L’Olimpico tifa e esce incredulo e gelato

L’Olimpico è uscito incredulo dalla serata, l’ennesima, maledetta per la Roma. Enorme era l’attesa per una partita importante, per un’occasione quasi unica di riscatto dopo la sconfitta di Milano e che la Roma si era riuscita anche a costruire con determinazione e qualità. Eppure l’ha buttata via, con pochi minuti di follia e una fragilità incredibile. Che ha portato, stavolta, anche a qualche fischio alla fine della partita per la squadra che era comunque andata a salutare i compagni di viaggio di sempre, la Sud, per una gara in controllo riaperta solamente dal blackout giallorosso.

Tanta l’attesa, tradita dai 90′ al gelo dell’impianto del Foro Italico. Qualcuno ,scrive Gabriele Fasan,l’ha acquistato alla fine il biglietto, vista la fila che c’era all’ex ostello della gioventù presso la biglietteria della Roma poco prima della partita, ma alla fine lo stadio era pieno. Almeno per quanto possibile (33.178 spettatori, per un incasso di 700.632 euro) dopo le nuove ultime restrizioni, anzi penultime. Perché per la prossima gara in casa con il Cagliari, è cosa nota, la capienza degli stadi è stata ridotta a 5.000 persone (curiosamente, limite imposto a tutti, indipendentemente dal numero di posti disponibili nell’intero stadio). Un provvedimento controverso e anche piuttosto contestato dalle tifoserie italiane: il gruppo dei Fedayn, per esempio, già con la riduzione al 50% è tornato a disertare dalla gara di ieri per solidarietà con chi non può entrare allo stadio con le nuove norme. Una gara quella con la Juve che aveva gà fatto ampiamente parlare per l’annullamento.

Tanti i controlli all’ingresso per garantire le nuove norme: diverse persone sono state rimandate indietro a comprare le mascherine FFP2. I romanisti, però, c’erano, nel freddo e nell’umidità, a sostenere una squadra che aveva un compito difficilissimo, viste anche le complicazioni della vigilia, con il forfait di Zaniolo delle ultime ore prima dell’incontro. C’era un’ospite d’eccezione, poi. Applauditissimo dall’Olimpico, Francesco Totti è tornato allo stadio dopo la gara contro l’Inter, stavolta non invitato dal main sponsor Digitalbits, ma dalla società stessa. Nel palchetto a pochi passi dai Friedkin, lo storico Capitano giallorosso ha assistito alla gara vicino ai proprietari e ai dirigenti. «Un Capitano, c’è solo un Capitano», canta la Sud ogni volta che viene inquadrato nel tabellone luminoso. Un modo per riscaldare un po’ il cuore dei tifosi romanisti, un modo per avvicinarsi ancora un po’ al club che lo ha fatto crescere, maturare e arrivare nell’Olimpo del calcio. Tempi lontani, purtroppo, di una distanza che rende la serata dei romanisti ancora più amara. Troppo per essere vera.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *