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Batistuta la apre e Dybala la chiude: l’avventura in Borsa della Roma delineata da due campioni argentini

23 maggio 2000 e 22 luglio 2022: queste sono due date molto importanti per la Roma, dal punto di vista societario e conseguentemente anche calcistico. La prima sancisce ufficialmente l’entrata del club giallorosso all’interno della Borsa. L’allora presidente Franco Sensi, infatti, scelse di far quotare la società capitolina nel listino in cui faceva parte l’indice FTSE Italia Small Cap. La Roma, diventò così una delle tre squadre italiane presenti nella Borsa italiana, insieme a Juventus e Lazio.
La seconda data, invece, rappresenta il chiudersi dell’avventura iniziata all’alba del terzo (e, per ora, ultimo) scudetto. I Friedkin, lo scorso 11 maggio, hanno lanciato un’Offerta Pubblica d’Acquisto (OPA), con l’obiettivo di raggiungere la percentuale adeguata (pari al 95%) per procedere al delisting. Un traguardo raggiunto proprio il 22 luglio: termine ultimo entro il quale fare questa operazione che coincide, inoltre, con l’anniversario della nascita del club festeggiato dai tifosi. 

Questi due momenti storici per la Roma, seppur opposti, sono legati da un particolare alquanto curioso. Le due date, infatti, condividono tra loro l’arrivo di un campione argentino che ha mandato in paradiso i tifosi giallorossi: si tratta di Gabriel Omar Batistuta e Paulo Dybala. Il 23 maggio 2000, contemporaneamente all’entrata in Borsa della Roma, rappresenta il giorno in cui si chiuse la trattativa che portò il Re Leone nella Capitale. Batistuta, che divenne ufficialmente giallorosso il 6 giugno successivo, è ricordato tuttora dalla piazza come uno dei calciatori più determinanti per la vittoria del terzo scudetto. 

Stessa storia per la data di uscita dal mercato azionistico: il 22 luglio, infatti, si può catalogare nei giorni di piena Dybala-mania. L’ufficialità dell’ingaggio della Joya è arrivata appena due giorni prima, con i tifosi così tanto in delirio da infuocare i Roma Store per accaparrarsi la maglia con il numero 21. Dal punto di vista calcistico, Dybala non può essere paragonato tecnicamente a Batistuta, ma entrambi gli arrivi hanno fatto sognare a occhi aperti il tifo giallorosso. E chissà se la Joya non possa togliersi le stesse soddisfazioni del Re Leone all’ombra del Colosseo…

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