Mourinho: “Smalling è recuperato. Zaniolo sta facendo bene, lasciamolo tranquillo e i gol arriveranno”.

Dopo la vittoria sullo Spezia, domani la Roma è attesa in casa dell’Atalanta di Gasperini per la sfida valida per la 18a giornata di campionato. Alla vigilia della trasferta di Bergamo, come di consueto, il tecnico giallorosso José Mourinho è intervenuto in conferenza dalla sala stampa del “Fulvio Bernardini” di Trigoria. Le sue dichiarazioni:

Servirà un’impresa domani a Bergamo? 
“La differenza fondamentale con l’Atalanta è che io sto qui da 6 mesi, Gasperini è lì da 6 anni. Questa differenza è ampia, vuol dire lavorare di più, poter fare più mercato. La società bergamasca è fantastica, è molto stabile nel lavoro. Era una squadra di metà classifica e ora è una squadra da Champions League e che gioca per lo scudetto. Noi abbiamo una proprietà nuova, che sta facendo un lavoro fantastico. Io sono qui da sei mesi, abbiamo avuto solo una finestra di mercato, con un lavoro reattivo. Io non ho dubbi che domani possiamo vincere, noi abbiamo giocatori bravi, abbiamo un grande spirito di squadra. Ovviamente c’è tanta differenza soprattutto in termini di profondità di rosa, però andiamo lì per vincere domani, non pensando a tutte queste differenze tra noi e loro. Se mi fai firmare per un pareggio senza andare a Bergamo risponderei di no, voglio misurarmi con loro con rispetto e con ammirazione per il lavoro che fanno. Andiamo lì per vincere”.

Smalling?
“Smalling è recuperato, può giocare senza problemi”.

Può essere la partita di Zaniolo? Come sta?
“Lo vedo bene, sta giocando bene. Ha una buona mentalità, l’infortunio di Sofia è anche conseguenza di una partita che sembrava finita, dove lui non ha voluto rischiare. I numeri sembrano strani, ma io sono contento, i gol arriveranno. Lasciamolo tranquillo e lasciamolo crescere, non sono preoccupato. Non dico che domani può vincere da solo, ma sono fiducioso che possa fare bene. Giocherà titolare”.

L’Atalanta è un modello da seguire?
“Ci sono diversi modelli da seguire e loro mi piacciono. Io ho allenato in club con modelli totalmente diversi, con mercati costosi e orientati più all’oggi che al domani. Però ho ammirazione per questo profilo di progetto, da sei anni fanno mercato intelligente, hanno una squadra forte e hanno conquistato stabilità economica. Li rispetto e li ammiro, ma chiediamoci dov’erano loro dieci anni fa. Se noi guardiamo con fiducia ai nostri proprietari, al nostro allenatore, sono sicuro che la direzione è giusta”.

Ibanez è pronto?
“Così e così”.

È pronto a emozionarsi per traguardi inferiori?
“Ci sono squadre che si emozionano per la salvezza. È un discorso di obiettivi. Ci sono allenatori che non hanno vinto tanti trofei, ma hanno avuto tanto successo. Sono stati vincenti al loro livello. Se Thiago Motta salva lo Spezia o se Sheva salva il Genoa, possono esultare. Io sono pronto a esultare per i nostri obiettivi ovviamente. In questa prima stagione non ho nemmeno un target di riferimento, la cosa fondamentale per me in questo progetto è l’empatia, fondamentale per i progetti a lungo termine. Non può esserci un progetto a lungo termine senza empatia, puoi farlo per sei mesi, un anno, ma poi basta. Per un progetto a lungo termine serve per forza empatia e qui dentro si respira un’atmosfera fantastica che dà una tranquillità enorme al progetto. Domani però giochiamo per vincere, poi magari perdiamo o pareggiamo, ma vogliamo vincere”.

Il match di domani sarà importante per l’obiettivo Champions?
“Non voglio giocare questo match pensando all’obiettivo Champions e alle conseguenze del risultato. I numeri magari dicono tanto, ma non voglio giocare così questa partita”.

Limitare i trequartisti dell’Atalanta è una delle chiavi tattiche del match?
“Contro lo Spezia nel secondo tempo abbiamo sofferto perché abbiamo perso troppo facilmente la palla e se ci fossero stati giocatori di un livello superiore forse non avremmo vinto. Dico quindi che ovviamente i loro trequartisti sono forti, non importa chi gioca, ma io sono concentrato su di noi e non possiamo perdere facilmente la palla come abbiamo fatto. Dobbiamo gestire meglio i ritmi di gioco, ieri abbiamo lavorato su questo, dobbiamo avere più sicurezza sul possesso palla”.

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