Mou ha una Roma sua e un’altra che non vede

C’è una Roma di Mourinho e un’altra che l’allenatore non vede. I giovani non sono ancora all’altezza, secondo lo Special One. Già all’inizio del campionato aveva detto: “Se guardo la panchina ci sono posizioni in cui facciamo un po’ fatica ad essere competitivi ad alto livello“. Domenica sera è stato ancora più esplicito: “Ci sono panchine in Serie A con una certa esperienza. A Torino abbiamo giocato con Karsdorp, che è stato in dubbio fino all’ultimo. Ma io non panchina tra i difensori avevo Reybolds, Kumbulla e Calafiori“.

Come scrive Il Corriere Dello Sport, G.D’Ubaldo,i tre difensori citati in conferenza stampa, Villar, Diawara, Darboe, Mayoral e in parte Carles Perez sono giocatori che finora hanno messo insieme poche presenze e che Mourinho non vede pronti. Alcuni sono giovani, altri un po’ meno: rischiano di fare tanta panchina e di partire a gennaio. Mourinho è abituato a giocare con rose formate da giocatori di esperienza, con l’inserimento graduale di qualche giovane. Alla Roma ha un gruppo di 14-15 titolari e altri giocatori che non reputa all’altezza di un organico competitivo.

Tiago Pinto conosce perfettamente le idee dello Special One, che non è in contraddizione con il progetto dei Friedkin. Non chiede un fuoriclasse, ma ha accettato di lavorare per la Roma con un impegno di tre anni per conquistare un trofeo. Mourinho è severo nei confronti di alcuni giocatori perché è il modo di far capire che ci vuole tempo, che l’organico attuale non può essere all’altezza di quelli in altre squadre in Serie A. Avere dei giocatori giovani che devono fare esperienza fa parte del progetto stesso, i Friedkin sanno che ha bisogno di tempo. Il suo pensiero non coglie di sorpresa la proprietà, ha sempre parlato chiaramente con il presidente.

Per questo si attendono i rinforzi a gennaio: uno degli obiettivi resta Zakaria, che a giugno si libera a parametro zero dal Borussia Monchengladbach. E’ un nazionale svizzero e ha una fisicità per la quale può essere utile alla Roma. Per l’alternativa a Karsdorp Tiago Pinto ha fatto diversi sondaggi per individuare il profilo migliore. Reynolds è considerato troppo acerbo, serve un’alternativa all’olandese che non ha mai potuto recuperare energie finora.

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