Roma alla prova d’inglese

Meno due alla partita più attesa della stagione. La Roma si appresta a volare in Inghilterra dove giovedì sera affronterà l’andata della semifinale di Conference League contro il Leicester del redivivo Vardy.
Il doppio confronto si preannuncia molto equilibrato, e a fare la differenza saranno i dettagli. 
Mou sta cercando di trasmettere alla squadra tutta la sua esperienza nel campo delle vittorie, e il gruppo sembra essere piuttosto convinto dei propri mezzi.
Le dichiarazioni della vigilia vanno tutte in quella direzione: “Non abbiamo paura, siamo forti“, afferma Zaniolo al sito dell’Uefa, a cui fa eco Abraham: “Se siamo in giornata possiamo battere chiunque, dobbiamo solo credere in noi stessi“.
La Roma però non raggiunge una finale di una coppa europea da tempo immemore (sono passati oltre 30 anni dall’amara sfida tutta italiana persa contro l’Inter in Coppa Uefa), e soprattutto negli anni 2000 non ha mai eliminato una squadra inglese: giallorossi sconfitti sempre negli 8 precedenti, contro Leeds, Liverpool (2 volte), Middlesbrough, Arsenal e Manchester United.
I numeri dunque non sono dalla nostra parte. Mourinho però recupera tutti per la gara di andata: Zaniolo è tornato già in gruppo, Cristante, se non ci saranno intoppi, lo farà oggi.
Il rebus da sciogliere sarà proprio la presenza del 22 in coppia con Abraham dal primo minuto: in quel caso a restare fuori dovrebbe essere Sergio Oliveira, con Mkhitaryan spostato sulla mediana al fianco di Cristante. Una mossa però molto spregiudicata vista la difficoltà della trasferta.
Intanto l’allerta in Inghilterra è massima: sono in arrivo con 1.600 tifosi romanisti e si stanno studiando tutte le misure per evitare scontri tra le due tifoserie. Dopo quello che è successo a Liverpool nell’aprile 2018, con durissimi scontri che culminarono con il coma di Sean Cox, non potrebbe essere altrimenti.

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