Il silenzio di Mourinho

Avrebbe voluto giocarla in ben altre condizioni. Una partita speciale che adesso rischia di diventare “vitale”. Roma–Inter di domani per Mourinho non è soltanto il suo primo incrocio da ex contro la squadra con cui ha scritto la storia in Italia e in Europa, ma è anche la missione impossibile dei giallorossi per restare aggrappati al treno Champions, come riporta Il Tempo. Con Abraham e Karsdorp squalificati, a Spinazzola e Pellegrini già infortunati e a Villar e Felix indisponibili causa Covid (piccole speranze solo per lo spagnolo) si è aggiunto El Shaarawy, fermato a Bologna da una lesione di primo grado al polpaccio destro. Il danno muscolare non è grave ma il punto interessato costringe i medici alla cautela massima. Per cui il Faraone salterà certamente la gara di domani con l’Inter, quella di Sofia in Conference League e lo Spezia lunedì 13, mentre conserva qualche speranza di rientrare almeno per le gare finali del 2021. Insomma Mourinho si ritrova una squadra dimezzata e priva di esterni da schierare nel 3-5-2, situazione che potrebbe convincerlo a tornare al 4-2-3-1. L’ipotesi è Ibañez terzino destro , Viña dalla parte opposta, Smalling confermato al centro insieme a Mancini, la coppia Veretout-Cristante che si ricompone al centro, Mkhitaryan avanzato da trequartista. Gli esterni d’attacco sarebbero i mancini Carles Perez e Zaniolo (chi gioca a sinistra?), mentre Shomurodov prenderebbe il posto di Abraham. Dopo lo sfogo nel post-partita di Bologna, a protezione della squadra e soprattutto di Zaniolo finito ieri in diffida, Mourinho ha deciso di non parlare oggi alla vigilia del match. Annullata la conferenza stampa di Trigoria su decisione del tecnico, che non vuole spostare l’attenzione dalla gara e preferisce evitare riferimenti al suo passato prima di affrontare il match.

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