Mancini: È lui il punto fisso della difesa di Mou

Non più solo lottatore e provocatore, Gianluca Mancini al quinto anno in giallorosso ha preso in mano la Roma. Con i problemi muscolari di Smalling, ormai alla soglia dei 34 anni, le lacune di Llorente oltre al ritardo di condizione e di ambientamento di Ndicka, il 23 è l’unica certezza del reparto difensivo. Mourinho non ci rinuncia mai tanto perché incarna alla perfezione il prototipo del suo calciatore modello: altissima intensità e cattiveria agonistica, nessuna voglia di farsi amici in campo ma anche tanta voglia di vincere. Non a caso è il giocatore di movimento con più minuti disputati nelle ultime 4 stagioni (11341) e vice capitano con la fascia indossata in 3 partite su 4 in questa stagione. Gianluca ha lavorato su sé stesso e migliorato diversi lati del suo gioco, sia in fase difensiva che in fase di proposizione. La passata stagione ha chiuso il campionato con 7 cartellini gialli, dopo che nei precedenti 3 ne aveva collezionati due volte 14 e una volta 10. Quest’anno è ancora a zero dopo 4 partite. Il difensore disordinato che spesso utilizzava le braccia per mascherare eventuali errori in marcatura, ha lasciato spazio ad uno ordinato, puntuale e quasi mai in difficoltà. Solo 4 i falli commessi in altrettante partite, e 10 i palloni recuperati/intercettati (solo Cristante ha fatto meglio con 12).

Non solo più preciso in fase difensiva, con l’addio di Roger Ibanez (volato in Arabia) per Mancini sono aumentati anche i compiti offensivi visto che i compagni di reparto fino a questo momento non hanno fatto vedere particolari vocazioni in questo fondamentale. Nella passata stagione era il brasiliano il “braccetto” più sollecitato nella metà campo avversaria ma ora il testimone è passato tra le sue mani e i numeri lo confermano. È il primo nella Roma per passaggi tentati (239) di cui 204 riusciti (circa l’85%) ma anche il quinto per tiri tentati (6). Davanti a lui solo Cristante, Pellegrini, Dybala e Belotti. È andato al cross 4 volte, lo stesso numero di Kristensen e più volte di esterni come El Shaarawy e Celik e in questa stagione ha già trovato la gioia del gol che l’anno scorso era arrivata solo ad inizio marzo contro la Juventus.

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