Solbakken se parte Shomurodov.

La Roma è entrata nella fase “mercato di reazione”. Quella che non piace a Mourinho perché non pianificata e dettata da esigenze dell’ultima ora. Come accaduto con l’infortunio di Wijnaldum che ha costretto Tiago Pinto a ripiegare su Mady Camara (arrivo nella Capitale stasera o domani mattina). Oppure, nell’eventualità dell’ingaggio di Ola Solbakken che potrebbe sbloccarsi con la cessione di Shomurodov. Anche in questo caso un acquisto che può andare in porto solo se il Bologna accetterà di comprare l’ex Genoa a titolo definitivo. L’attaccante ha deciso di lasciare la Capitale perché José lo ha messo ai margini della rosa, spingendo indirettamente al trasferimento in rossoblù. In problema è l’accordo tra i due club: Pinto chiede il prestito con obbligo di riscatto a 14 milioni, il Bologna accetta la formula ma a un prezzo decisamente inferiore. Con l’addio dell’uzbeko potrebbe arrivare il centravanti del Bodo/Glimt, già approcciato a inizio sessione estiva e poi sfumato per le richieste esose dei norvegesi (5 milioni). Il suo contratto scadrà il 31 dicembre 2022 e la Roma non avrebbe intenzione di pagare un obolo così alto per sbloccarlo in anticipo. Anche perché nella finestra di mercato invernale sarà disponibile a parametro zero. Con il giocatore era stato già trovato l’accordo, ma bisognava formalizzare gli ultimi dettagli. Poi, c’è stato l’inserimento del Napoli, ma a seguito di alcuni controlli alla clinica Villa Stuart la trattativa non è andata in porto. 

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