In due giorni staccati oltre 15mila abbonamenti

Non c’è fila che tenga. O lunghi tempi di attesa, o nervosismi, o bug e disfunzioni on line di ogni genere. La possibilità di tornare nel proprio tempio laico dopo oltre un anno e mezzo di attesa, di assicurarsi il posto per tutte le partite che la Roma disputerà all’Olimpico, si è rivelata più forte di qualsiasi (im)possibile tilt informatico. I tifosi giallorossi hanno vinto ogni resistenza e risposto «presente» in oltre quindicimila. Tutto in meno di 48 ore di campagna abbonamenti. Un numero elevatissimo, considerati tempi e difficoltà di sorta. I problemi del primo giorno non si sono ripetuti ieri, se non in casi sporadici (che comunque confermano le carenze del sistema del provider che gestisce la vendita).

Il messaggio,scrive Fabrizio Pastore sul Romanista, riscontrato da più di un tifoso ha ricalcato una delle tipologie “più trendy” della giornata precedente: «Siamo spiacenti, qualcosa è andato storto. Sembrerebbe che il servizio biglietteria della Roma non funzioni correttamente al momento. Per favore riprova più tardi». Per fortuna nella maggior parte dei casi questa volta i successivi tentativi sono andati a buon fine. D’altra parte il flusso di richieste ha vissuto il suo boom nelle prime ore di vendita – come era anche prevedibile – formando un imbuto che ha mandato in tilt il sistema. Da lì poi si è generato l’ulteriore bug del sold out della Curva Sud, rivelatosi ben presto privo di fondamento. L’equivoco è stato alimentato dalla simultanea possibilità di abbonarsi fra chi avrebbe voluto rinnovare la propria tessera e tutti gli altri, anche se i tempi stretti non avrebbero consentito ampia varietà di soluzioni e le modalità erano state chiarite nel dettaglio. A creare preoccupazione di non ritrovare il proprio posto nel settore più popolare si è aggiunta la scelta di spostare gli eventuali rinnovi eccedenti in Distinti Sud. Ma soltanto temporaneamente (e senza variazioni di prezzo): quando la capienza tornerà dal 75 per cento attuale alla totalità dello stadio, chi è stato costretto a “migrare” nel settore adiacente riavrà accesso in Curva.

Al momento (nella serata di ieri) mancano all’appello circa quattrocento abbonamenti per dichiarare il cuore del tifo sold out. Mentre va registrato il tutto esaurito nella parte di Distinti non riservata ai vecchi abbonati. C’è ancora tempo fino a domattina alle 11 per conservare il posto precedente, poi la vendita diventerà completamente sgombra da paletti. Un andamento fisiologico che potrebbe portare già nella giornata di oggi a riempire – per quanto possibile in questa fase dalla capienza ancora limitata – tutta la zona Sud dell’Olimpico. L’obiettivo successivo consisterà nel toccare la fatidica cifra tonda, a quota ventimila. Poi se possibile di superare l’ultimo dato, quello relativo alla campagna abbonamenti del 2019-20, la stagione interrotta dalla pandemia. Allora furono 21.719 le tessere acquistate dai tifosi romanisti. Adesso l’entusiasmo sembra tornato quello dei giorni migliori: l’effetto Mourinho è stato evidente in termini di presenze allo stadio fin dalla prima amichevole agostana disputata nella Capitale. E non è certo casuale che i sostenitori giallorossi siano stati in queste prime giornate di riapertura i più presenti dell’intera Serie A, in proporzione alla capienza dei rispettivi impianti. La partenza della campagna abbonamenti anticipata rispetto a tutte le altre società e una politica dei prezzi che è andata incontro alle esigenze del pubblico (il club non è caduto nella tentazione di rifarsi delle perdite del periodo pandemico), hanno contribuito a far crescere la voglia di esserci. E se i numeri crescessero anche oltre le aspettative non sarebbe una sorpresa. Ma un’impresa sì. Da romanisti.

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