Il nuovo Mkhitaryan: al centro del campo, al centro della Roma

Nella passata stagione Henrikh Mkhitaryan è stato uno degli assoluti protagonisti della Roma di Fonseca. Con l’arrivo di Mourinho, la sua permanenza a Roma sembrava potesse essere in discussione, ma alla fine è arrivata la firma sull’agognato rinnovo annuale. Dopo i 15 gol e 13 assist messi a segno tra tutte le competizioni dello scorso anno, quest’anno le aspettative sull’armeno erano molto alte.

Nel 4-2-3-1 di Mourinho, Mkhitaryan ha ricoperto il ruolo di esterno alto a sinistra, per consentire a Pellegrini di giocare nel mezzo. Dopo il gol all’esordio in campionato, le sensazioni sulla stagione di Mkhi erano molto positive. Presto, però, la situazione è cambiata. Costretto a giocare più largo, Henrikh sembrava faticare a entrare nel vivo del gioco offensivo della Roma e, inoltre, non riusciva a dare un’adeguata copertura al terzino. Così, dopo avergli dato a lungo fiducia, Mou ha iniziato a prefergli El Shaarawy. Il numero 77 giallorosso è così finito in panchina e addirittura è iniziata a diffondersi la voce di una sua possibile cessione a gennaio.

La storia però, come sappiamo, non è andata così e Mkhitaryan si è presto ripreso il suo posto al centro della Roma. Già, il centro, il fulcro del gioco. Con Fonseca, l’armeno era abituato a giocare in mezzo al campo e ad entrare nel vivo in tutte le azioni offensive della Roma. Complici le assenze contemporanee di VeretoutCristante e Villar, José Mourinho ha dovuto reinventare il proprio centrocampo. Così, da una difficoltà è nata una grande intuizione: schierare Mkhitaryan nell’inedito ruolo di mezzala.

Nel nuovo 3-5-2 targato Mourinho, l’armeno trova spazio come mezzala ed è tornato al centro della Roma. Pur giocando più lontano dalla porta avversaria, Mkhitaryan riesce ad essere più pericoloso e più attivo in fase offensiva. Inoltre, è aumentato anche il suo contributo in fase difensiva. Pur non essendo abituato a questo ruolo, riesce a combinare perfettamente entrambe le fasi, incarnando il prototipo del centrocampista moderno. Il suo dinamismo e la sua fantasia sono fondamentali per la Roma tanto in attacco, quanto in difesa. Per questo, anche quando sono arrivati i recuperi di tutti i centrocampisti, Mourinho ha continuato a schierarlo in questa nuova posizione. 

Tra poco più di un mese Henrikh compirà 33 anni, ma la sensazione è che per lui sia appena iniziata una nuova carriera.

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