Mourinho: “Colpa mia, ho sopravvalutato i miei giocatori”

Al termine della deludente sconfitta per 6-1 contro il Bodo Glimt in Conference League, José Mourinho ha parlato a Sky e in conferenza stampa.

Sconfitta inaccettabile
“Io ho deciso di giocare con questa squadra. La responsabilità è mia. L’ho fatto con buone intenzioni per dare opportunità a chi lavora tanto e per fare turnover in un campo artificiale e col freddo. Ho deciso di far riposare tanti. Aabbiamo perso contro una squadra con più qualità, la loro squadra rispetto a quella nostra che ha iniziato la gara è più forte”.

Non è una questione di approccio, è una questione tecnica?
“Se potessi giocare sempre con gli stessi lo farei, ma sarebbe un grande rischio. Abbiamo una significativa differenza i nostri giocatori. Avevo deciso di fare questi cambi, sapevo i limiti di alcuni dei nostri giocatori, ma mi aspettavo di più. Resta una decisione mia”.

Rimarrà qualche ferita?
“Rimangono sempre, non ho dubbi. Ho già parlato con i giocatori e sono stato onesto con loro, magari non posso esserlo anche con voi perché cerco di parlare nell’intimità della famiglia. Sapevo che avevamo limiti, una cosa sono i nostri 12-13 giocatori e un’altra sono gli altri. Magari adesso non mi chiederete più perché giocano sempre gli stessi”.

Contro il Napoli domenica non si può sbagliare.
“Non si può sbagliare mai e si può sbagliare sempre. Meritavamo più punti di quelli che abbiamo in campionato, abbiamo sempre giocato bene con la mentalità giusta e con questa mentalità giocheremo contro il Napoli. Ovviamente avremo il peso di una sconfitta che direi storica. Non avevo mai preso 6 gol in carriera? Lo so, non conta quello che penso io, non è tanto per me quanto per i ragazzi”.

Se la società chiedessa una spiegazione cosa direbbe?
“Una spiegazione normale, qualcosa che ho già detto in privato anche prima del 6-1. Non è il 6-1 che mi fa dire qualcosa che non ho già detto internamente e che non ho mai detto pubblicamente. Cercherò di fare di tutto per continuare il più chiuso possibile di non far uscire fuori delle cose interne”.

C’erano 400 tifosi venuti da Roma. Si sente di dir loro qualcosa?
“Siamo stati con loro prima della partita e li abbiamo ringraziati per la passione e l’appoggio. Cosa dire? Non ci sono parole che possono migliorare il sentimento e l’emotività negativa. Non ci sono parole, è difficile dire qualcosa che possa aiutare. L’unica cosa che posso dire è che la responsabilità è mia perché la scelta di giocare con questa squadra è mia; però se giochiamo con la prima squadra, vinciamo ma perdiamo 2-3 giocatori per infortuni, oppure se prendiamo 5 gol dal Napoli domenica, la decisione sarebbe stata sbagliata. Qualche settimana fa ho detto che bisognava pregare per non avere infortuni, sapevo quello che dicevo. Il Bodo ha molta più qualità, ma la responsabilità è mia. Dovevo giocare con i giocatori che giocano sempre e farli arrivare al limite”.

Ha parlato di qualità. Non può essere che chi gioca meno ha avuto un atteggiamento sbagliato perché sente dire che non è all’altezza dei titolari?
“No, qualità”.

Avete sottovalutato il Bodo?
“Ho sopravvalutato la qualità dei miei, non sottovalutato il Bodo. Ho detto ai giocatori che avevamo studiato, ho detto che era la squadra più brava delle tre. Ho sopravvalutato la qualità dei miei, pensavo potessero fare una partita diversa. Solbakken sembrava stare in MotoGp mentre noi in bicicletta. Lo aspetto a Roma con Mancini e Vina”.

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