Da Amadei a Montella: le trasferte a Venezia tra successi e rimonte
Di Lorenzo Latini – Torniamo a Venezia, a diciannove anni dall’ultima volta in Serie A: il “Penzo” è stato spesso teatro di sfide al cardiopalma tra la Roma e i veneti; un campo spesso ostico, ma anche foriero di grandi soddisfazioni. Come quella ottenuta, con le unghie e con i denti, il 26 aprile 1942: uno step fondamentale per la conquista del primo tricolore della nostra storia. Quel giorno, i ragazzi di Schaffer affrontano la rivelazione del campionato: non a caso il Venezia chiuderà al terzo posto, centrando il miglior risultato di sempre della sua storia nel massimo campionato. A guidare i nostri avversari in campo è un giovane talento di nome Valentino Mazzola, che di lì a pochi mesi si trasferirà al Torino, facendo la storia del club granata. La partita è combattuta, ma i giallorossi riescono in qualche modo a tenere a bada i padroni di casa, e al 62′ colpiscono con il solito Amadei. È l’unico gol dell’incontro, quello del “Fornaretto” e vale ben più di due punti, perché permette l’allungo sui lagunari; la Roma resta sulla scia del Torino capolista, vittorioso per 2-1 nel derby contro la Juventus. Di lì a poco si concretizzerà il sorpasso, quindi arriverà il tanto atteso Scudetto.
L’anno seguente il confronto in Veneto termina senza gol. Le due squadre si ritrovano di fronte anche nel 1951-52, unica stagione dei giallorossi nel campionato cadetto: la Roma passa due volte in vantaggio il 23 marzo 1952, ma in antrambe le circostanze viene raggiunta; 2-2 il risultato finale. Per un altro confronto in Serie A bisogna attendere il 1961-62: in Veneto gli uomini allenati da Luis Carniglia vincono 3-1 grazie alle reti di Orlando, Jonsson e Angelillo. L’anno seguente, al Penzo, si conclude una stagione piuttosto travagliata per i nostri colori con un 1-1 (26 maggio 1963) che ci vede comunque centrare un quinto posto, mentre il Venezia retrocede. Prima di iniziare un lungo purgatorio tra campionato cadetto e Serie C, i veneti sono in A di nuovo nel 1966-67, ma due gol di Paolone Barison il 21 maggio 1967 permettono alla Roma di espugnare il Penzo, condannandoli a una nuova retrocessione.
Pari in extremis
Veniamo agli anni più recenti: il Venezia torna nella massima serie nel 1998-99; sotto la guida di Novellino ottiene un sorprendente 11° posto, e al Penzo ci batte 3-1 il 7 febbraio. Nella stagione 1999-2000, Capello (subentrato a Zeman) ottiene la sua prima vittoria in Serie A da allenatore della Roma proprio al “Penzo”, il 19 settembre 1999: 3-1 il risultato finale, con doppietta di Delvecchio e gol di Alenitchev per noi e Petkovic a segno per i veneti.
L’ultimo incrocio nella massima categoria vede la Roma con il tricolore sul petto, il 7 aprile 2002, impegnata a difenderlo dagli assalti di Juventus e Inter. Quattromila romanisti sono al seguito della squadra in Veneto, ma dopo un primo tempo bloccato le cose non si mettono bene. Al 61′ Maniero porta in vantaggio i padroni di casa, all’80’ De Franceschi sembra affondarci definitivamente. Ma, come accade spesso in quel periodo, a togliere le castagne dal fuoco arriva Vincenzo Montella: Collina concede un primo rigore all’87’ per fallo di Bilica su Batistuta; l’Aeroplanino trasforma e riapre i giochi. Altro penalty tre minuti più tardi, stavolta per un fallo di Marasco su Cassano: ancora Montella dal dischetto, palla da una parte e portiere dall’altra. Un 2-2 in extremis, che però complica la corsa giallorossa alla vetta.
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