Mourinho: “Sono contento. El Shaarawy ha una grande mentalità”

José Mourinho è intervenuto ai microfoni di Sky Sport in seguito alla vittoria ottenuta dalla Roma contro la Real Sociedad. Di seguito le dichiarazioni rilasciate dall’allenatore giallorosso.

Ieri sottolineava l’importanza della continuità. La Real Sociedad ha tirato solo una volta.
“Non hanno creato problemi, è merito nostro, dei ragazzi. Hanno avuto empatia. Giocare contro un rombo è difficile, lo abbiamo già sperimentato. Non era nuovo per noi ma era difficile. Bisogna avere una mentalità forte quando non hai la palla per tanto tempo. Abbiamo fatto il secondo gol che può essere importante e che è arrivato in un momento in cui bisognava controllare la partita”.

Quanto lavoro c’è sulle prestazioni dell’Olimpico?
“È grazie alla squadra. Molte volte il portiere para tanto, i difensori fanno il loro lavoro. Tu puoi avere i difensori più forti e il portiere più forte, ma se la squadra non difende insieme non difende bene. Tutti gli altri vogliono fare bene, sanno i nostri imiti, ma noi trasformiamo i nostri limiti nelle nostre forze. Questo 2-0 è buono se alla prossima non perdiamo 3-0”.

L’hai studiata bene, non è facile andare a prendere i quinti con il rombo. L’azione del primo gol è un’azione splendida. Ovviamente non è finito nulla, come dici te. 
“Quest’azione l’ho vista ieri… (ride, ndr.). Abbiamo giocato con due quinti freschi. Stephan fa gol, ha benzina, è arrivato e ha fatto gol in un’azione importante e abbiamo preparato così la partita. Mi piace giocare contro un rombo dal punto di vista offensivo e nel secondo tempo non abbiamo avuto molto la palla. Ieri abbiamo lavorato per metterli in difficoltà, è riuscito bene. Non posso chiedere di più, sono contento. Ovviamente la settiamana sarà pericolosa, una settimana di accumulazione di stanchezza. Giocare contro qualsiasi sqiuadra è lo stesso. Dobbiamo andare a San Sebastian e sapere che giocheremo con la Lazio”.

Ha dei laterali che lavorano bene. Ha scelto El Shaarawy perché l’avevate preparata così?
“Anche, però non è stato facile, perché non abbiamo attaccanti in panchina. Non abbiamo Solbakken che non è in lista. Nella seconda parte della gara mi sono ricordato della partita di ieri in cui il Bayern aveva in panchina Gnabry, Mané e Sané, io avevo solo Belotti. Stephan a volte rimane in panchina perché ho bisogno di soluzioni in avanti, non può stancarsi troppo, è dura chiedergli tante cose. Per noi è fantastica la sua mentalità.

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