Sandro Sabatini: “La sconfitta di Verona è stata una doccia fredda”.

Stefano Agresti a Radio Radio: “La Roma sarà partita dal settimo posto, ma ha speso molto più del Napoli e della Lazio e della Juve e Inter. Allora Mourinho deve assumersi la responsabilità, così come dice che la Roma parte da posizione arretrata devi anche dire che la Roma ha speso più delle concorrenti. O sono stati sbagliati gli acquisti, oppure qualche obbligo ce l’ha anche lui”.

Jacopo Aliprandi a Rete Sport: “Mi aspetto stasera una risposta da parte di Abraham, che fosse meno uomo squadra e diventasse un po’ più egoista e cercasse più il gol. Che diventasse più bomber. Lui ha giocato bene fino a ora tranne la partita di Verona, ma aspetto che stasera faccia la differenza anche nei gol…”

Furio Focolari a Radio Radio: “Non è un ritorno indietro per la Roma. Le partite bisogna vincerle, non penso che Mourinho creda di vincere così con l’Udinese. Cosa c’è di sbagliato in quello che ha detto? Mourinho ti riporta con i piedi per terra”.

Francesco Balzani a Centro Suono Sport: “Mourinho dopo il Sassuolo è cambiato, si rende conto che non c’è  una grande qualità, ma nemmeno la reazione di qualcuno. Quando dice che la Roma arriva quarta o quinta lo fa perché se la squadra ottenesse un risultato migliore sarebbe considerato un suo miracolo. Ha pungolato Calafiori, è una cosa che ci sta e mi trova d’accordo”.

Roberto Pruzzo a Radio Radio: “Le parole di Mourinho un messaggio all’ambiente Roma. Quando le cose vanno bene c’è un’euforia esagerata, altrimenti depressione. Lui ha portato equilibrio e vuole togliere un po’ di pressione alla squadra. La maglia della Roma pesa. C’è da stare attenti all’Udinese.”

Ilario Di Giovambattista a Radio Radio: “Non ho notato la depressione di cui parla Mourinho. Forse è stata mossa qualche questione su alcune sue scelte. Quando parla Mourinho ci togliamo il cappello, ma la società gli ha dato una squadra importante”.

Ugo Trani a Centro Suono Sport: “Mi è piaciuta la conferenza di Mourinho, la gente non deve credere a cose che non esistono. Ha detto chiaro e tondo che una squadra in tre mesi non la fa nessuno e che questa non è una squadra. Chiede tranquillità perché dentro lo spogliatoio nessuno ha parlato di scudetto. I centrocampisti sono la cosa più evidente, perché le big possono fare il turnover mentre la Roma no, ha detto in conferenza stampa. Villar è un giocatore da 0-0 perché non ha il tiro. Non può giocare in una grande squadra e non è neanche un cambio per una grande squadra. Mourinho soffre il fatto di non avere terzini di primo piano”.

Alessandro Vocalelli a Radio Radio: “Mourinho si è ritrovato una squadra che non era più una squadra, in conferenza ha detto cose condivisibili. E’ chiaro che l’obiettivo sia la Champions ma è un percorso non facile. Domenica i giallorossi hanno perso tutti i duelli individuali. L’Udinese ha alternato momenti pessimi a sprazzi di qualità. La Roma rischia di farsi prendere dalla frenesia di voler cancellare la sconfitta di Verona”.

Mario Corsi a Centro Suono Sport: “Questa storia che a Roma ci si deprime e poi ci si esalta non la sopporto più. Non se ne può più. La Roma vince col Barcellona e va in semifinale, e noi siamo euforici. I tifosi quella notte hanno fatto i bagordi. Poi dopo abbiamo perso in casa ed eravamo depressi…ma è una cosa normale o no? Credo che sia nella dimensione umana essere euforici quando c’è qualcosa di bello, e meno quando le cose non vanno. Ma volete capire che la nostra euforia sono i giocatori forti che ci fanno vincere qualcosa, e invece sono anni che qua non si vince niente! Io non riesco a capire che colpa abbia il tifoso, sempre questa storia che è colpa dell’ambiente se non si vince. E invece il problema è che invece di avere Totti, Falcao o Conti abbiamo giocatori che non possono farci vincere qualcosa. La colpa quindi è dei presidenti, e non parlo di Friedkin o di Mourinho, oppure la colpa è nostra?…”

Sandro Sabatini a Radio Radio: “Bisogna essere equilibrati, Mourinho  è arrivato per eliminare il gap con squadre come l’Inter, che non è quella dell’anno scorso. Mourinho in parte va capito, in parte gli va ricordato che è lui ad alimentare l’entusiasmo, con i risultati e gli acquisti. Mourinho ha riacceso la Roma, questo comporta il fatto che la sconfitta di Verona è stata una doccia fredda.  Attenti all’Udinese si, ma vince la Roma”.

Mario Sconcerti a Tele Radio Stereo: “Il discorso di Mourinho è volutamente amaro. È molto duro con se stesso, con la squadra e con la gente stessa. Una squadra lasciata in pace non l’ho mai vista rendere, non credo che le squadre amino essere lasciate in pace. Se non hai pressione cerchi con meno forza anche i risultati, tanto che lui è uno famoso per mettere pressione. È un discorso che non mi è piaciuto”.

Massimiliano Magni a Rete Sport: “Mourinho ha detto che per adesso questa non è una squadra, e quindi non siamo candidati a niente. Non è bello sentirselo dire, ma probabilmente per lui accettare la reale dimensione della Roma è la premessa per lavorare in tranquillità. Ma io non credo che lo dica per svilire la squadra, o per attaccare la società. Si parte dalla realtà per poterci costruire sopra qualcosa. E la realtà purtroppo è questa, che la Roma non è all’altezza di squadre per le quali Calafiori non sarebbe un’opzione. A noi piace Calafiori perchè la dimensione nostra è questa, ma per fare altre cose servirebbero altri giocatori. E’ vero o no? Probabilmente è vero. Se fa bene o no a dirlo, questo è un altro paio di maniche…”

Nando Orsi a Radio Radio: “Mourinho ha riportato tutti con i piedi per terra, forse è una cosa che dovrebbe essere detta anche da altri allenatori. Ognuno deve fare il suo, i tifosi lo stanno facendo in maniera meravigliosa. La Roma non può steccare con l’Udinese, dico che il risultato lo porta a casa.”

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