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Adidas e stadio: Friedkin accelera

Se sul mercato si sta correndo velocemente entusiasmando i tifosi, la Roma si muove con rapidità anche nei progetti aziendali, scrive Alessandro Austini su Il Tempo.

Con due traguardi vicini: un contratto con lo sponsor tecnico finalmente all’altezza delle ambizioni del club e lo studio di fattibilità dello stadio a Pietralata in via di definizione.

Friedkin vogliono potenziare i ricavi della società e nel breve periodo lo faranno grazie al nuovo partner per le divise da gioco. Detto che il rapporto con New Balance scadrà a fine stagione e non verrà esercitata l’opzione di rinnovo, nei giorni scorsi è stata raggiunta una bozza di accordo con Adidas, che si accinge a produrre le maglie giallorosse a partire dalla stagione 2023/24. Sta per essere firmato un contratto pluriennale, dal valore importante, che renderebbe il club di Friedkin uno dei più pagati in Italia dopo la Juve che incassa 408 milioni di euro in otto anni.

Dal futuro immediato a quello a medio termine, prende corpo anche il progetto stadio di proprietà. L’obiettivo della società giallorossa è infatti quello di consegnare lo studio di fattibilità in Comune tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre, comprensivo del piano tecnico-economico.

Fra i dettagli architettonici ipotizzati – ancora modificabili – c’è quello di una divisione intera in due anelli e di una forma ibrida tra il rettangolare (Bernabeu) e l’ovale (Emirates), ma non toccherà allo studio Gau guidato dall’architetto Guido Zavanella disegnare la nuova casa della Roma: Friedkin vuole infatti indire un concorso internazionale. Il sogno è quello di costruire e inaugurare lo stadio nel 2026 o al più tardi nell’anno del centenario, il 2027.

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