Maurizio Catalani:“La Roma non ha gioco, Mou deve uscirne”

Furio Focolari a Radio Radio: “Capisco il discorso sugli episodi, ma non Pinto che parla di partita equilibrata. È giusto che si lamenti, alcuni episodi sono chiari. Ma se la colpa è solo degli arbitri, allora siamo fuori strada. Qui non è questione di quarto posto, è questione di punti. La Roma ha pochi punti, meno di due a partita”.

Maurizio Catalani a Rete Sport: “Io sto nel mezzo, penso che sia stata una brutta Roma ma che pesano anche gli errori arbitrali. La Roma ha fatto una brutta partita, per 70 minuti la palla non l’ha vista e questo è un dato di fatto. Hai preso un rigore che non c’era, e poi non te ne danno uno uguale. Gli arbitri all’80% delle volte sbagliano sempre a favore degli stessi club e questo ti manda in bestia. A un certo punto la cosa diventa stucchevole. Pinto ha ragione, la Roma ha subito degli errori clamorosi, ma è anche vero che la Roma non sta giocando e così è difficile andare avanti. Abraham ora è diventato una pippa, ma un mese fa sembrava che avessimo trovato il nuovo Roberto Pruzzo… La verità è che la Roma gioca male, e così non può giocare… Mkhitaryan non c’è, Zaniolo gioca troppo esterno e lo raddoppiano sempre. A quel punto l’unico che ti fa gioco è Pellegrini, che però è costretto ad arretrare per coprire il centrocampo: è un cane che si morde la coda. Mou in qualche modo ne deve uscire da questa storia…”

Luca Fallica a Roma Radio: “Maresca sospeso e questa è già una notizia. Ieri il nostro direttore ha detto parole che non potevano essere più azzeccate: la Roma è stata pesantemente danneggiata in questo avvio di campionato, e merita rispetto. Abbiamo giocato alla pari con queste squadre, la differenza di risultato è sempre stata minima. Caso strano l’unica partita pareggiata non ha avuto controversie arbitrali. Ci sono state situazioni che meritano un accento, proprio perchè non le abbiamo comprese. Ci sono errori macroscopici sia dal punto di vista regolamentare, sia per la frivolezza con cui sono state trattate. Zaniolo veniva trattato bene solo quando era in riabilitazione, adesso è diventato un bersaglio da parte degli arbitri che appena possono interagire con lui lo fanno con tanta violenza verbale, che diventa quasi una partita nella partita…”

Mario Corsi a Centro Suono Sport: “Pinto parla dei torti arbitrali partendo dalla Lazio, e finendo al Milan. Ma la cosa più importante non la dice sugli arbitri, ma sul gioco della Roma. L’importante è che sia consapevole, perchè se piangeva soltanto dei torti arbitrali e non parlava della squadra, mi sarebbe puzzato per gennaio. Invece ti sta dicendo che gli errori ci sono stati, ma la squadra non è al massimo. Questo ci fa piacere, perchè ci fa capire che qualcosa sul mercato faranno…”

Gianluca Piacentini a Rete Sport: “Le parole di Pinto? Un conto è se certe dichiarazioni forti le fa il De Rossi o il Totti di turno, un conto è che le fa Pinto. Sarebbe stato diverso se l’avesse fatta Dan Friedkin, di cui ancora nessuno conosce la voce, avrebbe avuto un impatto molto diverso. Sarebbe stata una presa di posizione della quale si sarebbe parlato su tutte le tv e i giornali… Pinto dice cose sacrosante e molto forti nei contenuti. Se mi aspetto reazioni? No, secondo me non succede nulla. Anzi spero che a Venezia mi diano un rigore contro, perchè se pensano di compensare con un penalty generoso contro il Venezia…io non voglio vincerla così, altrimenti poi ti dicono: “Eh, avete visto la Roma…“…”

Roberto Pruzzo a Radio Radio: “Neanche gli arbitri sanno cosa fare. La situazione è davvero complicata, ci sono pochi arbitri buoni. Maresca non doveva andare ad arbitrare una partita così, lo mandano perché non ci sono alternative. Ognuno va per conto suo, bisogna che gli arbitri escano allo scoperto e facciano chiarezza”.

Massimiliano Magni a Rete Sport: “Se avrebbe dovuto parlare Friedkin? Non lo so, se avesse parlato per la prima volta proprio degli arbitri… Il fatto è che dentro la Roma non c’è una figura dello spessore di Totti e De Rossi, non hanno voluto averli. Abbiamo Mourinho, che però parla già tutte le settimane e alla fine perde effetto…”

Mario Mattioli a Radio Radio : “C’è sempre una grossa confusione nell’applicazione del Var. Quando l’episodio viene lasciato alla valutazione dell’arbitro, mettono in mutande l’arbitro stesso. Gli episodi sono bianchi o neri, deve dirlo chi sta al Var. Serve semplicità. Riguardo il rigore, secondo me il primo intervento di Ibanez è sulla caviglia di Ibra, il milanista arriva per primo sulla palla”.

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