Mourinho adesso vuole fare tabula rasa: la Roma però deve capire quanto costa

L’idea era ristrutturare ma l’architetto ha detto che si deve buttare giù tutto e ricostruire dalle fondamenta, scrive Luca Valdiserri sul Corriere della Sera. Il problema è capire quanto verrà a costare, perché il budget a disposizione è quello che è. Non si parla del nuovo stadio della Roma, ma proprio della Roma. Lo Special One è saldissimo al comando della Roma, forte del contratto, dell’esposizione mediatica che ha regalato ai Friedkin, della passione dei tifosi che sono tornati a riempire l’Olimpico e del passato vincente. Ha ripetuto che l’accordo con la Roma è triennale e bisogna avere tempo e pazienza. La media punti è sconsolante: con 1,583 è per ora la più bassa tra gli ultimi sette allenatori giallorossi. Il tempo per recuperare non manca ma la pazienza è già stata persa. Non si è sentito quasi mai un allenatore che ha criticato così tanto la sua rosa. I Friedkin e il d.g. Tiago Pinto abbozzano. Mou si aspetta tre acquisiti “pesanti” al mercato di riparazione ma i soldi devono venire soprattutto dalle cessioni. Peccato che gli esuberi, non giocando mai, abbiano perso valore. La guerra con i fischietti è aperta. La Roma ha ragione di lamentarsi, ma il modo plateale dello Special One non è gradito dai vertici arbitrali: alza la temperatura nello stadio a livelli di guardia. Non c’è una figura che tenga ad alto livello la comunicazione con il Palazzo, compreso il presidente della Figc, Gravina.

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