L’importanza di vincere in questo modo

Di Alessandro CarducciSarebbe bello poter dire che questa vittoria rappresenterà una svolta nella stagione della Roma. Avendo già fatto e sentito questi discorsi più volte quest’anno – e negli anni precedenti -, è meglio rimanere prudenti nonostante una delle partite più folli della stagione giallorossa.
La storia racconterà che la Roma, pur potendo contare della superiorità numerica per tutta la ripresa, è riuscita ad avere la meglio sullo Spezia solo all’ultimo secondo. Messa così, sembra un risultato discreto, non di più, quasi deludente. Invece, è un risultato molto importante per tante ragioni.

L’IMPORTANZA DI QUESTA VITTORIA –  In primis, la Roma ha giocato bene, davvero bene. Sempre in controllo del match, anche in parità numerica,  i capitolini hanno creato una serie infinita di occasioni nitide. La squadra di Mourinho, anche grazie alla volontà dello Spezia di rimanere alto, ha trovato degli spazi in cui si è fiondata con qualità e precisione. L’unico – piccolo – dettaglio è che la palla va buttata dentro. Su Vocegiallorossa.it, abbiamo più volte messo in evidenza questo aspetto, con i dati che mostrano che la Roma è tra le squadre a tirare di più in Serie A ma tra le ultime nel rapporto tra i tiri totali e quelli nello specchio della porta. Dopo questa partita, la statistica sarà ancora più impietosa perché contro lo Spezia i giallorossi hanno colpito 4 legni, sprecando occasioni nitide e clamorose. Di solito, partite come queste finiscono con un nulla di fatto e tanta frustrazione, che rischia poi di espandersi alle partite successive. Vincere invece in questo modo dà coraggio, autostima, consapevolezza, serenità, tutte cose fondamentali che potranno essere utili nelle prossime gare.

ABRAHAM – In ultimo, il rigore decisivo l’ha tirato probabilmente il peggiore dei giallorossi, Abraham, che aveva sbagliato di tutto giocando una brutta gara. Tutto cancellato dalla personalità mostrata nel calciare un rigore così importante, senza la tentazione di sparare un tiro centrale, ma angolando la conclusione.
Un ex bomber tanto tempo fa disse che un attaccante si giudica non tanto dal numero di gol ma dal peso della rete segnata. Andare a segno quando la squadra già vince 3-0 conta relativamente, al di là del gesto tecnico, ma fare lo stesso gol all’ultimo secondo sullo 0-0 fa la differenza tra un buon giocatore e un calciatore di livello. Ed è un bel segnale che l’abbia segnato proprio Tammy Abraham e proprio al termine di una prestazione, per lui, negativa. Vedremo se questo bagaglio di cose positive sarà sfruttato bene nelle prossime gare dai ragazzi di José Mourinho che, scommettiamo, se fosse stato in panchina avrebbe esultato come un matto a fine gara.

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