Voeller: “Per la Roma è fondamentale lo stadio.”

Rudi Voeller, oltre che un simbolo della storia romanista, è attualmente il dg del Bayer Leverkusen, prossimo avversario dell’Atalanta in Europa League. In avvicinamento alla sfida con i bergamaschi il tedesco ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport, parlando anche della Roma. Ecco un estratto delle sue dichiarazioni.

Patrik Schick, infortunato adesso, da voi è esploso, con 20 gol in 20 partite. Perché alla Roma non andò bene?
“Io l’ho sempre ammirato, già quando era alla Sampdoria. Alla Roma ha avuto la sfortuna di trovare un grande Dzeko, quindi doveva giocare in certe posizioni che non erano le sue. Schick è il classico centravanti. Io avevo contatti con Fienga quando Patrik era a Lipsia, meno male che ci sono stati problemi tra i due club e io ho deciso di prenderlo subito. E lui era molto felice di venire da noi. Sta andando alla grande da noi, ha trovato un bell’ambiente e una squadra che gioca per lui, è sempre cercato, ha tante possibilità per segnare e non sbaglia”.

L’effetto Mourinho è arrivato anche da voi, ai tifosi di Leverkusen?
“Sì, dall’inizio. Conosco il tifo romano nel bene e nel male, ma soprattutto nel bene. Mi amano anche oggi come quando giocavo. Prendere un allenatore di questo livello a Roma è stata una mossa eccezionale. E adesso ci sono anche i risultati, sta lottando nelle prime cinque-sei posizioni. La Roma ha una buona squadra per i suoi obiettivi. E da voi non c’è una superiorità netta come da noi con il Bayern. Tutto è aperto, più spettacolare”.

Una Serie A interessante anche giudicata dall’estero?
“Sì, un torneo incredibile per le possibilità che dà a tutti. Non c’è più la Juventus che domina, adesso è in testa il Milan ma resta tutto in gioco, per scudetto e posti Champions; gli spettatori devono essere contenti. La vera svolta per la Roma sarebbe anche un’altra”.

Quale?
“Lo stadio di proprietà. Quando vedo le partite di Roma e Lazio quasi gli spettatori mi fanno pena, nel senso che hanno bisogno del cannocchiale per riconoscere i giocatori. A Bergamo, da noi a Leverkusen, c’è tutta un’altra atmosfera. Per la Roma costruire uno nuovo stadio deve essere un passo fondamentale”.

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