Un mercato di riparazione. Ma in estate bisognerà tornare a investire

Il mercato di gennaio della Roma si conclude senza scossoni. La partenza sprint di Pinto, che nel giro di pochi giorni è riuscito a concludere le operazioni Maitland-Niles e Sergio Oliveira, ha illuso più di qualcuno sul fatto che la Roma potesse permettersi anche un grande regista per il centrocampo.

Se da una parte il gm è stato in grado di regalare subito due alternative importanti a Mourinho, dall’altra questa rapidità ha reso meno appariscente il mercato invernale della Roma, esaurito di fatto nel giro di una settimana.

Pinto è comunque riuscito ad accontentare le richieste dell’allenatore: le priorità erano un terzino destro capace all’occorrenza di giocare anche a sinistra e un centrocampista dotato di personalità, che fosse in grado di dare maggiore qualità a una mediana decisamente rivedibile.

L’acquisto di Sergio Oliveira è senza dubbio un buon colpo, ancora da capire invece l’effettivo valore di Maitland-Niles, se l’inglese sarà un giocatore su cui la Roma ha intenzione di puntare per il suo futuro o se sarà solo un rattoppo momentaneo destinato a rientrare alla base il prossimo giugno.

Non c’è da esaltarsi per questa sessione di mercato, ma la Roma ha fatto il suo. Non c’erano le condizioni per poter fare di più, come aveva anticipato con chiarezza lo stesso Mourinho. A oscurare il discreto lavoro di Pinto ci ha pensato la Juventus, che è riuscita a piazzare il colpo Vlahovic e l’acquisto di Zakaria proprio mentre i romanisti capivano che il mercato giallorosso si sarebbe concluso senza l’ultimo botto.

Se questa sessione di mercato è stata effettivamente di riparazione per la Roma, capace di colmare le lacune più evidenti in rosa e di sfoltire gli esuberi in rosa, di ben altro spessore dovrà essere quella estiva.

Quello di luglio e agosto sarà il mercato-verità per la Roma dei Friedkin: se davvero la proprietà ha intenzione di cominciare a competere sul serio per i primi posti bisognerà tornare a investire.

Inter e Juventus hanno già cominciato a correre con acquisti pesanti. Milan, Napoli e Atalanta hanno invece accumulato negli anni un gap tecnico sui giallorossi che non sarà facile colmare senza soldi e idee. Mourinho lo sa bene. Sarà indispensabile cedere bene qualche titolare non indispensabile, per poi puntare su due-tre acquisti pesanti con cui cominciare un processo di crescita che non può più attendere oltre.

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