Mourinho: “Sfida più difficile di quello che mostra il risultato”

José Mourinho ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni di dazn al termine della partita contro il Monza. Per l’allenatore portoghese vittoria per 3-0 e 101esimo gol sotto la sua gestione nella Capitale. Ecco le parole:

Dybala non ha svelato cosa vi siete detti al momento della sostituzione…
“L’anno scorso nella partita contro la Juventus, quando lui è stato sostituito gli ho detto che era bravo. Oggi gli ho detto lo stesso e abbiamo sorriso: abbiamo ricordato che qualche mese fa segnava per gli altri”.

Era da un po’ che non si vinceva in anticipo, sempre di misura, in equilibrio fino alla fine. Forse la migliore gara di questo inizio?
“Migliore per tranquillità nel risultato, ma la partita è stata più difficile di quello che dice il risultato. Non ho ancora studiato la partita ma sicuramente hanno avuto più la palla di noi nel primo tempo, ci hanno creato difficoltà nel possesso e abbiamo dovuto cambiare modo di pressare perché non stavamo riuscendo ad arrivare. Una squadra molto interessante che sicuramente farà punti, soprattutto quando torneranno i loro infortunati. Ci hanno messo in difficoltà Potevamo anche fare qualche gol in più, ma anche loro… Però bene, squadra tranquilla ed equilibrata. In tante posizioni, non tutte, posso far riposare giocatori. Se riposa Karsdorp entra Celik, se esce Zalewski entra Leonardo…”.

La maturità difensiva è emblematica. La Roma è serena, non subisce. Anche Ibanez sta crescendo tantissimo, un parere? 
“Sono d’accordo con la tua analisi, e sono contento si parli di Roger. Un ragazzo in cui vedo una differenza enorme rispetto a quello che ho trovato di un anno fa. Con la palla è più sereno, in questo momento trova diverse soluzioni in possesso, non gioca automaticamente. Molto molto forte, ma con il vostro permesso voglio parlare di uno di cui nessuno parlerà: Tammy. Oggi ha giocato come voglio io. Oggi si. Oggi è stato il mio Tammy. Ha vinto tutto, ha messo al sicuro la palla, ha dato uscite, vinto duelli, prendeva sempre la prima palla, ha dato profondità, si abbassava a giocare. Si parla degli attaccanti quando segnano ed ovviamente è la serata di Paulo, ma Tammy oggi è stato fantastico. E così si, con questo Tammy e con Belotti che arriverà e con Eldor, che ora si tranquillizzerà… Finora troppa pressione su di lui, ci aiuterà anche lui”.

Dybala si è inserito con umiltà, fisicamente ha bisogno di giocare. Si è messo a disposizione del gruppo…
“Perfetto. Per me qualche volta c’è il talento che aiuta una squadra, però il talento è isolato dalla squadra. Paulo, con noi, è un grande talento che però gioca con la squadra e per la squadra. Anche in fase difensiva, anche se non è nato per questo, fa un lavoro straordinario. Quando stava per uscire mi ha chiesto di restare per fare il terzo, gli ho detto di farlo con l’Udinese. Importante gestirlo. Viene da una storia di infortuni, ma sta crescendo. Per noi è fantastico. Anticipa quello che succederà in Qatar. Magari anche Scaloni (ct dell’Argentina, ndr) deve inviare qualche bottiglia di vino in più per festeggiare un giocatore top in più per lui”.

Su Galliani.
“Un grande. Con grande amicizia e sportività, anche quando ero all’Inter. Lo ricorderò sempre: dopo aver vinto un derby per 4-0 lui e Berlusconi sono venuti nello spogliatoio per congratularsi. Esempi di saper stare in questo mondo del calcio dove siamo nemici solo nella partita. Un grande abbraccio”.

Le parole di Mourinho in conferenza stampa

Dybala sta trovando la condizione.
“Sono d’accordo. Però lasciatemi andare in un’altra direzione, oggi è troppo ovvio e facile parlare di Paulo e di quello che sta facendo con noi, della sua storia. 100 gol in Serie A, è troppo facile parlare di lui. Per me oggi è la serata di Tammy, una partita straordinaria senza segnare. Quando non sono contento della sua gara lo dico, oggi sono superfelice, ha vinto tutti i duelli individuali, ha creato mille problemi agli avversari, anche a livello di pressing e di copertura. Oggi è il mio uomo, sarebbe troppo facile parlare di Paulo. Anche la squadra, con qualche cambio e qualche giocatore che ha fatto bene contro una squadra non facile, che è stata sempre nella partita al di là del risultato. Quattro partite e dieci punti, stiamo benino e dobbiamo continuare, ora avremo tre trasferte di fila, difficile ma dobbiamo andare”.

Come sta Dybala? Gli altri infortuni?
“Kumbulla ed El Shaarawy, non mi sembra che Paulo abbia grandi problemi. L’ho cambiato perché lo vedevo con tanto entusiasmo, non mi sembrava che sarebbe stato capace di abbassare il livello e ho pensato che domenica sarà molto difficile, era meglio dargli riposo a lui e a Lorenzo, ragazzi fondamentali per noi”.

Nei tre successi della Roma, avete lasciato il pallone agli avversari.
“No, noi vogliamo il pallone ma l’avversario è bravo. Nel primo tempo abbiamo trovato difficoltà nel pressare, dopo aver bevuto abbiamo aggiustato qualcosa. Siamo una squadra che vuole giocare, che ha qualità e creatività. Sappiamo di aver la capacità di recuperare palla ed essere aggressivi, principalmente con Zaniolo che ci manca tanto. Abbiamo qualità, potendo scegliere vogliamo il pallone”.

C’è la possibilità di prendere qualcosa in difesa?
“Con onestà, senza l’infortunio di Wijnaldum e senza l’arrivo di Camara, penso che un difensore centrale doveva arrivare. Un po’ come l’anno scorso, quando si è fatto male Spinazzola e abbiamo dovuto lasciare un centrale per un terzino sinistro. Non ho coraggio di pressare il direttore o la proprietà, di dire a voi, non faccio la foto col piede sul tavolo aspettando qualcosa. Il lavoro che stanno facendo è fantastico, con tutte le limitazioni che abbiamo noi, anche a livello di financial fair-play sembra che per noi esiste e non per tutti. Il direttore e la proprietà hanno fatto un mercato straordinario, giocatori di altissimo livello con un investimento di 7 milioni, per gli altri parliamo di svincolati e prestiti, con stipendi, arrivare all’ultimo giorno e chiedere un centrale non ho coraggio. Sanno che ne abbiamo bisogno, ma anche che mi pagano per trovare soluzioni. L’anno scorso abbiamo inventato Zalewski terzino sinistro, quest’anno inventeremo altro. Non penso che faremo qualcosa, andiamo avanti. Magari Vina centrale, Karsdorp centrale, vediamo giorno per giorno”.

Com’è arrivato Belotti?
“Ha lavorato tanto, con personal trainer, non con una squadra. Non si è allenato col Palermo, ma da solo. Gli manca il pallone, gli mancano agilità e intimità col pallone, quella palla lì uno che si allena da due settimane sicuramente la mette forte e fa gol, questo è Belotti. L’ho messo più per la sua motivazione, per lo sforzo che ha fatto per arrivare, per i rischi che si è preso aspettando per venire da noi. Il ragazzo è felice, 10, 15, 20 minuti può farli perfettamente, se mi chiedi se inizia domenica a Udine ti dico no, panchina. A poco a poco arriva presto, perché lo stato emozionale è molto alto”.

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