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Da Trigoria - 27/03/2022

Sassuolo-Roma Femminile 0-3: dominio, numeri da record e un piede in Champions

Lazaro, Glionna Glionna: tre gol, tre punti e l’ennesima prova di forza della Roma. Con un 3-0 fatto di personalità e cinismo le giallorosse hanno battuto il Sassuolo nello scontro diretto per il secondo posto avvicinandosi prepotentemente all’obiettivo stagionale della qualificazione alla prossima Women’s Champions League. In questa stagione all’Enzo Ricci aveva vinto solo la Juventus, 2-0 a dicembre, fermando l’iniziale sprint che aveva avuto la squadra di Piovani; nessuno come la Roma aveva avuto il sostanziale controllo della gara in questo modo, anche quando il risultato era ancora in bilico. Ieri, il Sassuolo ha avuto un atteggiamento difensivo e dedito alla ripartenza sin dall’inizio rinunciando spesso al “gioco” che di solito lo caratterizza (solo il 37% di possesso palla al 90′) riuscendo inizialmente a limitare l’intensità e la pericolosità giallorossa. Al 14′ Clelland è andata persino vicina al vantaggio, ma da quel momento sono venute fuori la costanza e la determinazione delle giallorosse, al netto delle pesanti assenze di Serturini e Haavi, ma sfruttando la spinta di Glionna, la determinazione di Greggi e la duttilità di Lazaro. La spagnola ha siglato il meritato vantaggio al 44′, quei momenti in cui una rete può incidere più del solito, quelli in cui segnano le grandi squadre. La numero 29 ha segnato la 7ª rete in campionato sfruttando l’ennesimo cross di Di Guglielmo dalla destra, lo ha fatto col tacco, come lo scorso novembre nel 5-1 sul Verona. In quel frangente la Roma ha vinto la partita, perché ha trovato il modo di abbattere il muro neroverde (reso più solido da una grande prova di Filangeri) e ha saputo gestire la ripresa nel modo giusto.

In difesa la squadra di Spugna ha trovato grandissima solidità da quando il tecnico ha messo Elisa Bartoli al centro vicina a Linari: un mix che permette di tenere sempre il baricentro alto, “alleggerendo” di carico difensivo le centrocampiste e schiacciando l’avversario. Il Sassuolo ha chiuso la gara con nessun tiro in porta per la prima volta nel suo campionato e la poca pericolosità di ieri è in gran parte merito della pressione romanista. Nel secondo tempo il ritmo non è stato alto come le prime battute di gara, la Roma ha leggermente abbassato le linee rimanendo però comunque in controllo territoriale. Fondamentale il lavoro di Greggi, sia in fase di interdizione sia di manovra, corre tantissimo e sbaglia veramente poco, confermando il salto di qualità che sta facendo progressivamente in questa stagione. Proprio nel momento in cui le neroverdi sembravano riuscire a spingere con più incisività le giallorosse hanno colpito in ripartenza: al 72′ Glionna è partita dalla fascia sinistra, rientrata verso il centro e sulla sua conclusione una deviazione avversaria ha messo fuori causa il portiere Lemey.

Comincia ad accumulare un po’ di spazio anche Sophie Haug: subentrata al 61′ al posto di Pirone (come sempre generosissima, ma non molto presente in fase di finalizzazione), stenta ancora a farsi sentire davanti e ad andare al tiro ma su un suo cross dalla fascia sinistra Greggi stava per segnare un gol che sarebbe stato strameritato, ma il colpo di testa della numero 20 è terminato di poco a lato. La stessa Greggi ha accompagnato la corsa di Glionna quando la numero 18 ha segnato la quinta doppietta in carriera in Serie A (ha solo 22 anni), la prima da quando veste la maglia giallorossa. Al 94′ Giugliano l’ha lanciata in contropiede e lei ha chiuso il risultato con un destro da dentro l’area. Nella sua esultanza c’è tutta l’importanza del successo romanista alla 100ª gara ufficiale del club, il 13º risultato utile consecutivo (serie iniziata battendo il Sassuolo all’andata) e un grande passo verso la Champions a quattro giornate dal termine.

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