Giuseppe Falcao: “Una delle prime cose da fare nella Roma è dare ingaggi in base al rendimento”.

David Rossi a Roma Radio: “Sinceramente non so da dove cominciare… Quando succedono queste cose, bisogna avere il coraggio e la forza di trasformare batoste come quella di ieri in capacità di fare meglio. Il sospetto ce l’avevamo, e dopo queste due partite abbiamo avuto la risposta: questa non è una grande squadra. E il percorso non sarà più breve come ci auguravamo. La Roma ha sbattuto sugli stressi problemi di questi ultimi venti anni nonostante il cambio di allenatore, di proprietà, di giocatori. Ci ritroviamo con una squadra che alle prime difficoltà si squaglia come neve al sole e fa passare serate di mer*a ai propri tifosi. Ognuno deve fare il suo adesso. Mi fa rabbia l’inconsistenza caratteriale della squadra perchè mi impedisce di indignarmi per quello che fanno gli arbitri, perchè anche ieri c’è stato qualcosa….”

Giuseppe Falcao a New Sound Level: “Una delle prime cose da fare nella Roma è dare ingaggi in base al rendimento. Se sei da settimo posto, non puoi prendere uno stipendio da top”.

Luca Fallica a Roma Radio: “Non siamo una squadra forte in generale, sotto tutti i punti di vista: tattico, atletico, dell’intensità, e dal punto di vista psicologico. La testa non c’è stata per tutti e 90 i minuti. E contro la Juventus più normale degli ultimi cento anni, sei riuscito a prendere 3 gol in sei-sette minuti e a perdere l’ultimo treno per la Champions. Non avrei voluto dirlo, perchè siamo al 10 gennaio e ci sono tante partite ancora da giocare. La testa va trovata e in fretta. Ma non credo che i tempi siano dall’oggi al domani. Le parole di Mourinho mi hanno fatto molto piacere, ieri la testa non c’è stata…”

Francesco Balzani a Centro Suono Sport: “Mourinho dice che rimarrà tre anni ma solo se la società gli darà un aiuto. La mentalità se uno non ce l’ha, non l’avrà mai. I grandi film si fanno con i grandi attori e Mourinho ne ha pochi. Non ce l’ha solo con i calciatori ma anche con chi lavora a Trigoria.”

Augusto Ciardi a Tele Radio Stereo: “La Roma quando ha fatto la squadra forte, ha vinto. Ora ci si aggrappa ai grandi, e Mourinho è un grande, ma è il primo responsabile. Noi possiamo anche dire che Ibanez vale 40 milioni, Pellegrini 70, che Villar è il nuovo Xavi, possiamo dire quello che ci pare, ma il campo poi dice altro… La Roma è sempre stata piena di giocatori che abbiamo sopravvalutato. E’ chiaro che quando prendi Mourinho, che è più forte di Di Francesco, Fonseca, Spalletti e Ranieri messi insieme, è chiaro che devi aspettarti di più. E io a lui ancora mi ci aggrappo…”

Mario Corsi a Centro Suono Sport: “La situazione è questa: questa è una squadra che non è in grado di rappresentare i colori della nostra città, indegna di questa casacca. E non perchè la Roma è abituata a stravincere. No. Questo è l’ennesimo tonfo grazie a questa dirigenza, e so che adesso i fan di Fonseca e Pallotta stanno godendo. E ora che facciamo? Quello che succede è una cosa vergognosa. Non c’è soluzione, non c’è futuro, ed è questa la cosa più grave. Mourinho ti dice che servono i soldi per fare una squadra, e questo lo sappiamo pure noi. Sono da 13 anni che li chiediamo due soldi per la Roma. Detto questo, quello che succede in campo è terribile. Anche Pellegrini, che batte una punizione alla Pernanbucano, poi sbaglia quel rigore scivolando, vuol dire che non hai la cattiveria per segnare. Ora bisogna cominciare a protestare con la società affinché ci svelino quello che hanno intenzione di fare, perchè così non va bene…”

Gianluca Piacentini a Rete Sport: “Ci vuole tempo per fare una rivoluzione, oltre che possibilità economiche, e non so quanto questa Roma le abbia. Servirà quindi una sintesi, e nel frattempo Mourinho deve ottenere il massimo da quelli che ha. Se noi pensiamo che quest’anno è andata così e a giugno la società cambia 10 giocatori, siamo fuori strada. Credo che sia più corretto aspettarsi a giugno degli interventi anche massicci, ma nel frattempo devi cercare di ottenere il massimo dai 6-7 che hai. Prima il cerchio magico sembrava composto da 12-13 giocatori, ora Mourinho ci sta dicendo che non si arriva nemmeno a 11. Ma è impensabile che a giugno la società cambi 12-13 giocatori…”

Antonio Felici a Centro Suono Sport: “Ieri dopo la partita ho chiesto a Mourinho di darci una spiegazione, e nelle dichiarazioni gran parte di queste risposte sono arrivate. Il limite non è solo mentale, è anche tecnico. Se va via Mourinho, il progetto dei Friedkin si rivela un bluff”.

Sandro Sabatini a Radio Radio: “E’ la Roma che l’ha persa. Sono entrati due bravi giocatori, Morata e Arthur, ma è la Roma ad aver perso, Mourinho è rimasto a guardare 7 minuti di shock. Non può assistere Mourinho e poi dare la colpa alla sua squadra. E’ vero che c’erano due falli di mano evidenti.”

Massimiliano Magni a Rete Sport: “Mourinho ci dice la verità ieri, e cioè che questa squadra ha una fragilità, una inconsistenza. In questi mesi ci aspettavamo i primi vagiti di un carattere simile a quello che le squadre di Mourinho hanno sempre avuto. A me sembra che non sia stato lui a dare il carattere alle sue squadre, ma che abbia costruito squadre di carattere. Quello che ci dobbiamo aspettare non è Mourinho che trasferisce un’anima a questa squadra, ma Mourinho serve a far sì che venga costruita una squadra come si deve, e questa è una squadra ancora in gran parte da costruire… Noi ci aspettavamo un miglioramento da quello che c’era, ma forse ci sbagliavamo: dovevamo aspettarci un cambiamento radicale e progressivo rispetto a quello che c’è…”

Roberto Pruzzo a Radio Radio: “Sconfitta incredibile? Ormai si vede di tutto. Aveva fatto una partita discreta, non si riesce a capire quali siano i limiti delle due squadre. In pochi minuti la Roma ha sprecato tutto e ha preso gol. Poi ha avuto la possibilità di rimediare con il rigore, Pellegrini ha fatto una cosa che simboleggia il momento di questa squadra, il portiere era a terra e gli tira addosso, poi gliela rimette sui piedi e lui scivola. A un certo punto sembrava una partita tra scapoli e ammogliati. L’importante ora è rialzare la testa. Ieri Cristante e Veretout sono spariti, Zaniolo non c’era. E la squadra ne ha risentito, bastava poco per portarla a casa.”

Tiziano Moroni a Rete Sport: “Qua non si vede la fine di questo tunnel. Sono 25 anni che seguo la Roma, ed è stato un crescendo di situazioni surreali… Molti danno ragione all’allenatore, ma tanti altri se la prendono con Mourinho stesso, forse perchè disillusi… Mourinho parla di mancanza di personalità, e per questo aspetta l’arrivo di Sergio Oliveira quasi fosse un oracolo…”

Furio Focolari a Radio Radio Mattino: “Fino al 70’ ho visto la più brutta Juventus. L’entrata di Morata ha cambiato la partita ma è la Roma che si è suicidata. Ha preso 3 gol in 7 minuti da una squadra che non si reggeva in piedi”.

Maurizio Catalani a Rete Sport: “Sono rimasto basito come tutti voi dalla partita di ieri. In 60 anni di calcio ricordo un Roma-Samp 3 a 0 che finì 3 a 3 con un palo di Frustalupi al novantesimo. Lo ricordo a distanza di 40-50 anni come un incubo. Ma una cosa del genere…boh. A Roma si dice che c’è il momento del co*lione, che qua sembra essere collettivo… L’arrivo di Mourinho ci aveva dato la garanzia di una squadra con le palle, e io da una squadra di Mou fatico a ricordare una cosa simile. Sinceramente da una Juventus come quella di ieri, a tratti dominata, non mi aspettavo una cosa del genere. Ma come fai a prendere con Smalling in campo tre gol in sette minuti, è impensabile. Non ho risposte, come credo tutti voi… Prendere tre gol in sette minuti è da squadra deconcentrata, senza attributi, ma sono gli stessi giocatori che per 70 minuti avevano fatto la miglior partita della stagione, ed è questo che è inspiegabile…”

Mario Mattioli a Radio Radio: “Ieri la Juve ha saputo rimettere in piedi il centrocampo in pochi istanti, che prima si imbizzarriva a correre e basta. Morata ha dato il via ad un portamento un po’ diverso. La Roma si è squagliata, non ha avuto il tempo e la personalità di rimettersi in sesto mentalmente e tatticamente. A volte succede. Ci sono stati due minuti in cui la difesa della Roma non ha preso gol ma stava andando in confusione. Anche Mourinho che doveva fare, la Juve non ha fatto niente di straordinario, ha trovato improvvisamente degli smarcamenti. La Roma è una piccola cosa che ha vinto uno scudetto nella vita.”

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *