Roma-Genoa, arbitra Abisso con Nasca Var
L’Aia ha reso note le designazioni per ventiquattresima giornata di Serie A, la quinta del girone di ritorno. Roma-Genoa, in programma sabato alle 15, sarà arbitrata da Abisso della sezione di Palermo. Gli assistenti saranno Valeriani e Capaldo, mentre il IV Uomo Miele. Al Var Nasca con Alassio Avar. Sarà la seconda partita in stagione dei giallorossi diretta dal fischietto di Palermo, la prima è stata alla seconda giornata (4-0 a Salerno). Nell’ultima giornata di campionato, contro l’Empoli, era invece al Var nel corso di una partita che ha visto alcuni episodi controversi.
ROMA – GENOA Sabato 05/02 h. 15.00
ABISSO
VALERIANI – CAPALDO
IV: MIELE G.
VAR: NASCA
AVAR: ALASSIO
È Rosario Abisso l’arbitro designato a dirigere la gara di Serie A, valida per la 24ª giornata di ritorno, Roma-Genoa (sabato 5 febbraio ore 15:00).
Per il fischietto della sezione di Palermo sono 6 i precedenti in campionato con la formazione giallorossa. Un bilancio perfetto perché la Roma ha sempre e solo vinto con Abisso come direttore di gara.
Per Abisso sarà la seconda direzione in questa stagione con la Roma. L’ultimo precedente assoluto, infatti, risale a Salernitana-Roma 0-4 del 29 agosto 2021.
Per quanto riguarda il borsino disciplinare sono 13 i cartellini gialli in 6 partite con una media di 2,1 ammonizioni per gara. Nessun rosso è stato estratto contro calciatori giallorossi.
Positivo lo score dei calci di rigore: 2 concessi a favore (uno realizzato da Veretout in Roma-Torino 3-1 del 17 dicembre 2020 e uno sbagliato da Kolarov in Lecce-Roma 0-1 del 29 settembre 2019) e uno contro (Roma-SPAL 3-1 del 1° dicembre 2017, l’ex Viviani prima si fa respingere il penalty e poi segna sulla respinta).
Con il Genoa, Rosario Abisso vanta 4 precedenti in Serie A.
Lo score del Grifone col direttore di gara è in perfetta parità con 2 vittorie e 2 sconfitte. L’ultimo confronto assoluto risale addirittura al 26 ottobre 2019 nel 3-1 con cui il Genoa superò in casa il Brescia.
Sono 14 i gialli estratti in 4 partite di Serie A (media di 3,5 a gara). Nessun rosso è stato estratto contro calciatori rossoblù.
Per quanto concerne i calci di rigore, Abisso ne ha assegnato 1 in favore del Genoa, senza concederne contro.
Nota a margine per l’arbitro Nasca al VAR, il cui ultimo precedente risale ad Atalanta-Roma 1-4 del 18 dicembre 2021, caratterizzato dalle polemiche (infondate, regolamento alla mano) di Gasperini in merito all’annullamento del gol del 2-2 di Zapata. Di seguito, ricordiamo l’episodio “incriminato” analizzato dalla nostra Moviola:
69′ – Annullato il gol del possibile 2-2: sul colpo di testa di Zapata, Palomino è in fuorigioco e disturba Cristante. Decisione corretta, pescata dal VAR. Al termine della gara, Gasperini si è lamentato in modo molto feroce riguardo a questa decisione, sostenendo che, giacché Palomino non ha toccato il pallone, il gol non fosse da annullare. Il regolamento (in foto a fondo articolo) lo smentisce, giacchè definisce che un giocatore interferisce con un avversario, azione decisiva per determinare l’infrazione di fuorigioco, tra le altre, facendo un’evidente azione che chiaramente impatta sulla capacità dell’avversario di giocare il pallone, oppure semplicemente contendendogli il pallone. Palomino, in posizione di fuorigioco contende il pallone a Cristante per provare a deviare in rete il colpo di testa di Zapata, per cui il gol è chiaramente da annullare.
In questa stagione, Nasca era al VAR anche nella gara Juventus-Roma 1-0 del 17 ottobre 2021, caratterizzata dall’ingiusta rete annullata ad Abraham. Ecco la nostra analisi (sempre dalla Moviola):
41′ – Abraham va giù dopo un contrasto di Danilo, che tocca il pallone; la sfera arriva a Mkhitaryan, che non commette quindi infrazione di fuorigioco perché non riceve da un suo compagno. L’armeno viene abbattuto da Szczesny in uscita e Orsato fischia il rigore, senza attendere l’immediato sviluppo dell’azione, col pallone che arriva ancora ad Abraham che segna. Gravissimo errore dell’arbitro, che si somma a un errore dell’assistente Bindoni, che segnala un fuorigioco che non può esserci per quanto già spiegato. Il VAR effettua la review proprio su questo aspetto, ma ovviamente non può sanare il fischio anticipato di Orsato: il rigore c’è, ma doveva essere gol della Roma senza passare dal tiro dagli 11 metri, tra l’altro poi sbagliato da Veretout.
Cadendo, Mkhitaryan tocca il pallone col braccio, ma il regolamento indica che un gol segnato in seguito a un tocco di mano anche non intenzionale va annullato solo se è lo stesso calciatore che tocca il pallone con la mano a segnarlo: “È un’infrazione (“fallo di mano”) se un calciatore (…) • segna nella porta avversaria: – direttamente con le proprie mani / braccia, anche se in modo accidentale, compreso il portiere – immediatamente dopo che il pallone ha toccato le sue mani / braccia, anche se in modo accidentale”. Non essendo questo il caso, si valuta la volontarietà e, essendo l’armeno in caduta, non può esserci volontarietà: non c’è dunque possibilità che Orsato abbia fermato un’azione irregolare.
All’intervallo, l’arbitro ha spiegato che “il vantaggio su rigore non si dà”, anche questo non è vero e lo spiega il regolamento: “Il vantaggio non deve essere applicato in situazioni concernenti un grave fallo di gioco, una condotta violenta o un’infrazione che comporta una seconda ammonizione, a meno che non ci sia una chiara opportunità di segnare una rete”. Il caso del rigore non viene citato.
Un’altra discriminante, sempre da regolamento, è quella del tempo: “L’arbitro deve lasciar proseguire il gioco in presenza di un’infrazione, nei casi evidenti in cui ritiene che interrompendolo risulterebbe avvantaggiata la squadra che ha commesso l’infrazione stessa. Qualora il presunto vantaggio non si concretizzi nell’immediatezza (entro 1-2 secondi), l’arbitro interromperà il gioco e punirà l’infrazione iniziale. Sia che interrompa il gioco o no, l’arbitro, se necessario, dovrà comunque assumere l’eventuale sanzione disciplinare del caso”. Siamo perfettamente nei termini, altro motivo per il quale Orsato avrebbe dovuto attendere e quindi convalidare il gol di Abraham.
In Juventus-Roma, da segnalare anche un episodio che ha portato al vantaggio di Kean:
16′ – In occasione del gol di Kean, il check del VAR analizza una possibile spinta dell’attaccante su Ibanez e un suo possibile fuorigioco sul primo colpo di testa, che è di Bentancur: nessuna delle due possibili irregolarità è effettiva. A inizio azione, tuttavia, Cuadrado controlla col braccio destro e Orsato fa cenno di proseguire. Tantissimi dubbi su questa decisione.
Ecco, infine, altri episodi da ricordare con Nasca come VAR:
Milan-Roma 3-3 del 26 ottobre 2020
69′ – Su una respinta corta di Tatarusanu, Pedro e Bennacer si avventano sul pallone. È lo spagnolo a pestare il piede del centrocampista del Milan, ma Giacomelli assegna il penalty. Il VAR, clamorosamente, non interviene e la Roma pareggia con un rigore che non c’è.
78′ – Mancini interviene su Calhanoglu, non toccandolo. Il turco va a terra, Giacomelli fischia ancora un tiro dal dischetto inventato.
Roma-Cagliari 1-1 del 6 ottobre 2019
90’+3’ – Gol dubbio annullato a Kalinic per una spinta su Pisacane, che si scontra con Olsen permettendo al croato di appoggiare a porta vuota. L’arbitro centrale inizialmente convalida il gol, dicendo ai calciatori del Cagliari che la spinta è stata fortuita, poi viene richiamato all’auricolare dal VAR e opta per l’annullamento.