David Rossi: “Su Lukaku i Friedkin hanno avuto un ruolo determinante”

David Rossi a Rete Sport: “Ieri avrei chiesto a Pinto se Azmoun e Kristensen sapevano già durante la trattativa che non avrebbero giocato l’Europa League…Lukaku? Nessuno poteva pensare che Mourinho non avesse avuto un ruolo importante sul suo arrivo. Dall’altra parte mi sento di dire che i Friedkin hanno avuto un ruolo determinante: sono loro che ci mettono i soldi. Se prendi Kristensen non credo che ci sia bisogno di una riunione coi Friedkin, mentre per Lukaku sì… La delusione mediatica di ieri per qualcuno è che Pinto non ha insultato Mourinho. Abbiamo capito il giochetto che sta facendo qualcuno, forse con la speranza di vendere qualche coppia in più…”

Fabio Petruzzi a Rete Sport: “Io ho paura che tanti calciatori, soprattutto in difesa, avessero in Matic un punto di riferimento. Per la linea difensiva era uno che stava sempre lì, che faceva muro. Quel giocatore purtroppo era troppo importante… La Roma non ha ali come terzini? El Shaarawy può fare l’esterno. Devi lavorare…faccio un esempio:  Bove senza palla, che è uno che ha gamba e non sente la fatica, può fare l’esterno a destra. Però ci devi lavorare… La Roma si metterà tutta sulle spalle di Lukaku, lo ha fatto con Abraham, figurati se non lo fai con Lukaku che pesa cento chili e non lo sposti mai…”

Francesco Balzani a Centro Suono Sport: “Per provare ad arrivare almeno quarti in classifica devono allinearsi diverse variabili, oltre a quelle note ovvero che i vari Dybala, Renato Sanches, Aouar e Pellegrini giochino un buon numero di partite io auspicherei anche la ripresa di Rui Patricio e Smalling oppure lo sbocciare di Svilar e N’Dicka. Se tutte queste variabili andranno nella giusta direzione e qualche squadra che ti è davanti rallenterà spesso allora si potrebbe arrivare in Champions. Alla Roma serve un grande direttore sportivo, Pinto secondo me è un General Manager anche abbastanza preparato nelle sue mansioni ma non può e non deve occuparsi del mercato perché ha dimostrato più volte di non esserne all’altezza. Non è quel dirigente che si aspetta Mourinho e che si aspettano i tifosi, io non sono uno di quelli che dice che dovrebbe essere cacciato ma la Roma ha bisogno di prendere uno che faccia quel determinato lavoro. Quando Pinto si prende le responsabilità su Renato Sanches lo fa perché sa benissimo che Mourinho avrebbe voluto altri giocatori a centrocampo come i vari Sabitzer, Kamada, Mctominay etc”.

Roberto Pruzzo a Radio Radio: “Io trovo il discorso di Pinto molto positivo, da segnali che si sta lavorando in gruppo. La partenza sì è stata negativa ma ho visto la motivazione per arrivare al migliore dei risultati. Il mercato è fatto così. L’unica cosa che contesto è la ricerca di giocatori che non erano pronti subito, si doveva fare il contrario. Si può ipotizzare che la società sia proiettata al futuro grazie all’arrivo di marcos Leonardo”.

Gianluca Piacentini a Rete Sport: “Rinnovo di Pinto? Penso di sì. Se noi partiamo dal presupposto che Pinto è l’estensione di questa proprietà, che sta lavorando seguendo le loro direttive, creando una rosa a suo dire, e anche a mio, più forte rispetto all’anno scorso, io penso che dal punto di vista aziendale non ci siano motivi per non rinnovargli il contratto. Poi se lui ha un’altra offerta e vuole andare via, è un altro discorso. Ma secondo me è più vicino Pinto al rinnovo di quanto lo sia Mourinho. Spalletti? E’ bravo, molto bravo. Ma io continuo a tenermi Mourinho per altri 10 anni…”

Alessandro Austini a Tele Radio Stereo: “Secondo me Pinto ha preparato una risposta intelligente sulla Champions, per spingere i giocatori ad unirsi ad un progetto con questo obiettivo. Spero sia vero quello che ha detto Pinto sul rapporto di completa sincerità tra lui e Mourinho. Non c’è niente che non mi aspettavo. Mi ha colpito molto la spiegazione ai tifosi attraverso la conferenza di quali sono le regole che la Roma deve rispettare del fpf e su quello che prevede. Se fosse stato venduto Abraham ci sarebbero state più libertà in termini di Fair Play Finanziario. La Roma deve essere contenta dell’accordo del fpf, e lo sta rispettando. Tra le risposte di Pinto ho apprezzato quella di aver dato i meriti dell’acquisto di Lukaku a Mourinho e società”.

Gianluca Lengua a Radio Radio: “Pinto ha fatto guadagnare la società e ha speso pochissimi soldi quindi credo che abbia guadagnato punti agli occhi dei Friedkin. Il suo lavoro non è stato facile: trovare l’equilibrio tra competitività e rispetto del FFP. Credo che questa Roma possa arrivare in Champions però devono stare bene i giocatori. Le squadre di Mourinho sono note per giocare sui nervi invece la Roma di quest’anno non lo sta facendo. I giocatori sono ancora carichi dopo due anni con lui? Siamo all’inizio del campionato ma i campanelli d’allarme sono suonati perché è stato preoccupante vedere la squadra giocare in quel modo nelle prime tre partite. La squadra è sbilanciata, la difesa è cambiata, non c’è un giocatore come Matic, sono cose che vanno considerate. Evidentemente Ibanez era un elemento fondamentale per la difesa così come il serbo per il centrocampo. Sono problemi risolvibili perché non siamo a fine campionato però ci sono cose che non tornano”.

Paolo Cosenza a Centro Suono Sport: “La rosa di quest’anno è decisamente più forte di quella dell’anno scorso. E’ ovvio che discutiamo sui “se”, ma se acquisti certi giocatori non pensando che siano validi atleticamente, la rosa è migliore dello scorso anno. Il discorso Champions? Pinto quando parla della Champions non è un accollo a Mourinho, le aspirazioni della società sono quelle di competere per arrivare tra le prime quattro. Il punto chiarito è che la Roma non è da scudetto. Poi è chiaro che ci sono dei se. Se l’anno scorso avessi avuto Wijnaldum, ad esempio, io penso che saresti potuto arrivarci in Champions…”

Lorenzo Pes a Tele Radio Stereo: “Ieri Tiago Pinto non ha fatto chiarezza sui rinnovi contrattuali, quello suo e quello dell’allenatore, e secondo me non è un bel messaggio che mandi alla squadra. C’è la possibilità concreta che l’anno prossimo si riparta senza entrambi… L’undici titolare nella testa di Mou con tutti a disposizione? Penso Llorente in difesa, Kristensen e Spinazzola, Cristante non lo toglierebbe mai, Pellegrini e Sanches come intermedi, e la coppia Lukaku-Dybala…”

Alessandro Vocalelli a Radio Radio: “Il fatto che Mourinho sia in scadenza non fa alcuna differenza nel rapporto con i calciatori. Stiamo parlando di un allenatore che ha una forza tale dettata dal suo carisma, dalla sua personalità, che non credo possa perdere il controllo del gruppo per una cosa del genere”.

Ugo Trani a Centro Suono Sport “Il sondaggio sulla Roma quarta in classifica? Penso che la gente sia molto matura, penso sia una prova di maturità. Se oggi mi date la garanzia che sulle prossime 35 partite, 30 le giocheremo con Renato Sanches titolare, 25 con Dybala titolare, 30 con Lukaku titolare… se mi garantite questi tre allora dico che si avranno delle possibilità per lottare per il quarto posto. Ma se iniziamo a dire che non sappiamo se ce la fa Pellegrini, non sappiamo se ce la fa Sanches e via dicendo allora non lo so, possiamo arrivare sesti o quinti. La conferenza di Tiago Pinto? Sono in difficoltà a parlare della conferenza stampa perché penso alle domande fatte a Pinto, il 90% delle domande, assolvendo Balzani e pochi altri… le domande erano peggio delle risposte. Pinto ieri ne è uscito come re, in trionfo: ha fatto capire che può fare come vuole e il momento che mi ha più imbarazzato è stato quando rideva. Ha stravinto perché ha detto che ‘non possiamo comprare nessuno, li ho presi rotti, prendetevi questi, questa è la Roma e deve arrivare in Champions’. Più di questo non poteva dire”.

Alessio Nardo a Tele Radio Stereo: “I rinnovi si risolvono internamente, quindi una risposta democristiana secondo me ci sta, non ricordo dirigenti che affrontano certi discorsi pubblicamente. A me invece è dispiaciuto che non sia stata fatta chiarezza nemmeno da Pinto sulla questione Matic, secondo me sarebbe stato cortese e anche interessate ascoltare una spiegazione di quello che è accaduto. Resterà un mistero, ce ne faremo una ragione e andremo avanti…”

Luigi Ferrajolo a Radio Radio: “Io penso che, essendo al terzo anno, se Mourinho non vince il campionato è normale che vada via. Quali sono gli allenatori che restano più di tre anni in una squadra senza poi vincere chissà cosa? A me interesserebbe più capire perché in questo momento la squadra non va, o perché si sia scelto di comprare giocatori sui quali non si può fare alcun tipo di affidamento. E questo al di là di chi poi, singolarmente, abbia spinto o meno per il loro acquisto. Mourinho e Tiago Pinto fanno parte della stessa famiglia, non sono in società diverse”.

Franco Melli a Radio Radio: “Forse Pinto ha usato la conferenza stampa per la prima volta per evidenziare le sue qualità. Mi sarei aspettato che avesse detto qualcosa su questo incredibile avvio della Roma, che ha fatto meglio solo dell’Empoli. In questo momento la Roma è fuori dalla lotta scudetto e in ritardo per la corsa”.

Antonio Felici a Centro Suono Sport: “Secondo me la Roma ha una possibilità su tre di arrivare in Champions League ma soltanto a condizione che i nuovi acquisti scendano in campo un numero di partite minime e che quindi garantiscano una certa continuità di prestazioni. Per quanto riguarda la conferenza stampa di Pinto, a me è sembrata una conferenza complessivamente onesta senza tante sorprese. Quando dice che la Roma ha il sogno di entrare in Champion ma non può averne l’obbligo non essendo il Manchester City dice una banalità che però è vera quindi non mi sembra che abbia detto nulla di nuovo”.

Nando Orsi a Radio Radio: “Non credo che dopo la partita con il Milan i giocatori si siano confrontati con Mourinho in termini tanto bassi. Chi è che può avergli detto ‘Non facciamo tre passaggi di fila?’. Con Mourinho, al di là del rispetto che bisogna sempre avere per l’allenatore, bisogna avere proprio un altro tipo di rapporto, soprattutto certi giocatori”.

Tony Damascelli a Radio Radio: “Pinto è sembrato un dipendente di Mourinho quando ha detto che vanno d’accordo, che non ci deve essere l’ombra di una discordanza con l’allenatore… Ma lui sta sopra Mourinho. A meno che la realtà sia diversa, che lui debba eseguire quello che dice Mourinho. Conferenza scontata per certi aspetti, ma non dà a Pinto la giusta dimensione che dovrebbe avere: è lui il responsabile dell’area sportiva, non l’allenatore…Dybala e Lukaku sarebbero importanti in qualsiasi squadra, perchè sono loro e non perchè fanno parte di un gioco. La Roma non gioca, vive di episodi, e se questi giocatori non sono in condizioni questa mancanza di gioco viene accentuata ulteriormente. Mourinho è un valore aggiunto per tutto, tranne che per il gioco…”

Mario Corsi a Centro Suono Sport: “Tiago Pinto a me è sembrato onesto. Lui ha detto che la campagna acquisti è sua, meno che Lukaku dove ha avuto bisogno della spintarella di Mourinho. Ha detto di essere fissato per Sanches, ed è una scelta sua. Dice che la Roma è da Champions, che la rosa è più forte dell’anno scorso…e anche io credo sia vero. Sono con Lukaku sei più forte dell’altro anno…”

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