Mourinho:“Domani sembra un playoff di Champions,giocano Ibañez e Mancini”.

José Mourinho è ormai prossimo al debutto ufficiale sulla panchina della Roma. Lo ‘Special One’ e la sua squadra esordiranno in stagione in Conference League, domani alle 19.30 contro il Trabzonspor, a Trebisonda. L’allenatore portoghese è intervenuto prima ai microfoni di Sky Sport e alle 19.15 si è presentato in conferenza stampa di vigilia, la prima da allenatore capitolino. Queste le sue parole:

Il Trabzonspor non ha mai perso nel precampionato, ha passato il preliminare. Quali insidie nasconde la gara?
“Per essere diretto e pragmatico non sembra un playoff di Conference. La gente diceva che era una competizione senza squadre top. Ma se si guarda questo playoff sembra minimo di Europa League, per non dire di Champions, entrambe c’erano anni fa. Questo per me dice tutto. Una partita dove sarà un peccato che una delle due squadre dovrà uscire. Sono entrambe di qualità.

Lei in passato ha allenato grandissimi attaccanti, quest’anno si trova con tre grandi prospetti, con il suo lavoro possono diventare quelli che magari sono Kane per il Tottenham?
“Paragonare è sempre complicato. È una tendenza naturale paragonare ai più bravi ma è pericoloso, è pressione extra per questi giocatori giovani, e non ne hanno bisogno. I nostri tre attaccanti sono diversi, bravi, possono giocare due allo stesso tempo e sono super contento. Non nascondo che quando abbiamo preso Shomurodov ero felice e tranquillo con questa stabilità. Quando si è iniziato a parlare dell’uscita di Dzeko ho sentito un po’ di preoccupazione, ma dopo Tiago e la proprietà hanno risolto in modo fantastico. Tammy non ha la storia di Edin, lui ha una storia ricca, Tammy ha vinto tutto ma è ancora giovane, di grande potenziale, Shomurodov lo stesso. Borja sarà la seconda stagione qui, sappiamo cosa può fare. Non hanno il livello di esperienza di giocatori in fase finale di carriera. Non si può paragonare quindi con Ronaldo o Giroud o Dzeko. Ma sono ragazzi in cui abbiamo fiducia”.

Domani manca Smalling per infortunio, è preoccupato? Giocherà Ibañez o Kumbulla?
“Domani giocano Ibañez e Mancini. Smalling ha lavorato tutti i minuti del precampionato, fino all’altro ieri. Ha lavorato benissimo e anche contro il Raja è scivolato nell’ultima azione prima del cambio e ha sentito un piccolo dolore. Noi stiamo lavorando tanto a livello preventivo. Negli ultimi anni questa squadra ha avuto un record negativo di infortuni, ci sono cose che possono essere migliorate e altre che fanno parte del calcio e della natura di ogni calciatore. Ma tutti insieme stiamo lavorando, è un lavoro invisibile e importante e pensiamo possa portare a risultati positivi per noi. Smalling è stato fermo troppo, ma ha lavorato bene, mi fido di lui. Non gioca domani, magari nemmeno domenica, ma non è un problema grosso”.

La sua missione è costruire una mentalità vincente. Ha visto delle cose nuove? Cosa l’ha colpita di più?
“La voglia di lavorare e di migliorare, non solo dei giocatori ma di tutti quelli all’interno del club e di appoggio. I giocatori lo sentono, che intorno a loro c’è lavoro e voglia e professionalità. Così è più facile capire che questa è la direzione. Per fare un esempio, domani dopo la partita non andiamo a casa, rimaniamo a Trigoria perché dobbiamo riposare, arriveremo alle 4-5 del mattino. Ci sono dei sacrifici da fare se vuoi sentire una linea di professionalità. E mi ha colpito le braccia aperte di tutti. Ma posso dare mille esempi di quello che qui sono disponibili a fare. Tempo è una parola chiave quando ho iniziato a parlare con la proprietà. È una parola che sarà qui fino a che non siamo davvero un club altamente professionalizzato. Qualche volta una squadra vince qualcosa isolatamente da un contesto. La proprietà non vuole questo, vuole costruire. Tempo e filosofia sono i concetti più importanti ora. Evoluzione senza risultati è difficile da capire per la gente ed è difficile conviverci per uno come me. Il tempo sarà sempre un ingrediente del nostro lavoro ma vogliamo fare le cose bene. Vogliamo migliorare e fare risultati”.

Come vede il Trabzonspor?
“Vedo la sua storia, vedo l’impatto nel campionato turco e le esperienze europee e solo dopo la squadra per questa partita. Hanno grande organizzazione e questo vuol dire che l’allenatore è bravo. È una squadra che sa come giocare, loro, al contrario di noi, sono una squadra di grande esperienza. Abbiamo due tempi, uno domani e l’altro giovedì prossimo. Noi faremo di tutto per vincere le due partite. Il nostro approccio per domani è pensare a una partita che vogliamo vincere. Loro sono una squadra di qualità”.

Il Trabzonspor non ha perso nelle prime tre gare ufficiali giocate, che ne pensa di Hamsik, Gervinho e Peres?
“Tutti all’interno del club conoscono Peres, è un giocatore di qualità ed un vero professionista che può giocare in diverse posizioni. Gervinho e Hamsik sembrano due ragazzini che giocano ancora tanto. Il primo ha il suo talento individuale, il secondo è fondamentale a centrocampo per le sue caratteristiche. Sono giocatori importanti per loro, ma hanno anche altri calciatori di qualità. Per questo dico che domani sembra un playoff di Champions League o, almeno, di Europa League”.

Sarà la sua prima partita ufficiale. C’è un giocatore che può creare difficoltà?
“Il Trabzonspor gioca di squadra, ha dei giocatori adatti al modo di giocare. L’unico dubbio è se gioca o non gioca Cornelius. Bakasetas e Hamsik arrivano spesso al gol, i difensori centrali giocano, gli attaccanti hanno fantasia. È una squadra di qualità ed equilibrata, giocheranno per cercare di vincere anche il campionato. Dire che ci focalizzeremo su un giocatore è troppo poco”.


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