Gianluca Lengua: “Non bisogna staccare la spina”

Gianluca Lengua a Radio Radio: “La squadra e l’allenatore dovranno fare un gran lavoro anche in prevenzione per eventuali infortuni in queste partite che le separano dalla finale. Queste partite dovranno essere affrontate nel modo giusto, non come degli allenamenti anche perché sennò una volta staccata la spina sarà difficile riattaccarla. Mourinho sa come si fa, ha già fatto molte finali. Contro la Fiorentina mi aspetto turnover, responsabilizzando chi ha giocato meno quest’anno, penso a Shomurodov, Veretout, Vina. Mourinho è l’unico che sa gestire questa situazione a Trigoria, affidarsi a lui è la cosa più saggia che la Roma possa fare. Nella Roma ci sono giocatori che non hanno vinto nulla, dovranno imparare e ascoltare per poi scendere in campo dando il massimo. Mi aspetto un turnover ma comunque un turnover che ti permette di portare a casa il risultato. La cosa che hanno capito i Friedkin e non Pallotta, è che la prima cosa da fare è vincere, poi si possono fare pressioni anche per quanto riguarda il tema stadio.
I 18 giorni che portano a Tirana devono essere gestiti al meglio: nelle ultime tre partite ci deve essere il turnover ma non esagerato, perché non si deve cambiare la mentalità, e il rischio è che si perda quella. Devi comunque assicurarti il posto in Europa League e queste tre partite servono per prepararsi alla finale. Mi aspetto una Roma più forte il prossimo anno, lo hanno detto sia Mourinho, sia Pinto. Chiaro che devi ascoltare l’allenatore, perché ti ha portato Rui Patricio e Abraham, se gli porti giocatori che non vuole potrebbe anche non farli rendere come dovrebbe”.

Jacopo Palizzi a Tele Radio Stereo: “Per quello che mi riguarda in stagione manca qualcosa in Coppa Italia, ma per le mie aspettative è una buona stagione: non mi aspettavo una finale europea e non mi aspettavo che la Roma fosse così vicina al quarto posto. Per me oggi stagione da 7,5/8. Per me Mkhitaryan ci sono i tempi di averlo anche prima della finale.”

Antonio Felici a Centro Suono Sport: “Il quadro generale ci dice che la finale è tra 20 giorni, quindi la gestione degli uomini va vista in questo arco temporale. Non farei un turnover pesante con la Fiorentina visto che ci sono anche partite successive per far riposare i giocatori. Mi aspetto turnover per quanto riguarda chi è particolarmente stanco, Abraham in primis. La finale è la partita più importante della stagione ma la Roma deve conquistarsi sul campo la qualificazione in Europa League”. 

Alessandro Austini a Tele Radio Stereo: “Queste tre partite non sono scontate, soprattutto quella con la Fiorentina. Per loro è come una finale perché si gioca un posto in Europa e viene da tre sconfitte consecutive. Se dovesse perdere la Roma, comunque, meglio perdere solo con un gol di scarto perché rimarrebbe il vantaggio nello scontro diretto, poi chiaramente si dovranno fare sei punti su sei. Un pareggio sarebbe benedetto, non so quante energie abbiano i calciatori, quindi mi aspetto un po’ di turnover. Rui Patricio, Mancini e Smalling, comunque due dei tre difensori, Oliveira sono le certezze. Spinazzola potrebbe essere titolare con il Torino, ma non credo che entrerà a Firenze”.

Xavier Jacobelli a Radio Radio: “La Cremonese di Pecchia, giovane e italiana, che torna in Serie A deve insegnare al calcio italiano la strada da prendere. E’ una squadra tutta italiana e la più giovane del torneo. Bisogna ridare spazio ai vivai. Questo servirà anche alla Nazionale di Mancini. Comunque vada la finale, Mourinho ha gettato le basiper una grande Roma. Ora vedremo le mosse sul mercato. Voglio sottolineare il lavoro fatto dai Friedkin che non hanno mai voluto le luci del palcoscenico. Hanno grande sensibilità nei confronti di una tifoseria che la meritava”.

Valentina Catoni a Tele Radio Stereo: “Impossibile pensare che per una finale di coppa europea potesse bastare lo stadio di Tirana. Ogni tifoso vorrebbe stare con la propria squadra in un momento così”.

Roberto Pruzzo a Radio Radio: “Credo che i club in Italia devono pensare di agire come ha fatto la Roma con Zalewski, prodotto del vivaio, invece di comprare a prezzi cari giocatori stranieri che non fanno la differenza. Quello che Mourinho ha fatto e sta facendo è una cosa fantastica. Ha riportato entusiasmo a una piazza che non lo aveva più. Ora, però, c’è da migliorare la rosa”.

Andrea di Carlo a Tele Radio Stereo: “Mourinho ha già vissuto questo tipo di situazioni e ora deve fare la differenza. Non tutti hanno intravisto il sentiero tracciato da lui, che ci ha portato in finale di Conference League. Qui mi aspetto che diventi Special e riesca a normalizzare l’attesa: nella Roma non ci sono tanti giocatori che hanno vissuto finali europee e va gestito tutto al meglio. Affidiamoci a lui, non c’è persona più migliore per spiegare alla Roma come preparare una finale”.

Nando Orsi a Radio Radio: “Fiorentina-Roma è uno scontro diretto. Arrivano due squadre con la testa differente. E’ una partita complicata per la Roma ma in questo momento la Fiorentina è più battibile che in altri momenti. La Roma è in finale di una Coppa europea anche se in campionato non ha fatto benissimo. L’entusiasmo dell’ambiente è però un ottimo inizio per il futuro”.

Federico Niisi a Tele Radio Stereo: “Pensate che bello sarebbe inaugurare l’albo d’oro della Conference e che tragedia sarebbe per gli altri. Ricordiamoci che il Trabzonspor affrontato ai preliminari è più forte di molte squadre affrontate dalle italiane in Europa League. Non fatevi ingannare dalle sciocchezze di altri, dai tentativi di difesa imbarazzanti di trovare antidoti alla frustrazione, che fanno tenerezza. Al di là di chi giocherà lunedì, se la Roma ritrova lo spirito e la mentalità che ci ha condotti fin qui, in europa League ci arriviamo e ci godremo la finale”.

Sandro Sabatini a Radio Radio: “La Fiorentina ha un traguardo, la Roma è già su Tirana. Per me lunedì sera vince la Viola”.

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