Francesco Balzani: “Chi non sta capendo il gioco di Mourinho non sta giocando più”.

David Rossi a Roma Radio: “Prestazione solida, di una squadra compatta. Io ho visto una Roma che ha colpito quando doveva, mi è piaciuto soprattutto l’interpretazione dei momenti del match. Anche nel secondo tempo la Roma ha giocato una partita difensiva molto attenta, mi è piaciuta tanto, e nonostante l’atteggiamento più difensivo la Roma ha avuto più occasioni dell’Atalanta e si è portata a casa sia i tre punti che il vantaggio in classifica in caso di arrivo a pari punti con i bergamaschi. I punti persi contro Genoa e Samp? Pensate invece a quei sette minuti maledetti di Roma-Juventus…al settantesimo stavi 3 a 1 con la Juventus, e ora saresti stato al quarto posto con il vantaggio degli scontri diretti. In quei sette minuti di follia, hai dilapidato un campionato…”

Roberto Pruzzo a Radio Radio: “La Roma sabato ha giocato da squadra, sotto l’aspetto caratteriale ha risposto bene. La difesa ha tenuto, si vede che il gruppo ci tiene”.

Alessandro Austini a Tele Radio Stereo: “Io credo che in alcune partite con il suo atteggiamento, spesso molto concentrato su ogni decisione arbitrale, Mourinho abbia generato un clima per il quale anche i giocatori si sono sentiti in dovere di essere più attivi nelle proteste. Questo secondo me potrebbe togliere energie nel giocare la partita. Gli stessi arbitri se sentono i tecnici lamentarsi ogni secondo, potrebbero essere anche loro meno lucidi e anche fischiarti una cosa in meno. Mi piace la gestione di Mourinho della Roma? Ad oggi più no che si. Non è il mio allenatore preferito, a me interessa la squadra non la sua carriera. Poi quando è bravo lo dico come quando sbaglia, ma è la mia opinione. Mourinho non è il miglior allenatore per questa Roma”.

Mario Corsi a Centro Suono Sport: “Bisogna dirlo…che Roma. Novanta minuti senza mollare, senza lasciare mezzo metro agli altri. E’ questo quello che vuole Mourinho. Le tre partite da ricordare quest’anno sono le due vittorie con l’Atalanta e il pareggio col Napoli. E speriamo se ne aggiungano altre… Sabato non mi ha colpito nulla di straordinariamente tecnico, perchè questa è la Roma e questa rimane, ma mi ha impressionato la dedizione, la risorsa più importante che chiede Mou ai suoi giocatori. Ma come mai si riesce a fare solo una o due partite a questa intensità? Se la Roma non mollerà come ha sempre fatto, magari si può sperare… Io però non credo assolutamente alla Champions…”

Massimiliano Magni a Rete Sport: “Sabato la Roma secondo me ha fatto una grande partita. Ero molto prudente alla vigilia, e invece la squadra ha messo in campo una grande prestazione, sono entrati in campo come si doveva entrare, sia nel primo che nel secondo tempo. Ora questo entusiasmo va mantenuto sia per l’Udinese che poi nel derby. La cosa che ci aspettiamo ora è la continuità. Non dico che mi aspetto tutte partite così, ma quasi. Così devi entrare in campo, con questo atteggiamento, sempre così…”

Augusto Ciardi a Tele Radio Stereo: “Per me dopo Roma-Verona il campionato della Roma era da 4, ma siccome il campionato non è finito lì, i giudizi possono cambiare. L’anno scorso era davvero un campionato da 4, perché anche quella Roma non poteva finire a pari punti con il Sassuolo e a 15 punti dal quarto posto. Dovesse proseguire su questa falsariga sarebbe una mini-impresa. Se i giocatori vengono abituati a non guardare la classifica altro che comfort zone, poi pensano che la Roma sia un parco giochi…”

Antonio Felici a Centro Suono Sport: “Ho visto una squadra messa bene in campo e con le idee chiare. La Roma ha giocato molto bene anche in fase difensiva. E’ stata una grande soddisfazione ma è troppo tardi per una svolta. Se la Roma farà tre partite in quel modo potremmo dire che finalmente i giocatori hanno capito come stare in campo. La squadra va migliorata, servono almeno 5 giocatori se il prossimo anno vuoi lottare seriamente per finire tra le prime 4. Altrimenti ricominci sempre dallo stesso punto. Servono almeno 2 calciatori sui livelli di Abraham”.

Gianluca Piacentini a Rete Sport: “Prendere sei punti all’Atalanta è una soddisfazione in una stagione che di soddisfazione non te ne ha date tante… Zalewski ha fatto una signora partita contro una squadra forte come quella bergamasca. Abraham quest’anno ha segnato per otto volte il gol dell’uno a zero, non il gol del quattro a zero che non serve a nulla. I suoi gol molto spesso generano punti. E io mi prendo anche Kumbulla, che secondo me è uno che può crescere ancora. Anche quella è una piccola vittoria di Mourinho… Quando parliamo di quanto ti aggiungo o ti toglie un allenatore come lui: mi hai fatto perdere 4 milioni di Villar, ma me ne hai fatto guadagnare 10 con Zalewski… Qualcosa si comincia a vedere, c’è un atteggiamento differente. Però non capisco, cosa doveva succedere per avere questo cambio di mentalità? Dovevano entrare tre giovani della Primavera per farvi vedere come si lotta e come si corre per vincere le partite? Ok, ce lo prendiamo, ma forse potevate farlo anche prima…”

Mario Mattioli a Radio Radio: “L’allenatore deve essere in panchina soprattutto perché ha dimostrato l’importanza che ha nei rapporti in campo durante la gara con i suoi calciatori. Magari dovrebbe rivedere qualche atteggiamento nei confronti dei direttori di gara sarebbe meglio per lui e per la Roma”.

Ugo Trani a Centro Suono Sport: “Non è stata una casualità la vittoria di sabato. E’ stata una partita diversa da quella dell’andata, è stata più sofferta. Sempre meritata ma con più disponibilità al sacrifio dei giocatori. In queste gare vedi quali sono i giocatori da Roma e quali no. Abraham, Zaniolo e Zalewski hanno fatto una grande partita e c’è un difensore sul quale si può lavorare che è Kumbulla. Per l’anno prossimo serve molto, sei giocatori. Con 15 milioni si trova un terzino buono. La Roma ha dei buchi a sinistra, Spinazzola non si sa quando rientra. Adesso sta giocando la punta della Polonia perché gli altri sono stati acquisti sbagliati. Serve anche un difensore centrale. 120 milioni sono pochi per rifare la squadra. Berardi sarebbe venuto alla Roma per seguire Di Francesco ma gli era stato detto che non si potevano prendere tutti giocatori del Sassuolo. Uno dei regali di Pinto potrebbe diventare campiona d’Italia: uno tra Dzeko e Florenzi. Abraham poteva già stare a 30 gol se non avesse preso tutti quei pali. E’ un giocatore molto completo, Mourinho sta iniziando a giocare come il Chelsea con 5 difensori”.

Maurizio Catalani a Rete Sport: “La prestazione lascia ben sperare per il futuro, ma per quanto mi riguarda ho capito una volta di più che questa squadra necessita del miglior Mikhitaryan. Peccato per quella sua espulsione, soprattutto perchè alcuni giocatori non hanno capito che negli ultimi minuti non si perde tempo tirando in porta da fuori area… La nota positiva è soprattutto Zalewski, un giovane che sembrava perso dopo quella stupidaggine fatta, fra l’altro non da lui. Se può fare il titolare? Secondo me per Mourinho ormai è un titolare, e non sembra una mossa sbagliata, sta dando dei risultati. Ora speriamo di non buttare tutte queste cose positive a Udine. E poi c’è la Lazio, che sembra aver trovato la quadratura del cerchio…”

Nando Orsi a Radio Radio: “No no Mourinho deve tornare in panchina. Non so se deve cambiare atteggiamento in squadra ma Mourinho è un allenatore vero. La squadra ha bisogno del suo apporto.”

Francesco Balzani a Centro Suono Sport: “Con lo Spezia ho visto dei miglioramenti di qualche singolo, con l’Atalanta anche nel collettivo. La partita di sabato per certi aspetti è stata meglio di quella dell’andata. Mourinho si è inventato Mkhitaryan come regista e Zalewski sulla fascia sinistra. Ci sono dei miglioramenti tecnici e tattici grazie al lavoro di Mourinho ma questa deve essere la normalità. L’Atalanta veniva da due partite giocate molto bene, il tecnico ha trovato una quadra adesso. Chi non sta capendo il gioco di Mourinho non sta giocando più: Vina, El Shaarawy e Niles per esempio. In queste 10 partite vedremo chi potrà rimanere il prossimo anno. Kumbulla sta migliorando tantissimo. Bisogna essere bravi a spendere bene i soldi, al Milan ci sono delle competenze che a Roma non ci sono. Nell’ultima formazione con l’Atalanta c’erano solo 2 acquisti del mercato: Abraham e Rui Patricio. Abraham è un calciatore indiscutibile, gli mancava solo un po’ di cattiveria sotto porta ma sta migliorando”

Jacopo Aliprandi a Rete Sport: “Zalewski? Un conto è giocare con l’Atalanta, e un conto è giocare il Derby, la pressione è diversa e ci sono anche i tifosi avversari. Secondo me contro la Lazio gioca Vina…”

Ilario Di Giovambattista a Radio Radio: “Seconda vittoria della Roma senza Mourinho in panchina. Senza di lui i giocatori sembrano sereni e tranquilli”

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