Dybala-Roma, previsto oggi un incontro tra Pinto e l’entourage del giocatore

Dopo la telefonata di Mou, ecco l’affondo di Pinto. O, quantomeno, il tentativo di andare a capire che margini ci siano davvero per cercare il colpo a sorpresa dell’estate giallorossa: Paulo Dybala. Ed ecco perché oggi, come riporta Andrea Pugliese su Gazzetta.it, ci sarà un contatto tra il general manager giallorosso Tiago Pinto e l’entourage del giocatore.

Doveva essere una videoconferenza, potrebbe essere anche un incontro di persona, con il dirigente romanista che da Milano potrebbe raggiungere Torino per vedere de visu Jorge Antun e Carlos Novel, rispettivamente agente e responsabile marketing del giocatore. Con loro dovrebbe esserci anche Fabrizio De Vecchi, intermediario dell’operazione e persona molto vicina ai destini della Joya.

Sul piatto della bilancia c’è ovviamente il futuro di Dybala e la corte della Roma, che in queste ore sta diventando sempre più serrata, sfruttando anche l’impasse degli ultimi giorni tra Paulo e l’Inter (che resta comunque la sua opzione preferita, ma non certo da aspettare in eterno).

Secondo quanto riporta Repubblica.it, Dybala ha aperto alla destinazione: la Roma gli piace, più di altre piste a cui invece ha detto “no”. In questi giorni ha avuto contatti diretti con Mourinho e con Tiago Pinto, il general manager romanista rimasto in Italia – mentre la squadra è in Algarve – proprio per provare a chiudere la trattativa.

La Joya vuole 6 milioni netti: questa la richiesta al club giallorosso. La proposta di partenza è più bassa, e infatti c’è ancora distanza sulle cifre. Ma la presenza di Mourinho ha convinto l’argentino. Che aveva dato, in passato, la sua parola all’Inter, e per questo voleva prima capire se i nerazzurri fossero ancora della partita. Ma con l’ad interista Marotta i colloqui sono fermi ai primo giorni di luglio. Tra l’altro, la Roma potrebbe chiudere l’affare, senza vendere Zaniolo. Le due operazioni sono scollegate.

Secondo quanto riportato da ‘Radio Radio’, l’entourage di Dybala avrebbe praticamente dimezzato le pretese sulle commissioni: da circa 10 milioni a poco meno di 5 milioni.

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