Rosella Sensi”Dove non si arrivava a livello economico si arrivava con la voglia di combattere”

L’ex Presidente della Roma Rosella Sensi festeggia oggi i suoi 50 anni. Per la speciale occasione, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Radio Radio, raccontando la sua avventura da Presidente della Roma. Queste, le sue parole:

L’empatia che Lei è riuscita a creare con l’ambiente è sparita da 13 anni, dopo tanto tempo in molti vogliono chiedere scusa… 
“Questo non lo so. Quando gestivamo la squadra era una società speciale. Noi dipendenti eravamo uniti, una squadra nella squadra. Dove non si arrivava a livello economico si arrivava con la voglia di combattere. Tutti volevano vincere e lottavano fino alla fine. Questo credo arrivasse anche ai tifosi nonostante le contestazioni dell’ultimo periodo”.

Secondo Lei a che punto è la nuova Roma? 
Non mi permetto di dare consigli, a suo tempo li ho ascoltati sbagliando in qualche occasione. Dei Friedkin mi piace la presenza, devono ricostruire tutto dalle macerie. Hanno preso un ottimo allenatore ma hanno bisogno di tempo. Non dobbiamo esaltarci per le vittorie ma nemmeno abbatterci per le sconfitte. Bisogna avere ottimismo e lasciarli lavorare”.

Quanto Le pesa il ricordo delle contestazioni nonostante stavate facendo il massimo in quel momento? 
“Ho vissuto quel momento da dirigente, con la consapevolezza che le proteste erano rivolte a me in quanto presidente e non alla Rosella persona. Chi riveste quel ruolo deve essere in grado di gestire queste situazioni”.

I Friedkin non parlano, che effetto Le fa? Si aspetta una loro dichiarazione? 
“Il silenzio è una loro scelta, non so dire se sarà efficace o meno. Non ho ancora conosciuto i Friedkin ma non sono nemmeno più tornata allo stadio. Spero possa esserci occasione”.

La famiglia Sensi ha favorito la crescita di Totti, se lo aspettava fuori dalla Roma? 
“Per la Roma Totti è importante pur essendo fuori dalla società. L’uscita dal club non è stata semplice, lo ha portato a intraprendere un percorso diverso. Io dico mai dire mai”.

Ci sarà un ruolo per lei nel calcio? 
“Per ora no, ma io dico mai dire mai”.

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