La costante spinta dei tifosi

Di Alessandro Carducci – Ci avviciniamo a grandi falcate alla fine della stagione. I prossimi giorni saranno importantissimi tra la gara contro il Bodø/Glimt e i big match di campionato contro Napoli Inter. Queste partite saranno decisive per indirizzare il finale di stagione romanista prima dello sprint finale, al termine del quale inizierà la grande kermesse internazionale del calciomercato, che ci accompagnerà sotto l’ombrellone.
C’è un fattore, però, che stiamo ormai dando per scontato ma che scontato proprio non è. Si tratta dell’affluenza della gente allo stadio Olimpico: qualcosa di surreale, se pensiamo agli ultimi anni di lockdown e pandemia, nei quali ci stavamo abituando a stadi vuoti e alle urla dei calciatori in campo che riecheggiavano per tutto lo stadio. Appena possibile, invece, i tifosi della Roma sono tornati a gremire gli spalti ed è, probabilmente, anche merito di José Mourinho e della sua capacità di unire tutti sotto un’unica bandiera. I nemici, se ci sono, sono esterni perché all’interno si fa quadrato e si rema tutti dalla stessa parte. E, infatti, vediamo proprio quest’anima in campo, con la Roma che ormai ci sta abituando a rimontare le sconfitte, a dare tutto fino all’ultimo secondo di recupero. Tutti insieme, spinti da un tifo compatto e unito sotto il vessillo giallorosso.

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