La Roma ritrova Zaniolo e trova un portiere

La Roma travolge il Trabzonspor con un netto 3-0 garantendosi il passaggio alla fase a gironi della Conference League, dopo il 2-1 in casa dei turchi della scorsa settimana. Il match, oltre alla qualificazione europea, regala alla Roma almeno tre risposte importanti. Il ritorno al gol di un campione d’Europa, Cristante, il ritorno al gol del Golden Boy giallorosso Zaniolo e la seconda convincente prova di Abraham. Il tutto condito da 25.000 anime romaniste che hanno spinto la squadra, da quell’inno cantato a squarciagola prima della gara, alla presenza dei giocatori come aveva invocato Mourinho, fino all’ultimo minuto. Anche oggi, dunque, tracce di Josè, alla terza vittoria sua tre. Sua l’impronta sul cambio di programmazione al momento di far risuonare “Roma, Roma, Roma”. Sempre sua la scelta di dare un significato ben preciso alla partita contro il Trabzonspor: giocano i più in forma, alle ortiche il turn over, la Roma vuole e deve qualificarsi. Ancora sua la mano sulla difesa, oggi più accorta e lucida che per la prima volta in una gara ufficiale, non prende gol.

Cristante e Abraham, così diversi e così simili

Reduce dalla galoppata gloriosa con la nazionale azzurra, Cristante si è fatto trovare dallo Special One più convinto dei suoi mezzi. E Mou gli ha consegnato le chiavi del centrocampo, si fida di lui e finora, nei primi 270 minuti stagionali, non ne ha fatto mai a meno. Questa sera è arrivata anche la rete, importantissima e bellissima, a sbloccare l’incontro. La stessa fiducia Josè la sta riponendo in Abraham, per la seconda volta in 4 gironi schierato dal 1’. Contro i turchi ha colpito di nuovo il palo, il secondo legno dopo la traversa con la Fiorentina. Non ha fatto gol, ma se ha lasciato il campo con una standing ovation dell’Olimpico è perché la gente ne sta apprezzando oltre che la qualità, la mentalità. Sempre sul pezzo, con carattere e disponibilità, pronto a dare una mano anche in difesa.

Le emozioni grandi le ha regalate però Zaniolo che, a un anno dal suo infortunio in nazionale e dopo un autentico calvario, è tornato al gol. La copertina è tutta per lui. Come una favola, il numero 22 giallorosso, partito anche oggi dall’inizio come contro i Viola in campionato, ha lottato, non sempre tutto gli è riuscito, ma ha cercato questo gol scaccia-fantasmi. Bello che non sia riuscito a trattenere la commozione quando la sfera è passata tra le gambe di Ugurcan ÇakÕr ed è partito il boato dell’Olimpico. Per il talento romanista è stato come togliersi un peso. Adesso può davvero spingere il pulsante del reset e affidarsi alle sapienti mani di Mourinho che cercare di valorizzarlo al meglio. Chi si è valorizzato da solo è Rui Patricio, da subito leader trai pali giallorossi e in sintonia con il resto della squadra e dell’ambiente. Stasera ha detto no prima a Victor Hugo e poi ad Hamsik, con due interventi da assoluto protagonista. Che la Roma abbiamo trovato un portiere che fa davvero al caso suo?

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