Mourinho: “Chiedo ai tifosi di essere l’attaccante domani. Non parlo del signor Matic”

A sorpresa, vista la squalifica che lo costringerà a guardare da fuori Roma-Salernitana e per le abitudini della scorsa stagione, José Mourinho ha invece scelto di parlare alla vigilia dell’inizio della stagione giallorossa. Così, alle 15, dalla sala stampa di Trigoria, sono attese le prime parole del tecnico portoghese.

Queste le parole del tecnico portoghese sull’impegno contro i campani, sul mercato ancora aperto e sulla stagione che attende la sua squadra:

Prende subito la parola Mourinho:
“Ringrazio tutti, staff e giocatori. Abbiamo migliorato molto il nostro gioco, e cerchiamo di aiutare Paredes e Sanches che sono appena arrivati. L’attaccante? E’ un problema che conosciamo tutti. Abbiamo perso Tammy da giugno e non abbiamo fatto niente per compensare, ma società e direttore fanno il possibile. Io alleno i giocatori che abbiamo a disposizione, e chiedo di nuovo ai nostri tifosi di giocare da attaccante.”

Che Salernitana si aspetta?
Sarà una partita difficile, sono una buona squadra e puntano all’Europa. Peccato manchino tanti nostri giocatori domani, le ripercussioni sulla nuova stagione sono un pò fuori moda.

E’ andato via Matic ed è arrivato Paredes. Come cambia la Roma?
Se vuole, parlerà il signor Matic. Cosa aggiungere al fatto che parlavano con lui da 1 mese, come hanno dichiarato i dirigenti del Rennes? Sono felicissimo di Paredes, è un campione del mondo, lo seguivo da tempo. Ci può aiutare.

Si è parlato tanto dei rapporti tra lei e la società. Cosa si aspetta?
Loro hanno fatto molto bene a recuperare i 30 milioni necessari. Avevamo giocatori che l’hanno scorso non avevano valore, e ora hanno salvato la società. E’ difficile fare di meglio con tutte queste difficoltà. Paredes, Sanches e Aouar sono tutti giocatori che mi piacciono, ma hanno bisogno di lavorare. La società ha fatto bene, ma mi fa un po’ male al cuore leggere certe analisi su Ibanez che ho letto in giro. E’ stato il giocatore più veloce e pericoloso su palle inattive. Non posso dire di essere contento di iniziare il campionato senza l’attaccante che serviva, ma non sono arrabbiato e non litigo con nessuno. Cerco di essere positivo.

C’è stato un confronto con i Friedkin?
Non credo che sarebbero contenti se dicessi di tutti i nostri contatti o commentassi il nostro rapporto. Io sono un suo dipendente.

Cosa si aspetta dalla fine del mercato?
Io ci sono punti del FFP che non ho ancora capito, specie rispetto ad altri club. Ma non è compito mio. Come ho detto io lavoro con i giocatori che ho, mi devo fidare della parola della società che non finiremo il mercato senza risolvere questa situazione. Anche arrivasse Mbappè, arriverebbe comunque in ritardo. Io non posso fare altro che aspettare, ma soprattutto devo pensare a giocare domani. Speriamo succeda qualcosa la prossima settimana, altrimenti andremo a Verona sempre così.

Perchè la Roma ha cambiato modulo con 3 centrocampisti e 2 punte di ruolo? Giocherà Aouar domani?
Può giocare, abbiamo tante soluzioni. (non risponde sul cambio di modulo n.d.r.)

L’anno scorso sembra esserci stato più un problema politico che di campo per le tante polemiche sulla panchina. Lo pensa anche lei?
Una cosa è la società, una cosa sono io. Non so se c’è un problema politico, a me interessa il campo e che ci siano onestà e regole e uguali per tutti. Io arbitro, anche se non ho simpatia per Mourinho, devo trattare tutti allo stesso modo. Vi lancio una sfida: domani guardate sempre la nostra panchina e quella della Salernitana, e vedete se trattano tutti allo stesso modo.

Dalla vicenda di Matic, che risposta ha avuto dal gruppo? I nuovi arrivi si sono inseriti bene?
La partenza di Matic non ce l’aspettavamo, ma c’è stata una reazione fantastica, anche della società. Sono venuti Paredes e Sanches, non “Peppino” e “Tonino”. Due giocatori di grande qualità. Speriamo imparino presto la nostra dinamica di gruppo. Loro due non sono pronti al 100%, ma se li prepariamo sono giocatori di qualità. Il gruppo è fantastico, chi va via lo fa piangendo. Il contatto che la squadra ha con Sergio Oliveira, Veretout, Volpato, Tahirovic, Diawara, Felix, siamo ancora una famiglia. È andato via uno e sono arrivati altri, la famiglia continua. Benvenuti ai nuovi, che possono capire velocemente la dinamica di gruppo. Andiamo insieme, domani si inizia.

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