o quasi acuti, l’ex bianconero si può prendere a costo zero (facendo finta di dimenticarsi di uno stipendio faraonico e di commissioni che solo Raiola sa). Sempre in casa United ci sono tre giocatori a zero: l’attaccante inglese Lingard (il giocatore recentemente ha avuto parole dolcissime per Mourinho), lo spagnolo Mata, una vecchia conoscenza del nostro calcio come Cavani, ma le pretese economiche di stipendio dell’uruguaiano e quel vecchia di fatto lo escludono dal novero di un possibile obiettivo di mercato.
Semmai come attaccante un nome che potrebbe interessare è quello del belga Origi di proprietà del Liverpool, ventisei anni, nazionale, giocatore che ad Anfield ha giocato pochino. Le voci di mercato dicono che su Origi ci sia forte il Milan (è probabile). Tra gli altri nomi degli svincolati in Premier (sono 72 i calciatori che si libereranno a costo zero il trenta giugno), c’è da segnalare il trentenne nazionale svizzero (69 presenze) Fabian Schar, centrale difensivo (destro pure lui però). A costo zero un pensierino si potrebbe anche fare.

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