Ranieri: “Mourinho può riportare la Roma in Champions”.

Torna a parlare Claudio Ranieri. L’ex tecnico della Roma, dal suo ritiro estivo in Calabria, a un soffio da Soverato, è stato intervistato da La Gazzetta dello Sport. Queste le sue parole:

Le piace questa Roma?

“Sì, molto. A dire il vero mi aveva fatto un’ottima impressione anche nella scorsa stagione. C’era la voglia di seguire Fonseca, un allenatore che predilige attaccare, portare molti uomini nella metà campo avversaria, anche se poi dietro si è sofferto più del dovuto. Ma la squadra era già forte e con Mourinho sarà anche molto più equilibrata. Lui è uno che va sempre a caccia del risultato. E sono certo che alla fine riporterà la Champions League”.

Mourinho è convinto manchi qualcosa…

“Ma la base è buona. Certo, si sta cercando un centrocampista di regia, che possa guidare la squadra. Ma Veretout e Cristante, sono bravi, corrono tanto, sanno recuperare palla e lanciare. Cristante potrebbe fare lo Zanetti di turno, per intenderci. E poi Karsdorp è uno che spinge molto sulla fascia destra, Zaniolo taglia bene dentro il campo. Vedrete, sarà una squadra sempre molto compatta. E poi c’è anche un’altra cosa… Sono molto contento dell’impatto che ha avuto un giocatore come Shomurodov. Io lo volevo alla Sampdoria, ancora prima che arrivasse al Genoa. Ha velocità, sa attaccare bene gli spazi, ed ha anche un’ottima guida della palla nella corsa. E poi mi sembra che abbia già dimostrato ampiamente di saper far gol, oltre che di essere un giocatore altruista. Io ci scommetto su, è un gran bell’acquisto. E se continuerà a far bene così la gente presto gli vorrà molto bene”.

L’impatto dello ‘Special One’

“Super positiva. Lui è uno che ha vinto tanto, che sa guidare un gruppo, Roma lo esalterà, i romani amano questo tipo di allenatori. José è uno che ha bisogno di sentire il calore del pubblico e quello di Roma gli darà la spinta che vuole. Può essere il condottiero che si stava cercando. Credo che il tifo giallorosso lo abbia sempre affascinato. E poi mi permetta di fare un plauso ai Friedkin per come lo hanno preso, a fari spenti. Questa dirigenza mi piace. Parlano poco, ma sono sempre presenti”.

Su Pellegrini

“Io lo vedo dietro la punta: sa inserirsi, fa l’ultimo passaggio, per me è un giocatore immenso. Ha facilità di calcio, vede il gioco, sa inserirsi con o senza palla. Io gli dicevo di non essere troppo generoso, correva dappertutto. Ma penso abbia imparato…”.

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