Mourinho: “Al ritorno sarà dura per tutti. Sei mesi fa avremmo perso”

Mourinho ha parlato ai microfoni di Sky Sport al termine del match contro il Leicester. Ecco le sue parole:

MOURINHO A SKY

Zalewski lei lo ha inventato in quel ruolo, è un progetto vinto? “E’ importante per noi e anche bello, perché è un ragazzino che è arrivato qui dopo 9-10 anni alla Roma e gioca in prima squadra. È importante ma anche bello”.

Avete tenuto il ritmo e l’intensità del Leicester senza soffrire, soprattutto nella prima ora. “Però dopo abbiamo perso troppo palla, anche in possibili situazioni in uscita per il contropiede non siamo stati troppo bravi. La squadra è rimasta organizzata, con le energie alte abbiamo giocato e pressato come volevamo, dopo con l’intensità più bassa ci siamo abbassati anche noi e la partita è stata difficile nel secondo tempo. Ma sono sicuro che prima di questa partita i tifosi della Roma avrebbero firmato, sorridendo, per giocarsi tutto tra una settimana. Io non sorrido, perché capisco che anche con 70mila persone allo stadio e tanto altri fuori è difficile. I tifosi sono incredibili, ma ora dobbiamo pensare anche al Bologna che è una squadra che gioca e vince, per noi sarà molto difficile domenica. Al contrario del Leicester che gioca solo la Conference, noi abbiamo la possibilità di qualificarci per l’Europa e arrivare quinti, dipendiamo da noi. E la partita di domenica è molto difficile per noi , dobbiamo essere concentrati e abbiamo bisogno dei nostri tifosi, dimenticare la semifinale per tre giorni e mettere tutta la concentrazione sul Bologna”.

Come pensi di impostare il ritorno?“Ora devo pensare, analizzare e anche dimenticare. Devo concentrarmi sul Bologna, finire in Europa League per noi è importante, non possiamo aspettare di vincere o meno la Conference. Il quinto posto è nelle nostre mani e devo concentrarmi sul Bologna, abbiamo quattro partite. Il Leicester è una squadra che attacca la profondità, già con Ranieri ma ora anche con Rodgers ha più costruzione, ma in avanti ha gente che vuole la profondità. A volte si abbassano, poi attaccano con Vardy, Iheanacho e Barnes, hanno tanti cambi in panchina. Sarà una partita da giocare più con la testa che con l’emozione, da fuori ovviamente c’è sempre bisogno dell’emozione dei tifosi ma noi in campo dobbiamo andare con molta testa. E’ la partita numero 14 in Conference e se vinciamo siamo in finale. Ora pensiamo al Bologna perché è importante”.

C’è stata una grande crescita nella personalità da parte della Roma in questi mesi.“Ringrazio per questa analisi, ma di solito sono una persona poco umile e ho la fama di essere poco umile, per cui devo essere d’accordo. Questa partita cinque o sei mesi fa l’avremmo sicuramente persa. Abbiamo avuto il coraggio di giocare pressando alto, due a due con Zaniolo e Abraham, poi quando non hai la palla è impossibile resistere ancora così. I nostri difensori hanno un po’ smesso di attaccare alti, abbiamo preso un gol che potevamo evitare, si poteva uscire con l’1-0. Ma è un risultato accettabile. E una finale da giocare non a Tirana, ma a Roma”.

MOURINHO A DAZN

Come si gioca con questo pareggio al ritorno?“Vediamo che succede al ritorno, però andare a Roma e giocare una semifinale a Roma giovedì prossimo è bello ed è una motivazione extra. È lì che si decide chi arriva in finale: il risultato di oggi già non ha nessun interesse. Sarà una partita dura per noi e loro, bellissima. Sono sicuro che la gente di Roma sarà già super motivata. Io però ho una partita importante domenica, dobbiamo fare dei punti per restare in posizione da Europa League”.

È questo quello che ha detto a Rodgers a fine partita, che per loro sarà difficile al ritorno?“Rodgers? “Sa che sarà dura per loro e noi sappiamo che sarà dura per noi. È dura per tutti”.

Rischierete di più al ritorno?“Vediamo”.

Mkhitaryan come sta?“Non so come sta, ma dato che è uscito da una partita di questo livello, vuol dire che non ci sono notizie buone”.

MOURINHO A ROMA TV+

“Un peccato il gol preso, nel secondo tempo non abbiamo avuto palla a sufficienza per respirare di più e avere più uscite. Mi è piaciuto molto il nostro atteggiamento iniziale il coraggio di giocare lì con tre difensori, abbiamo difeso molto bene contro una squadra di super qualità. Dopo sicuramente è stato più difficile, noi non volevamo abbassarci tanto come abbiamo fatto ma è normale l’avversario è di qualità e ti spinge, bisognava resistere e cercare di uscire da quelle situazioni, come abbiamo fatto in quella di Oliveira. Il risultato però lascia speranza e lascia il feeling di una finale che giocheremo al 100% e non parlo della finale che giocheremo a Tirana per lì abbiamo il 50% di possibilità di andare. Ma la finale di Roma giovedì la giocheremo sicuro con tanti tifosi. Domenica però c’è una partita, e una squadra stanca come la nostra che deve giocare domenica dopo oggi è una squadra che gioca per finire meglio dello scorso anno. Una squadra che gioca per arrivare quinta e per arrivare in Europa League. La squadra ha sempre il sostegno dei nostri tifosi e domenica possiamo già fare il riscaldamento per giovedì e far sentire ai ragazzi questa emozione perché è veramente una stagione incredibile, dura, nella quale abbiamo giocato 13 partite di Conference e abbiamo fatto 3 partite di fila fuori casa contro Napoli, Inter e Leicester che sono squadre di altissimo livello. I ragazzi sono fantastici, i nostri tifosi possono darci un plus di emozione ed energia”.

Questa squadra è maturata tanto che ha avuto la personalità di arrivare a questo punto. Ora si deve pensare anche al campionato. Viene prima il campionato e poi si pensa alla Conference? “Adesso dobbiamo pensare a domenica, riposare il più possibile ed affrontare una partita molto difficile contro una squadra che sta giocando molto bene e che sta facendo tanti punti che in tanti pensavano non fossero possibili. Noi dobbiamo giocare perché vogliamo finire meglio dell’anno scorso. Vogliamo giocare l’Europa League e abbiamo due modi per farlo, ma se abbiamo questa possibilità dobbiamo pensare al campionato. Bisognerà prendere queste partite in casa, Bologna e Venezia possono essere fondamentali”.

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