Mentalità: è arrivata la svolta?

Sono passati quasi due mesi dall’orribile serata in cui la Juventus ha rimontato la Roma da 3-1 a 3-4. In quell’occasione, la Roma è sembrata una squadra allo sbando, timida e – soprattutto – con una mentalità non da grande squadra. Mentalità è stata una parola ricorrente nella stagione della Roma, fin dalla presentazione in grande stile di José Mourinho. Il tecnico portoghese, infatti, è stato scelto dai Firedkin proprio per portare la sua esperienza e la sua mentalità vincente e per provare, in questo modo, a tornare a vincere un trofeo che manca da troppo tempo nella Capitale.

UN INIZIO DELUDENTE – Fin dalle prime amichevoli estive, la squadra giallorossa ha mostrato in campo grande carattere, al punto che spesso è andata allo scontro fisico con gli avversari, nonostante non ci fosse nulla in gioco. È sembrato che la Roma avesse subito assimilato la mentalità vincente del proprio allenatore, ma con l’inizio della stagione ufficiale ci si è presto accorti del contrario. Quel mordente e quella cattiveria agonistica mostrati nel precampionato sono andati via via scemando e la squadra è apparsa spesso spenta e mentalmente debole. Nella prima parte di stagione, infatti, la Roma è riuscita a rimontare solamente una volta da situazione di svantaggio (contro il Sassuolo, nella millesima panchina in carriera di Mou), dimostrandosi nella maggior parte dei casi incapace di reagire alle avversità e povera caratterialmente e Mourinho non ha mancato di sottolinearlo più volte con le proprie dichiarazioni.

GENNAIO: IL BUIO! – Il mese di gennaio ha segnato il punto più basso dal punto di vista mentale della squadra. La rimonta subita contro la Juventus ha messo a nudo le difficoltà di una squadra incapace di reagire ai colpi dell’avversario. In questo senso, Tiago Pinto è corso ai ripari andando a prendere due giocatori esperti e con una mentalità forte come Sergio Oliveira e Maitland-Niles. Entrambi, nelle rispettive conferenze stampa di presentazione, hanno infatti sottolineato come fossero arrivati a Roma per portare alla squadra la propria mentalità vincente. Anche Mourinho ha elogiato i loro arrivi in quest’ottica, rimarcando – ancora una volta – l’esigenza della sua squadra di creare una nuova mentalità, una mentalità vincente. Il rendimento dei due nuovi acquisti non è stato fin qui eccellente, eppure qualcosa nella Roma è cambiato.

FEBBRAIO: LA SVOLTA? – Nelle ultime tre gare di campionato la Roma ha sempre compiuto una rimonta nei minuti finali, ottenendo due pareggi e una vittoria. Certo, i pareggi contro Sassuolo e Hellas Verona non possono dare piena soddisfazione, ma – cercando il lato positivo – da questi risultati emerge una grande voglia della squadra di non perdere e un forte carattere. Una rimonta nei minuti finali può essere frutto del caso, ma tre – consecutive – dimostrano una grande attitudine e, quindi, l’effettivo cambio di mentalità della squadra. Le difficoltà della Roma sono ancora molte, riassumendole velocemente: fragilità difensiva, a volte poche idee in fase di impostazione e scarsa precisione sotto porta. Nonostante ciò, si può iniziare finalmente ad essere ottimisti grazie alle ultime rimonte ottenute nei minuti finali. La squadra, infatti, sta mettendo in campo grinta e determinazione e i tifosi possono ammirare quel carattere che era tanto mancato nelle stagioni precedenti e nella prima parte di quella attuale. La Roma non sembra più una squadra rinunciataria, ma anzi – al contrario – determinata a portare a casa il risultato. Nelle ultime gare si è dunque iniziata intravedere la tanto agognata mentalità vincente, che sia finalmente arrivata la svolta? Solo le prossime partite potranno dirlo.

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