Avanti in Europa per continuare a crescere

Non ha il fascino e la ricchezza della Champions, ma dopo il Mondiale apprezzeremo ancora di più questa Europa League, scrive Alessandro Vocalelli su La Gazzetta dello Sport. Quando scenderanno altri club titolati – tra cui magari Ajax, Atletico Madrid, Barcellona, Siviglia e… Juventus – aggiungendo blasone e interesse a una manifestazione che assicura quattro risultati importanti a chi riuscirà a farla sua. Naturalmente un trofeo, ma anche un incasso più che discreto, la partecipazione alla Champions League del prossimo anno da testa di serie e la partecipazione alla Supercoppa europea.

Insomma, esserci è molto importante, ma per assicurarsi questo diritto Lazio e Roma non dovranno sbagliare. Si sono già giocate i loro bonus e l’imperativo a questo punto è soltanto la vittoria. La Situazione della Roma è un po’ più delicata, che deve vincere le ultime due partite del girone, cominciando da quella di stasera a Helsinki.

Risultato pienamente alla portata dei giallorossi che hanno la parola “gol” al centro dei propri discorsi. Segna poco la Roma, che – tanto più dopo la sconfitta contro il Napoli – ha alimentato il dibattito: colpa della scarsa vena degli attaccanti o di una squadra che dovrebbe assisterli di più? Le due cose probabilmente si combinano, ma – sensazione personale, da estimatore mai “pentito” – sembra evidente che Abraham avrebbe bisogno di essere servito con maggiore frequenza e in modo più comodo. Non è facile per nessuno giocare spalle alla porta ed è proprio dalla sua crescita che passa il salto di qualità della Roma. E da qui bisognerebbe ripartire, non dalle discussioni sul suo impiego, per dare una svolta.

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