Bove: “Sono riconoscente a Mourinho. Il nostro obiettivo è la Champions”

Edoardo Bove, al centro di voci mercato anche nell’ultimo giorno, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Sport Mediaset. Tanti i temi trattati, dalla sconfitta contro il Napoli fino all’obiettivo Champions League, passando però per l’immancabile domanda sul caso Zaniolo.

Queste le dichiarazioni del numero 52 giallorosso:

“Sicuramente abbiamo fatto una grandissima prestazione a Napoli. Purtroppo non siamo riusciti a raccogliere punti, abbiamo tanta voglia di rifarci in Coppa Italia. È una partita molto importante per noi, da dentro o fuori. Dobbiamo essere sul pezzo e cercare di portare a casa il risultato e il passaggio del turno”.

Sulla scelta di andare a vedere la Primavera insieme ad alcuni compagni:
“Siamo andati a vedere la Primavera perché il settore giovanile della Roma insegna ad essere molto legati. Siamo stati fortunati a crescere tutti insieme con Mourinho, abbiamo creato questo senso di appartenenza che ci lega anche alla Primavera. Scherzavamo sul fatto che fossimo andati tutti a vedere la partita, ci fa piacere passare ancora del tempo insieme. C’è molta riconoscenza per Mourinho perché mi ha dato la possibilità di mettermi in mostra con la prima squadra dopo il percorso con il settore giovanile. Il consiglio principale è cercare di continuare a lavorare e andare di pari passo con la squadra. Se ognuno fa il suo riusciremo a toglierci grandi soddisfazioni. Il fatto che ci chiami bambini è un modo carino per dimostrare affetto nei nostri confronti”.

Se la Roma continua a giocare così va in Champions League?
“Noi continuiamo a lavorare per quello. L’obiettivo è difficile, vogliamo raggiungerlo tutti insieme, ci potrebbe dare grandi soddisfazioni. Ci sono dei momenti un po’ negativi, ma poi ti ricordi che hai 20 anni, sei alla Roma ed è la cosa più bella del mondo”.

Sul mercato:
“Ci sono voci di mercato come per tutti i giocatori. È normale, ma con la società e le persone che mi sono attorno ogni giorno decidiamo il meglio sia per me che per la squadra”.

Sulla scelta di proseguire gli studi:
“Provo a continuare a seguire gli studi, fino a quando ci riesco sono contento. Ci sono momenti in cui abbiamo tante partite e molti esami ed è più difficile. Credo che l’intelligenza sia fondamentale per un calciatore, sia in campo che nella gestione della vita di tutti i giorni, perché non è facile. Se si lavora bene dal punto di vista mentale si ottengono risultati migliori anche in campo”.

Sugli obiettivi:
“Il mio obiettivo principale è quello di giocare più partite possibili, fare esperienza e crescere come persona e giocatore. Abbiamo tanti punti di riferimento, siamo un gruppo molto unito e ci aiutiamo tanto”.

La romanità può diventare schiacciante?
“Bisogna interpretarla nel modo giusto, il più positivo possibile, che ti spinga a dare di più sia in campo che fuori. È un valore che alcuni giocatori trasmettono a quelli che arrivano da fuori”.

Su Zaniolo:
“Di Zaniolo hanno parlato la società e l’allenatore in modo chiaro. Da questo punto di vista non mi sento nessuno per giudicare o aggiungere qualcosa. Hanno già chiarito tutto loro”.

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