Mourinho: “I calciatori sono motivati e concentrati. In Portogallo mancherà solo Dybala”

José Mourinho rompe il silenzio. Lo Special One ha rilasciato un’intervista ai canali ufficiali del club, dopo la conferenza stampa in Giappone prima del match contro Nagoya Crampus dello scorso 29 novembre. Il portoghese ha parlato del ritorno in campo a Trigoria e della partenza per il Portogallo in programma domani pomeriggio.

Dopo 13 giorni di stop la Roma ha ricominciato il lavoro in campo, come ha trovato la squadra? 
“Sono contento, molto contento. Ho trovato gente che voleva lavorare. Gente che è arrivata con motivazione e concentrazione. Molto molto bene. Non è mai facile ritornare e allenarsi subito come vogliamo noi, come è la nostra filosofia: con intensità e livelli di concentrazione altissimi. Sono molto contento con la risposta in questi tre giorni”.

A breve si parte per il Portogallo, qual è l’obiettivo sportivo di questo ritiro ad Albufeira? 
“L’obiettivo è giocare. Ci sono tante squadre lì con cui poter giocare, quello che non è facile è scegliere gli avversari ideali per farlo. Il criterio è stato scegliere squadre con un livello superiore al nostro. Il Cadice non si è mai fermato, si è sempre allenato e ha sempre giocato. Ha giocato contro Manchester United e Wolverhampton. Si vede nelle partite che hanno fatto che c’è l’intensità di chi non si è mai fermato. La squadra portoghese è quinta in classifica e fino a due giorni fa erano in una competizione. In Portogallo, per il Mondiale, si è fermato il campionato ma non la Coppa e il Casa Pia ha giocato la fase a gironi e hanno giocato contro 4 squadre. Anche loro hanno un vantaggio su di noi. L’ultima squadra, quella olandese, inizierà il campionato prima di noi. Questo è stato il criterio. Vogliamo minuti, dopo 3 giorni di allenamento, domani il quarto, nella prima partita cercherò di non far giocare ai giocatori più di 45 o 60 minuti. Purtroppo non abbiamo 22 giocatori, qualcuno dovrà giocare di più però questo è il concetto. Giocare e allenarsi bene per recuperare intensità è più importante del risultato. La sensazione è che i giocatori siano tornati preparati psicologicamente per allenarsi bene”.

Stiamo vivendo un momento atipico con questa pausa per il Mondiale. Quanto è difficile ritrovare le giuste condizioni? 
“Nessuno, anche chi ha piu esperienza, ha vissuto una pausa come questa. È stata la prima volta. Con il club abbiamo cercato di interpretare la pausa in modo più professionale possibile e definire un piano che possa permettere ai giocatori di arrivare bene al ritorno in campionato, nel nostro caso il 4 gennaio. La decisione del club, con il mio consenso, è stata di andare in Giappone, non per ragione calcistica ma per motivi commerciali. Al Mondiale sapevamo di avere solo quattro giocatori e sapevamo che in questo periodo qualcuno sarebbe già tornato come Rui Patricio, Vina e Zalewski che saranno in Portogallo. Solo Dybala rimarrà fuori, sapevamo che questo poteva succedere. In Algarve ci saranno anche gli infortunati che non sono in condizioni di allenarsi per giocare all’inizio del campionato contro il Bologna. Dobbiamo lavorare molto forte, e utilizzare le partite non per vincere ma utilizzarle per allenarci bene. Dopo una piccola sosta che sarà il 23, 24 e 25 dicembre, dal 26 ci alleneremo fino al 4 di gennaio quando ci giocheremo i punti. Quando ci si giocano i punti, quelli devono essere l’obiettivo”.

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