Cinque minuti da Roma

C’è voluta quasi tutta la panchina, il piedone di Smalling e la spinta di 64 mila spettatori, scrive Francesco Balzani su Leggo.  In un Olimpico da scudetto la Roma ha controsorpassato la Lazio e battuto la Salernitana ultimissima in classifica nei minuti finali con tanto di codapolemica tra l’ex ds romanista Sabatini e Mourinho.

Partiamo dall’inizio e dal gol di Radovanovic in un primo tempo decisamente brutto che ha visto due episodi discutibili nelle due aree. Nella ripresa Mou ha messo in campo praticamente tutti gli attaccanti affidandosi a quella panchina spesso trascurata. Tra loro anche Zaniolo, escluso di nuovo dai titolari, che ha creato pericoli senza riuscire a dare la scossa giusta. Ci è riuscito Perez (“Lavora seriamente con la bocca chiusa”, precisa Mou) con un euro gol che rimesso la Roma sui binari giusti e dato un senso alla bella parata di Patricio su Kastanos. A un soffio dalla fine il lampo di Smalling che ha ridato il 5° posto. Tutto finito? Macché. Nel finale gli animi sono diventati bollenti con il duro confronto tra Nicola e la panchina romanista, in particolare col vice Foti che avrebbe detto: “Ora tornatevene in serie B”.

Durissimo Sabatini: “Ho assistito a delle cose ignobili. Ora Mourinho dirà che non ho vinto ma a me non frega un cazzo. Ogni volta che si viene a giocare a Roma succede qualcosa di inaccettabile. A ogni fallo laterale si alza tutta la panchina per pressare gli arbitri che hanno una personalità blanda. Io non ho vinto un cazzo ma ho fatto tanto, ho letto tanto e continuo a farlo. Mi curo anche della vita e questa è una vita invivibile perché fatta di arroganza e di dislivelli”.

Mourinho ha evitato di rispondere e ha chiesto scusa in campo a Nicola: “Mi dispiace per quello che è successo, qualcuno dei miei ha detto qualcosa di troppo e mi scuso. Poi sulla partita: Questa è la vittoria della panchina, eravamo stanchi dopo giovedì. Quarto posto? No, perché la Juve è troppo forte per sprecare la distanza”.

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