La Salernitana rischia l’esclusione dal campionato

La Salernitana rischia l’esclusione dal campionato di serie A. Tramite comunicato stampa, la società campana ha fatto sapere che le offerte arrivate non sono accettabili, “poiché carente dei requisiti e/o delle condizioni imposte dall’atto stesso o perché, come in ultimo, il soggetto offerente non ha dimostrato la sussistenza dei requisiti economici, patrimoniali e finanziari congrui per perfezionare l’operazione”. In sostanza, la Salernitana ha due settimane di tempo per trovare un acquirente, dato che la scadenza, fissata per la mezzanotte di ieri, è già stata superata.

trustee che hanno preso in mano la situazione della società granata hanno chiesto alla FIGC di allungare i tempi per la cessione, fino al 31 dicembre 2021“invitando gli stessi a valutare un differimento del termine delle operazioni di vendita, con l’obbiettivo di permettere alla U.S. Salernitana 1919 S.r.l. la conclusione del campionato in corso, al contempo assicurandone l’indipendenza con i Disponenti medesimi ed i soggetti ad essi correlati”.

Le NOIF parlano chiaro. Il riferimento, come sempre in questi casi, sono le Norme Organizzative Interne Federali. In particolare, l’articolo 53, che disciplina le ipotesi di “rinuncia a gara e ritiro od esclusione delle società dal Campionato”. Nello specifico, il comma 3 prevede testualmente: “Qualora una società si ritiri dal Campionato o ne venga esclusa per qualsiasi ragione, tutte le gare disputate nel corso del campionato di competenza non hanno valore per la classifica, che viene formata senza tenere conto dei risultati delle gare della società rinunciataria od esclusa”. In sostanza, tutte le partite che hanno visto coinvolta la Salernitana verrebbero annullate: un problema soprattutto per chi ha battuto i campani, dato che in questo modo si vedrebbe sottratti i tre punti conquistati. Da capire cosa succederebbe sotto il profilo della classifica marcatori e delle sanzioni disciplinari (ammonizioni o espulsioni) irrogate ai calciatori avversari nelle partite in questione: le NOIF non si soffermano su questo aspetto, di competenza della Lega, anche se è probabile che il colpo di spugna riguarderebbe il campionato in toto.

I precedenti: Matera e Pro Piacenza. La confusione sull’argomento deriva dal fatto che la normativa citata sia stata di recente aggiornata. In particolare, fino alla stagione 2018/2019, le NOIF prevedevano due ipotesi differenti, a seconda che la squadra venisse esclusa prima o dopo la conclusione del girone d’andata. In quell’annata, le esclusioni di Matera e Pro Piacenza dal campionato di Serie C portarono però a uno scenario paradossale, seppur in due gironi diversi: per i lucani venne disposta la sconfitta a tavolino in tutte le partite ancora da giocarsi, “salvando” quindi i risultati di chi li aveva affrontati in precedenza. Mentre per gli emiliani, che non avevano concluso il girone di andata, si procedette all’annullamento di tutte le partite. Proprio questi due precedenti hanno portato la FIGC a intervenire, scegliendo la soluzione attuale e quindi l’annullamento di tutte le gare, disputate e da disputarsi. Come se il club escluso non avesse mai partecipato al campionato.

Come cambierebbe la classifica. A “beneficiare” dell’esclusione della Salernitana, uno scenario – giova ripeterlo – a oggi tutto da verificarsi, sarebbero soprattutto le squadre che hanno perso contro i campani. Soltanto due, ed entrambe in corsa per la salvezza: Genoa e Venezia, le uniche in Serie A a non aver fatto almeno un punto contro la Salernitana. Liguri e lagunari “recupererebbero” di fatto tre punti su alcune dirette concorrenti: per esempio Spezia e Sampdoria, vittoriose sulla Salernitana. Mentre Cagliari – e Verona – “soltanto” uno. Ovviamente, in chiave salvezza, delle rimanenti diciannove squadre soltanto due dovrebbero correre per evitare la retrocessione. E la Salernitana? A livello teorico, dovrebbe ripartire dall’Eccellenza, ma l’iscrizione in sovrannumero in Serie D in questi casi è quasi certa, a patto di trovare chi punti sul club. Ma non andiamo troppo in là con le previsioni. 

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