andrea belotti

L’attacco vola e riscopre Belotti

La Roma riparte da un Belotti rinato. Nonostante un avvio di campionato non entusiasmante e una posizione in classifica da migliorare, scrive Matteo Cirulli su Il Tempo, i giallorossi arrivano alla sosta per le nazionali di ottobre con il secondo miglior reparto offensivo della Serie A con 19 reti, dietro solamente all’Inter a quota 21.

Se la difesa, anche a causa dei numerosi infortuni, va ancora registrata – il club capitolino ha subito nelle prime otto giornate 12 gol, riuscendo a mantenere la porta inviolata due volte, contro Empoli e Frosinone. Mourinho può consolarsi con un attacco che non è mai stato così prolifico e, soprattutto, cinico sotto porta. Parte del merito va ovviamente a Romelu Lukaku. Il centravanti belga si è immediatamente imposto con 7 gol in 8 partite tra Serie A ed Europa League, occupando la posizione di capocannoniere della Roma. Dietro l’ex Chelsea, al secondo posto in questa classifica, c’è un calciatore che sembra rinato, arrivato già a quota 5 in 493 minuti, poco più di 5 gare: Andrea Belotti.

Il Gallo è stato infatti uno dei giocatori sorpresa di questo inizio campionato. Lasciata alle spalle la stagione passata, conclusa con zero reti all’attivo – sono quattro invece i timbri tra Coppa Italia ed Europa League – l’ex Torino ha iniziato sin da subito a lavorare sul campo, riducendosi anche le vacanze estive per tornare in forma il prima possibile. E i risultati si sono visti al debutto allo Stadio Olimpico contro la Salernitana, davanti al pubblico che non ha mai smesso di sostenerlo visto quanto dimostrato in campo.

Contro i granata è sembrato di rivedere il centravanti di Torino, un calciatore che si è caricato la squadra sulle spalle – orfana di Abraham infortunato, Pellegrini e Dybala squalificati, oltre all’assenza di Lukaku, quando la trattativa sembrava ancora un sogno – realizzando prima la rete del vantaggio, dopo un gol annullato per fuorigioco, e poi il definitivo pareggio sul finale di partita. Con l’arrivo del belga, l’italiano si è accomodato in panchina e ha cercato di sfruttare al meglio quei minuti concessi da Mourinho.

Il numero 11 ha contribuito alle vittorie interne con Empoli e Servette (due assist in meno di mezz’ora con i toscani e doppietta in Europa League) e a siglare la quarta rete nella trasferta di Cagliari.

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