Ugo Trani:”I Friedkin vogliono fare una grande società e una grande squadra”.

Augusto Ciardi a Tele Radio Stereo: “Qua a Roma si è parlato più dei dirigenti che degli allenatori, dei giocatori, addirittura dei risultati. La Sud addirittura fece uno striscione per un dirigente. Adesso tutti sapranno tutto del signor Berardi. L’anomalia a Roma è questa. La Nazionale? Nessuno toglierà i meriti a Mancini per l’Europeo vinto, ma come fai a non far giocare Pellegrini dall’inizio, vuol dire che il campionato non lo vedi! Ma si può dire che ieri la partita la perde Mancini, o è lesa maestà?…”

Marione a Centro Suono Sport: “Fienga se n’è andato, è arrivato il signor Berardi. A noi interessa il giusto. Fienga era quello che aveva cacciato finalmente Baldissoni e soci, ha avuto questo merito enorme nella Roma, e poi ha saldato le relazioni con i Friedkin per farli venire qua. Voci di corridoio dicono che si è allontanato perchè essendo i Friedkin sono sempre presenti, era ormai un po’ inutile il suo lavoro. La Nazionale? Ha perso meritatamente, la Spagna è molto più forte. Sono contento per Luis Enrique, ha avuto una storia sfortunata, è un uomo che ha sofferto in maniera bestiale, e se dovesse vincere la Nations League sarei contento per lui…”

Mario Sconcerti a Tele Radio Stereo: “Non è un caso se l’Italia non ha più vinto dopo l’infortunio di Spinazzola. l’ultima da tre punti è stata con il Belgio, perché lui portava Insigne verso il centro e portava via un giocatore dai tre attaccanti. Berardi al posto di Fienga? La Roma è una multinazionale, si parla inglese, se non lo conosci non puoi lavorare nella Roma. Normale che i Friedkin cerchino gente vicina al loro modo di pensare,  continuano a gestire la Roma come una multinazionale. Non mi meraviglia e sono d’accordo con questa gestione. Poi bisogna vedere qual è stata la valutazione del lavoro complessivo di Fienga. Il bilancio della Roma non è un granché. Quando un dirigente pensi che possa danneggiarti decidi in un’ora”.

Nando Orsi a Radio Radio: “Sono ruoli istituzionali della società che noi non conosciamo. Non so neanche che incidenza avrà sulle scelte tecniche. Fa un lavoro diverso, vediamo un po’ cosa accadrà. La Roma cercava già un centrocampista prima, secondo me serve un giocatore d’interdizione.”

Piero Torri a Tele Radio Stereo: “Credo che Zakaria interessi davvero alla Roma. Adesso il suo cartellino si svaluta giorno dopo giorno perché il giocatore è a scadenza di contratto quindi i tedeschi non possono chiedere i 20/25 milioni che chiedevano la scorsa estate”.

Roberto Pruzzo a Radio Radio: ““L’addio di Fienga? Ormai nella Roma è cambiato tutto. Sinceramente non so di cosa si occupa il Ceo, se di marketing o di altro, non saprei proprio dire quale sarà il suo ruolo all’interno della società. Non penso che andrà a toccare la parte tecnica, con fece Fienga che a un certo punto fece addirittura il mercato…”

Antonio Felici a Centro Suono Sport: “Abraham contratto lungo, Pellegrini contratto lungo: questo significa che la società ha individuato una serie di calciatori su cui costruire il presente ed il futuro. Per quanto riguarda i fischi a Donnarumma se non va bene esprimere il proprio dissenso fischiando allora non si può fare più nulla quindi se il tifoso se lo fa in maniera civile ne ha tutto il diritto secondo me. Se io fossi stato in mezzo ai tifosi a San Siro magari lo avrei fischiato a fine partita. Situazione diversa invece è fischiare l’inno delle nazionali su quello non sono assolutamente d’accordo. Dopo la vittoria agli europei nessuno ha mai pensato che l’Italia fosse stata la squadra più forte però grazie alla sua bravura e grazie ad alcuni episodi fortunosi ha vinto meritatamente l’europeo. Speriamo che per il mondiale si riesca a trovare un vero centravanti perché non ci si può presentare con Bernardeschi o Berardi.

Franco Melli a Radio Radio: “Pellegrini ha trovato una serenità che in passato non ha avuto. Forse per colpa sua ma forse vedeva che le coccole venivano fatte ad altri. Con Mourinho sta arrivando la consacrazione. Le qualità non gli mancano, ora è al centro del programma tecnico e anche in nazionale sta rispondendo molto bene”.

Ugo Trani a Centro Suono Sport: “Fienga? Era scritto… aspettavano solo il momento di trovare uno che si liberasse, diciamo così. Secondo me lui mira ad entrare nel governo del calcio. Vuole fare una scalata in Lega legata ai diritti televisivi. Ha già collaborato molto con Dal Pino e con la governance della Lega. I Friedkin hanno inserito 11 dirigenti in vari ruoli e di questi 11 fa parte anche Maurizio Costanzo. La mia impressione? Secondo me vogliono potenziare la società e renderla finalmente all’altezza della situazione con gente competente. E’ chiaro che loro non sono di passaggio qui a Roma, ci vogliono restare, non stanno ripulendo la società per poi metterla in vendita, non stanno investendo nella società per fare lo stadio, loro vogliono restare, poi quando ci sarà, ci sarà anche lo stadio. Loro vogliono fare una grande società e una grande squadra”.

Furio Focolari a Radio Radio: “Si è chiusa un’epoca. I Friedkin si sono affidati a Fienga per un periodo di transizione. La Roma dice che gli darà anche una buonuscita. Comincia un corso diverso voluto dalla nuova proprietà con un manager comunque italiano. Zakaria non è Xhaka dal punto di vista sia tecnico che tattico.”

Massimiliano Magni a Rete Sport: “Quello che sento dire su Mancini è incredibile: ha fatto quasi 40 partite con l’Italia senza perdere, li ha portati a diventare campioni d’Europa, e ieri finché si è rimasti 11 contro 11 se la stava stra-giocando. Ora invece diventa uno che non capisce più niente. Da questa presunzione e arroganza che sento in giro resto sempre stupito. Tanti dicono di Zaniolo, che ieri sarebbe stato utile, ma Zaniolo non ci poteva andare in Nazionale, aveva un risentimento…”

Stefano Agresti a Radio Radio: “Zakaria è stato seguito anche in estate. Penso che la Roma interverrà a gennaio su un centrocampista considerando anche le scelte di Mourinho. Questo è un calciatore che è già stato seguito e penso che possa essere una soluzione. Ora è presto per parlare ma penso sia una possibilità.”

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