Operazione Wijnaldum, è difficile ma si può fare

Ora bisogna chiudere la questione Dybala. Poi Pinto,scrive Piero Torri, tornerà a dedicarsi alle altre questioni ancora irrisolte di mercato. Che sono principalmente due: il centrocampista con cui dare maggiore quantità e qualità al reparto e le cessioni (vedere il pezzo nella pagina accanto). 
C’è un nome preciso, in questo momento, in testa alla lista delle preferenze della Roma per il centrocampista. E’ quello di Georginio Wijnaldum, l’olandese a libro paga dell’emiro del Psg. Fino a qualche giorno fa, per la verità, in casa giallorossa non si pensava proprio alla possibilità di poter prendere l’olandese, sapendo che il ragazzo a Parigi ha uno stipendio garantito per due stagioni da nove milioni di euro netti, cifra che al di là di qualsiasi valutazione del cartellino (l’orange è arrivato a Parigi un anno fa a parametro zero dal Liverpool), di fatto cancellava anche solo l’idea di provare a fare un tentativo. Poi, però, è arrivata una telefonata da Parigi: «Che ne direste di prendere Wijnaldum in prestito con metà dello stipendio che continua a pagarlo l’emiro?». La Roma non ha riattaccato il telefono. Anzi. «Parliamone» la risposta arrivata da Trigoria. Ne stanno parlando. Perché l’idea, dopo Dybala, di prendere anche l’olandese a costo cartellino e ammortamento zero, ha intricato la dirigenza giallorossa.

Un conto però è dirlo, un altro farlo. Perché la Roma sa bene come la telefonata a Trigoria per offrire il giocatore, non è stata la sola fatta da Luis Campos, il nuovo uomo mercato che l’emiro ha messo a libro paga. Campos, infatti, ha chiamato non meno di una decina di club (in Italia sicuramente anche Juventus e Milan), facendo la stessa proposta. E più di qualcuno ha dato la stessa risposta della Roma, ovvero parliamone. Di sicuro, per quello che siamo riusciti a ricostruire, Milan e Monaco hanno detto di essere interessate, ma soprattutto il Liverpool non avrebbe riattaccato il telefono. Cioè la squadra dove l’olandese ha giocato e vinto tanto, per poi lasciarlo andare a parametro zero solo perché l’emiro si era presentato a casa Wijnaldum con il libretto degli assegni in mano. A quel punto pure Kloop capì che non c’era più niente da fare. Ora però, di fronte alla possibilità di riprendere il giocatore, il Liverpool sarebbe tentato di farlo tornare (un’operazione, soldi a parte, simile a quella di Lukaku all’Inter). In questo caso per Tiago Pinto, dopo la grande operazione condotta per Dybala, potrebbe essere assai complicato se non impossibile chiudere pure per l’orange che sarebbe un altro nome di quelli che regalano sogni a una tifoseria che già di suo sa sognare. La Roma, comunque, forte del fatto di essere riuscita a prendere Dybala quando nessuno ci credeva, con Wijnaldum ci proverà, sempre che il Psg mantenga i numeri promessi, cioè prestito e metà dello stipendio del giocatore pagata. A queste condizioni, concorrenza a parte, l’affare si può chiudere.

Non c’è però soltanto l’olandese sul taccuino di Pinto. Il dirigente sa che un centrocampista lo deve prendere e sta lavorando in più direzioni. Una, complicatissima peraltro, porta Madrid, sponda Atletico. Si tratta di Saul Niguez, ventotto anni, nazionale spagnolo, contratto lungo in scadenza nel 2026, giocatore che nella passata stagione ha vestito (con poca fortuna) la maglia del Chelsea. In prestito. E la Roma ha chiesto se ci fossero le condizioni per un nuovo prestito. La risposta dei colchoneros ha gelato Pinto: ok per il prestito ma vorremmo un obbligo di riscatto e lo stipendio è tutto a carico vostro. Ed è lo stipendio più dell’obbligo che l’Atletico sarebbe disposto a trasformare in diritto, ad avere frenato l’eventuale trattativa. Saul, infatti, guadagna sette milioni di euro netti, cifra che senza un contributo del club spagnolo la Roma non è intenzionata a pagare. Per il resto i nomi che continuano a girare intorno alla Roma, sono quelli di Frattesi Aouar. Per il giocatore del Sassuolo, Pinto aspetta una mossa al ribasso del club emiliano, altrimenti arrivederci. Per il francese si continua a sperare in uno sconto da parte del Lione che continua a chiedere oltre venti milioni.

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